Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] Bonora) a proposito di questa pagina, tra le migliori del Viaggio, il nome del Manzoni per qualche brano descrittivo dei PromessiSposi, di cui sembra preannunciare su di un registro più modesto il ritmo pacato insieme e commosso: e per vero qui e ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] un'età di princìpi ideali, di alta ispirazione lirica: e vi rientrava in pieno, e come poeta e come autore dei Promessisposi. il Manzoni. Ma con gli altri, a rappresentare un passato, e, al più, un'eredità, e quanto mai genericamente. Il Guerrazzi ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] scoperto, Reggio Emilia 1978, p. 99.
14 C. Campo, La tigre assenza, Milano 1991.
15 Cfr. G. Pozzi, I nomi di Dio nei “PromessiSposi”, Lugano 1989.
16 M. Luzi, “Epifania”, Onore del vero, ora in L’opera omnia, Milano 1998, pp. 241-242.
17 R. Mussapi ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] la marea del rinnovamento stilistico e popolaresco al quale è associato in perpetuo il miracolo dei Promessisposi: massime dopo che la nuova generazione italiana, maturatasi nel clima persecutorio costantemente propugnato dal Vaticano, tranne ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] , e soprattutto con quei monasteri femminili pieni di pettegolezzi, di intrighi, di miseriole umane, ci fa pensare - perché no? - ai Promessisposi. Ben inteso, il quadro di costumi offerto dal Maggi in questa e nelle altre sue commedie è visto con l ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessisposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] che termini sta il mondo? Precisamente in quelli che gli assegna la poetica del Manzoni. Il quale, dagli Sposipromessi ai Promessisposi, ha diminuiti e limitati e genericizzati i coloriti e i particolari e le specificazioni storiche: ciò che in don ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] Inni sacri, né più tardi con le tragedie. Le cose cambiarono nel 1827 con la pubblicazione dei Promessisposi. Allora la religiosità cristiana divenne improvvisamente l'elemento predominante e caratteristico del romanticismo lombardo; allora nacque ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] da Dickens (Il circolo Pickwick), e per finire il leguleio imbroglione, parassita e codardo Azzeccagarbugli nei PromessiSposi di Alessandro Manzoni. Recentemente, inoltre, lo studioso tedesco Buck ha condotto un'analisi approfondita della tematica ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] introduttiva, in A. Banti, Verità di Beatrice, in Paragone, 1996, n. 552-554, pp. 128 s.). Dar vita a "gente perduta" (Promessisposi, XI) sembra essere, insomma, il compito che la L. si è assegnato ("Passi perduti, segni labili che il tempo non ha ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] un'epoca che non ci dà un'opera in prosa del valore compiuto e dell'organica misura di un Decameron o dei Promessisposi, ci consente di rintracciare il senso anche in qualche momento isolato, in qualche breve intuizione. Non dunque il programma di ...
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sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa...
promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo nel patto di alleanza, secondo il libro...