Scrittore italiano (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950). P. ha svolto un ruolo essenziale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. La sua partecipazione [...] , ma di una poesia (Lavorare stanca, 1936) che, nata in clima ermetico-decadente, tende a superarne l'ossessivo soggettivismo mediante la proiezione oggettiva di quelli che sono e più saranno i temi di fondo di P.: la ricerca di contatti umani, di ...
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JACOBBI, Ruggero
Simona Carando
Nacque a Venezia il 21 febbr. 1920, unico figlio di Nicola e di Lucia Dentis. Nel 1922 la famiglia si trasferì a Genova, dove lo J. frequentò le scuole elementari, poi [...] …), cogliendone i legami col pensiero di K. Marx e con la psicoanalisi, l'irrazionalismo di fondo e la proiezione nel mondo onirico, in parte riconducibili al perdurare di alcune componenti del romanticismo.
Agli anni Trenta-Quaranta risalgono i ...
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Hayworth, Rita
Monica Trecca
Nome d'arte di Margarita Carmen Cansino, attrice cinematografica statunitense, di origine spagnola, nata a New York il 17 ottobre 1918 e morta ivi il 14 maggio 1987. Negli [...] a Hollywood per aprire la Professional Dancing School e curare le coreografie degli intermezzi musicali che precedevano la proiezione di film al Carthay Circle Theater, nei quali si esibiva anche la giovanissima Margarita, dimostrando un sicuro ...
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FADIGA, Ettore
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Bologna il 25 ag. 1927 da Luciano e da Lidia Petris. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università bolognese, nell'anno accademico 1948-49 [...] con particolare riguardo alla fisiologia talamica. La scoperta inattesa che la stimolazione di nuclei di relais a proiezione specifica in una parte del corpo influenza la trasmissione corticipeta attraverso il nucleo omonimo controlaterale permise a ...
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GIOVANNI da Tocco
Fulvio Delle Donne
È difficile dire qualcosa di certo sulle origini di questo personaggio, che svolse attività di medico e di professore di medicina a Napoli a partire dall'ultimo [...] una tradizione prestigiosissima, l'antica scuola medica. Del resto, la cultura medica napoletana appare come una evidente proiezione di quella salernitana, in quanto ne rivalutava e ne propagava i metodi, generalmente orientati verso la prassi ...
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Axt, William
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra statunitense, nato a New York il 19 aprile 1888 e morto a Ukiah, California, il 13 febbraio 1959. Considerato uno dei pionieri [...] il parlato), gli effetti sonori e le musiche di A. e Mendoza furono per la prima volta sincronizzati con la proiezione, con il sistema Vitaphone. Sfruttando il ricco archivio musicale del Capitol Theatre, in cui i brani del repertorio classico erano ...
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Syberberg, Hans Jürgen
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato a Nossendorf l'8 dicembre 1935. La sua opera (solo in parte assimilabile al Neuer Deutscher Film) si è spinta [...] sovrapposizioni di immagini e trucchi artigianali, con un insistito ricorso alla front projection (fondali e schermi di proiezione inseriti nel set). Nel primo titolo, Ludwig ‒ Requiem für einen jungfräulichen König (1972), l'immagine dell'androgino ...
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Picabia, Francis
Gianni Rondolino
Pittore, scrittore e scenarista cinematografico francese, nato a Parigi il 22 gennaio 1879 e morto ivi il 30 novembre 1953. Artista multiforme, personalità tra le più [...] : i posti sono tutti buoni, e vi sarà facile ottenere il migliore; potrete installarvi nel vostro letto e godervi la proiezione!…". Ma il suo contributo più valido e interessante per un cinema dadaista fu lo scenario elaborato per il film Entr'acte ...
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DARDANO, Achille
Elio Migliorini
Nacque a Firenze il 3 luglio 1870 da Pio e Annetta Vigna. Dopo aver terminato il liceo a Roma, prese parte a un concorso della Società geografica italiana nel 1890 che [...] oltre il lago Vittoria e che dal corso del Nilo compreso ad Occidente si spinge ad Oriente fino a Socotra. Costruita in proiezione policentrica, presenta l'orografia a sfumo in bistro e le isoipse di 500 in 500 metri, l'idrografia e relativi nomi in ...
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Kaufman, Boris ArkadÐevič
Stefano Masi
Direttore della fotografia russo, nato a Białystok (od. Polonia) il 24 agosto 1906 e morto a New York il 24 giugno 1980. Fratello minore del regista Dziga Vertov [...] degli scenografi; il film, per l'intervento della censura, fu diffuso solo nei cineclub dal 1933 al 1945, data della sua proiezione in pubblico. In seguito lavorò, insieme a Jean-Paul Alphen e Berger, a L'Atalante (1934), rimasto incompiuto per la ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
proiezionista
s. m. e f. [der. di proiezione] (pl. m. -i). – Tecnico addetto alla proiezione di film e alla cura degli impianti fissi di proiezione (cabina, proiettori, ecc.).