Protagonista di una celebre fiaba d'origine popolare. C. è una fanciulla maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre che, con l'aiuto di una fata, prende parte a una festa di corte: il principe se ne [...] innamora e poi la rintraccia, grazie alla scarpetta da lei smarrita. Dalla vicenda hanno tratto ispirazione scrittori (C. Perrault, J. e W. Grimm) e musicisti (G. Rossini, S. Prokof´ev). ...
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Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) [...] , Aleksandr Nevskij (1938), che dà comunque inizio, e con risultati di grande rilievo, alla collaborazione di E. con S. S. Prokof′ev. Si può dire, però, che in questo scorcio degli anni Trenta l'attività fondamentale di E. sia quella teorica: nascono ...
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Compositore estone (n. Paide 1935). Dopo le esperienze nella musica d'avanguardia, negli anni Sessanta la sua produzione subì una svolta, segnata dall'interesse per il canto gregoriano e la musica antica. [...] , dove la voce assume un ruolo determinante.
Vitae opere
Diplomatosi al conservatorio di Tallin, dalle iniziali influenze di Prokof´ev e Šostakovič si è poi orientato verso la musica seriale e le tecniche collagistiche. Nel 1980 ha ottenuto la ...
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Regista teatrale rumeno (n. Bucarest 1943). Esordì ancora studente con Omul care s-a trasformat în cîne ("L'uomo che si è trasformato in cane") di Osvaldo Dragun, curandone, oltre alla regia, le scene [...] e sonora, appassionato maestro di attori, è tornato in Romania per dirigere il Teatro Nazionale di Bucarest (1991-93). Attivo nel teatro lirico, ha diretto in America ed Europa opere di V. Bellini, G. Puccini, S. S. Prokof´ev, R. Strauss, G. Verdi. ...
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Danzatore e coreografo russo (n. Leningrado 1927). Figlio d'arte, studiò danza alla scuola del teatro Kirov di Leningrado; si impose come coreografo all'attenzione della critica internazionale con Il fiore [...] di pietra di Prokof´ev (1957). Contrario allo stile brillante e pantomimico, G. tentò una rilettura poetica dell'azione mettendo in risalto la drammaticità dei personaggi ed eliminando le scene mimate. Coreografo e maestro dal 1961 al teatro Kirov, ...
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(russo Vojna i mir) Romanzo di L.N. Tolstoj, pubblicato tra il 1867 e il 1869 nella rivista Russkij Vestnik, dopo che un frammento iniziale (L'anno 1805) era apparso, nella stessa rivista, nel 1865.
Sullo [...] 'Ottocento.
Al romanzo tolstoiano s'ispira l'omonima opera lirica in cinque atti (1941-42) del musicista russo S.S. Prokof′ev (1891-1953), su libretto di Mira Mendel′son e del musicista stesso.
Tra gli adattamenti cinematografici si ricorda War and ...
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Regista britannico (Southampton 1927 - Londra 2011). Già ballerino, coreografo e fotografo, diresse per la BBC personali e controverse biografie di musicisti (Prokof´ev, 1961; Bartók, 1963; Dance of the [...] seven veils, 1969); passò al lungometraggio con French dressing (1963), seguito da Billion dollar brain (1967) e Women in love (1969). Impostosi come autore dallo stile visionario, sovraccarico e impetuoso, ...
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Ballerino e direttore di compagnia inglese (n. Londra 1943). Entrato nel 1960 a far parte del Royal Ballet, promosso solista nel 1966, si impose presto per l'eleganza del portamento e la purezza dello [...] In Italia hanno avuto particolare risonanza le sue esibizioni (1982) al Festival di Spoleto e nel balletto Romeo and Juliet di Prokof´ev-MacMillan. Dal 1986 al 2001 è stato direttore artistico del Royal Ballet. Ha curato, tra l'altro, la regia delle ...
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Pianista italiano (Roma 1930 - ivi 2019). Artista affermato in campo internazionale, formatosi al conservatorio di S. Cecilia in Roma con R. Silvestri, nel 1950 vinse il concorso di Ginevra e nel 1952 [...] concertistica ha mostrato particolare interesse per la musica del sec. 20º (C. Debussy, A. I. Chačaturjan, S. S. Prokof´ev); ha suonato per le massime istituzioni musicali, esibendosi nelle più importanti sale ( Teatro alla Scala di Milano, Carnegie ...
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Ballerino e coreografo (Roma 1932 - Arolo, Varese, 1992). Allievo della scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, divenne primo ballerino di quel teatro nel 1951. Passò nel 1953 alla Scala di Milano, [...] dove interpretò i grandi balletti del repertorio (Giselle, Petruška, Romeo e Giulietta di S. S. Prokof´ev, quest'ultimo sia nella versione di A. Rodrigues sia in quella di J. Cranko). Tra le sue coreografie, tutte caratterizzate da un solido impianto ...
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