Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] la spinta verso l’assoluto, anzi risultava funzionale a essa. La distinzione tra Chiesa e Stato si configurava come proiezione della duplice essenza dell’uomo. Per questo il cristiano non doveva separarsi dalla società, ma contribuire alla sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] per tollerare la vita, il non poter essere se non se stesso, deve mirarsi nello «specchio che fugge», cioè nella proiezione, sempre elusiva, del futuro in fuga (G. Papini, Il tragico quotidiano, 1906). Si comprende bene, infine, la prospettiva di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] , con la creazione di nuove discipline e di nuove strutture di ricerca, la formazione di una scuola e la proiezione di tutte le attività scientifiche in ambito internazionale. L’amplissima produzione (più di 600 titoli) ha una continuità estrinseca ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] del carisma pontificio in rapporto alla Chiesa universale e al mondo contemporaneo trovò una sua tendenziale convalida nella proiezione della figura e dell’opera di Pio XII sullo scenario italiano, particolarmente dopo il crollo del regime fascista ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] centrata sulla totale identificazione di un’attrice con il proprio lavoro, e Quando si è qualcuno (1933), autobiografica proiezione del rinnovamento artistico di un anziano e innominato poeta (alias Domenico Gnoli) nell’incontro con una giovane donna ...
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FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] americana, prorompente nel ruolo di Sylvia. Il film fu girato tra continui colpi di scena, suscitando grandi attese. La proiezione fu accompagnata da accese polemiche e attacchi politici, che entrarono a far parte della storia di un film accolto ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] ordine letterario capace di nuovi approcci col "quotidiano" e col "vissuto", di nuovi modi di vivere questo in proiezione fantasmatica.
Ossian è un mito nascente da un nuovo gusto della società letteraria, interprete dei sogni-illusioni-nostalgie di ...
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IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] È attraverso il Regiomontano, per esempio, che il De pictura di L.B. Alberti mostra di recepire il terzo modo di proiezione tolemaica.
All'anno di pontificato di Alessandro V va altresì riferita la traduzione della Vita Marii, dedicata a Giobbe Resta ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] ogni rapporto e condizione sociale; e Beatrice, chiunque sia stata, fu per l'A. più un'immagine ideale di bellezza femminile, proiezione del suo sentimento di amore e della sua religiosità, che non la donna che realmente fu. E appunto per ciò, anche ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] calco dalla Germania di Heine) si è discussa piuttosto la forzatura che la centralità nella visione storica del C., fondamento e insieme proiezione del suo laicismo.
Il laicismo non fu o non fu soltanto un carattere del mondo etico del C. e del suo ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
proiezionista
s. m. e f. [der. di proiezione] (pl. m. -i). – Tecnico addetto alla proiezione di film e alla cura degli impianti fissi di proiezione (cabina, proiettori, ecc.).