L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] le equazioni del moto di un corpo di massa m in coordinate cartesiane ortogonali (O,x,y,z):
[1] md2x = (1/2)Xdt2, md2y allora
Occorre notare che le variabili r e φ sono le proiezioni del raggio vettore e della longitudine del corpo perturbato su ...
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geometria
geometrìa [Der. del gr. gÝeometría, comp. di G✄è "Terra" e -metría "misurazione della Terra" (intesa soprattutto come porzioni di superficie terrestre), e dunque propr. "agrimensura", come [...] punto obiettivo; (e) ciclografia, in cui ogni punto è rappresentato da un cerchio orientato avente per centro la proiezioneortogonale del punto sopra il piano rappresentativo e per raggio la distanza del punto dal piano. Poiché sostanzialmente il ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] z₁ i versori degli assi e vx, vy, vz le proiezioni di v sugli assi, dette componenti cartesiane del v.; tale annullarsi del prodotto scalare di due v. non nulli caratterizza l'ortogonalità dei due vettori. Il prodotto v., o vettoriale o esterno ...
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carta
carta [Der. del lat. charta, dal gr. chártes, originar. "foglio di papiro"] [LSF] Prodotto industriale, fabbricato con sostanze fibrose in forma di fogli sottili, per scrivere, stampare, involgere, [...] . riprodotte a stampa (Norimberga, 1515). I sistemi di proiezione adoperati per queste c. variano generalm. a seconda della riferimento cartesiano monometrico, il reticolato delle linee, ortogonali tra loro, orizzontali (uguale ordinata) e verticali ...
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L'Ottocento: matematica. Geometria superiore
David E. Rowe
Geometria superiore
Per gran parte del XIX sec., i matematici non ebbero un'idea ben definita del campo di ricerca che è possibile chiamare [...] il teorema di Dupin, esattamente tre superfici confocali mutuamente ortogonali passano per un punto arbitrario P intersecandosi una con sfere di P3. Klein trovò tale collegamento nelle proiezioni stereografiche di quadriche su iperspazi, una tecnica ...
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dilatazione
dilatazióne [Der. del lat. dilatatio -onis, dal part. pass. dilatatus di dilatare "allargare o allargarsi", comp. di de- e latus "largo"] [LSF] (a) Tipo di deformazione di un corpo, consistente [...] si ha nella assai diffusa proiezione di Mercatore: → cartografia); si riscontra quando il centro di proiezione della carta è molto , gli allungamenti relativi a tre elementi mutuamente ortogonali originar. diretti secondo gli assi della terna di ...
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Pohlke Karl Wilhelm
Pohlke 〈póolkë〉 Karl Wilhelm [STF] (Berlino 1810 - ivi 1876) Prof. della Reale Accademia di architettura di Charlottenburg (1865). ◆ [ALG] Teorema di P.: dati comunque in un piano [...] non siano allineati, tali segmenti si possono sempre considerare come proiezioni, secondo una determinata direzione λ, di tre segmenti OA, OB, OC tra loro uguali e a due a due ortogonali uscenti da uno stesso punto O. È il teorema fondamentale dell ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque di ritrar dal vostro parlare, che non venendo...
ortogonale
agg. [der. del lat. tardo orthogonus «angolo retto», che è dal gr. ὀρϑογώνιος «ad angolo retto», comp. di ὀρϑός «retto» e γωνία «angolo»]. – In geometria elementare, detto di ciascuno dei due enti che formano tra loro un angolo...