Regista cinematografico francese (Parigi 1889 - ivi 1981); attore e sceneggiatore, esordì nella regia nel 1911 con un cortometraggio. I suoi primi film di successo furono Mater Dolorosa (1917) e La dixième [...] la plasticità delle immagini spesso attraverso ardite innovazioni tecniche (è stato tra l'altro l'inventore di un tipo di proiezione su triplo schermo, la polivisione). Tra i suoi film: J'accuse (Per la patria, 1919); La roue (La rosa sulle ...
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Pseudonimo dello scrittore José Martínez Ruiz (Monovar, Alicante, 1874 - Madrid 1967). Tra gli esponenti più rappresentativi della Generazione del 98. Le sue pagine di critica di tono lieve e talvolta [...] 1929; Isla sin aurora, 1944). A. si ripiega su sé stesso attraverso minute analisi di stati d'animo di cui sono proiezione anche le accurate descrizioni di paesaggio. Il suo teatro (Old Spain, 1926; la trilogia Lo invisible, 1927) rivela una notevole ...
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Elinor, Carli Densmore
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Carol Einhorn, direttore d'orchestra e compositore romeno, nato a Bucarest il 21 settembre 1890 e morto a Hollywood (Los Angeles), il 20 ottobre [...] 'attività di violinista e di direttore d'orchestra in complessi che eseguivano in sala la musica d'accompagnamento durante la proiezione dei film muti, occupandosi anche della scelta e dell'adattamento dei testi. Dal 1915 al 1925 fu direttore stabile ...
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FERRERO, Annibale
Luca De Caprariis
Nacque a Torino l'8 dic. 1839 da Carlo e da Palmira Alasia. Compiuti i primi studi ed entrato giovanissimo all'università di Torino nella facoltà di scienze matematiche, [...] contigui. La grande Carta dell'Istituto geografico militare al 100.000 venne realizzata in base a tale metodo di proiezione e le indicazioni del F. vennero rigorosamente seguite nella realizzazione dei suoi 227 fogli (cfr. A. Ferrero, Sulsistema di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gioacchino Volpe
Eugenio Di Rienzo
Con una formula sintetica si può attribuire a Gioacchino Volpe il titolo di ‘storico della nazione’. Occorre però aggiungere che per Volpe la nazione non si risolse [...] «storia-Stato», in cui era dominante, se non addirittura esclusivo, il ruolo dell’organizzazione politica e la sua aggressiva proiezione sul piano internazionale. Questa interpretazione non è certo infondata. Ma, isolata da un più ampio contesto, non ...
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Fotografo giapponese (n. Tokyo 1940). Ha studiato fotografia all'università di Chiba; interessatosi poi all'opera di diversi registi (R. Bresson, C. T. Dreyer, J.-L. Godard, Y. Ozu), ha sperimentato anche [...] ha esposto una serie di sessi femminili ingigantiti (Manifest of sursentimentalist 2) e nel 1986 ha organizzato una proiezione cinematografica di sue opere (Arakinema). Notevoli: Yoko, my love (1978, Asahi Sonorama, Tokyo); Fake diary (1980, Byakuya ...
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Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...]
di Salomon Resnik
Il feticcio, oggetto inanimato, naturale o artificiale, è nelle culture primitive il 'luogo' di una proiezione religiosa: luogo che viene 'ri-fatto, ri-creato', talvolta esteticamente, in modo da riprodurre l'immagine o il ...
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Pseudonimo dell’artista spagnolo Samuel Marìn (n. Elche 1980), conosciuto per le sue immagini a silhouette nera che animano i muri di molti luoghi nel mondo. Vive e lavora tra Murcia e Madrid. Adolescente, [...] però costantemente legati a una riflessione sulla condizione degli uomini, con le sagome che ne rappresentano una proiezione visibile su una dimensione non contingente. Motivi anamorfici e inflessioni visive possono trasformare le ombre dell’artista ...
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Cavina, Cristiano. – Scrittore italiano (n. Faenza 1974). Cresciuto nel borgo di Casola Valsenio (Ravenna), dove svolge l’attività di pizzaiolo, è autore di romanzi autobiografici ambientati in questo [...] , pur nella permanenza di una levità di stile che rende il narrato una sorta di epica del quotidiano. La proiezione al di là del vissuto personale è evidente nell’abbandono dell’autobiografismo che caratterizza la sua produzione successiva, da ...
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Famiglia di astronomi e geodeti di origine italiana, trasferitasi in Francia. Gian Domenico (Perinaldo, Imperia, 1625 - Parigi 1712), fu il capostipite della famiglia e il suo più illustre componente. [...] del regno, che fu poi la famosa Carta del Cassini o dell'Accademia, composta di 182 fogli in proiezione cilindrica inversa (proiezione di C.). Giacomo Domenico (Parigi 1747 - ivi 1845), figlio di Cesare Francesco, successe al padre nella direzione ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
proiezionista
s. m. e f. [der. di proiezione] (pl. m. -i). – Tecnico addetto alla proiezione di film e alla cura degli impianti fissi di proiezione (cabina, proiettori, ecc.).