PANNENBERG, Wolfahrt
Marco M. Olivetti
Teologo evangelico, nato a Stettino il 2 ottobre 1928. Ha studiato filosofia e teologia nelle università di Berlino, Gottinga, Basilea e Heidelberg, dove si laureò [...] kerygmatiche), e tende a elaborare un'ontologia escatologica. In questa visione l'evento-Cristo rappresenta la prolessi di quella totalizzazione storica in cui la parte rivela definitivamente il proprio significato rapportandosi al tutto (cfr ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] nella progettazione informale della frase, con frequenti concordanze a senso e con l'uso abbondante dell'anacoluto e della prolessi. Il rapporto faccia a faccia tra il predicatore e l'uditorio sviluppa una serie di fenomeni tipici dell'enunciazione ...
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prolessi
prolèssi (meno com. prolèpsi) s. f. [dal lat. tardo prolepsis, gr. πρόληψις «anticipazione», der. di προλαμβάνω «anticipare, prendere prima»]. – 1. Figura retorica consistente nel prevenire, confutandola, una possibile obiezione....
prolettico
prolèttico (non com. prolèptico) agg. [dal gr. προληπτικός, der. di πρόληψις «anticipazione, prolessi»] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce prolessi (come figura sintattica): costrutto p.; proposizione p.; pronome p. o in posizione...