DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] i principi dell'Internazionale, fondata a Londra nel settembre, sulla scia dell'entusiasmo suscitato da Garibaldi nel proletariato inglese e con l'intervento indiretto di Mazzini nell'elaborazione del primitivo programma. Una volta a Firenze ...
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Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] a ottenere una rappresentanza in Parlamento, come d’altronde anche Il Manifesto e il vecchio Partito socialista di unità proletaria (Psiup). Nel 1972 Labor, dopo una sofferta riflessione e un confronto con i suoi più stretti collaboratori (Luigi ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] socialista (➔ ) destinato anch’esso ad avere un ruolo centrale nell’Età contemporanea. La crescita delle industrie e del proletariato di fabbrica e il graduale formarsi del mercato mondiale ponevano infatti le basi di tale sviluppo. Lo stesso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] che volgare» (auctoritas quaedam nativa et forma viri non illiberalis). Seppure di umilissime origini e appartenente al proletariato (etsi ex infima plebe ex ipsoque opificio prognatum), questi rivelò tuttavia una certa abilità nel tenere a freno ...
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Sovrappiù, teorie del
Alessandro Roncaglia
Introduzione
Nel linguaggio comune, sovrappiù indica "tutto ciò che è in più del normale o del necessario". In questa accezione lo troviamo usato negli scritti [...] una conseguenza inevitabile di alcune 'leggi di movimento del capitalismo', in particolare la crescente bipolarizzazione tra un proletariato sempre più vasto e sempre più povero ('legge dell'immiserimento crescente') e una borghesia sempre più forte ...
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Liberismo
Riccardo Faucci
Definizioni
Il termine 'liberismo' ha una pluralità di significati che, ove non segnalata, può essere fonte di equivoci. Con esso ci si può riferire sia a una visione del processo [...] p. 249), e così commenta l'esperimento rivoluzionario russo: "Come posso adottare un credo che [...] esalta il rozzo proletariato al di sopra della borghesia e dell'intelligencija, le quali [...] sono l'essenza della vita e portano sicuramente in sé ...
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Cultura politica
Gabriel A. Almond
La preistoria della teoria della cultura politica
Il tentativo di spiegare la dottrina e l'azione politica attraverso la teoria della cultura politica risale alle [...] la strategia di Bismarck mise a tacere le diffuse aspettative per un pieno affrancamento della classe media e del proletariato grazie a un'accorta politica di incentivi - una politica sociale per la classe lavoratrice, una politica commerciale per ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] quanto abbiano riconosciuto le teorie. (V. anche Borghesia; Capitalismo; Industria; Industrializzazione; Modernizzazione; Operai; Proletariato; Sviluppo economico; Tecnica e tecnologia).
Bibliografia
Accornero, A., Il mondo della produzione, Bologna ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] dei Principî, intitolato Teoria politica dell'imposta proporzionale e progressiva, il D. osserva che l'ascesa del proletariato non ha condotto all'affermazione dell'imposta progressiva, in quanto i partiti socialisti hanno mostrato di preferire la ...
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GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] continuatori di una pratica di soggettivismo volontaristico che contraddiceva i mezzi e le finalità di una rivoluzione propriamente proletaria; dall'altro il menscevico J. O. Martov e il socialdemocratico Kautsky condivisero il giudizio che il potere ...
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proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...
proletario
proletàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. proletarius; la connessione con proles «prole», e l’interpretazione già antica di proletarii come coloro «il cui unico patrimonio era costituto dalla prole», non sembrano molto convincenti]....