Filologo classico (San Piero in Bagno 1876 - Vilminore di Scalve 1965). Prof. univ. dal 1922, insegnò letteratura greca a Messina, Pisa, Padova; diresse la Biblioteca Classense di Ravenna. Socio nazionale [...] dei Lincei (1947). Fra le sue opere filologiche: La trilogia di Prometeo (1904); La critica letteraria di Dione Crisostomo (1911); La Poetica di Aristotele, trad. e comm. (1916); Le Coefore di Eschilo (1926); Poeti e filosofi di Grecia (1940). Nei ...
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(gr. ῞Ελλην) Eponimo della stirpe ellenica, creato dopo Omero, quando i nomi ῾Ελλάς (Ellade) e ῞Ελληνες (Elleni) comprendono non più la regione di Ftia, come nei poemi omerici, ma tutti i Greci. E. sarebbe [...] figlio di Deucalione e Pirra, o di Zeus e Dorippe, o di Prometeo e Climene, o di Ftio e Crisippe. Suoi figli sarebbero Doro, Eolo e Xuto, padre di Acheo e Ione, eponimi delle varie stirpi greche. ...
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In Omero A. porta direttamente, cioè sul suo corpo, le colonne che reggono il cielo poggiando sulla terra, abita nel lontano mare occidentale, dove ha pure dimora la figliuola sua Calipso, conosce tutte [...] pena inflitta ad A., concezione, del resto, che non sembra estranea già ad Eschilo stesso, il quale lo ricorda per bocca di Prometeo insieme con Tifone. Egli pertanto, che abitualmente è fatto figlio di Giapeto e di Climene, è uno dei Titani, e come ...
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Critico spagnolo (Madrid 1875 - ivi 1926). Pubblicò El arte simbólico (1902), Luis Vives y la filosofía del Renacimiento (1903), El mito de Psiquis (1908), Historia de la filosofía española (1911), Ferdinando [...] de Córdoba (1911), Las bacantes o los orígenes del teatro (1921), ecc., e anche un libro di versi, Prometeo y Arlequín Esther y otros poemas (1908), dando inoltre eccellenti edizioni di classici spagnoli. ...
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Scultore (Bruxelles 1823 - ivi 1848); dal 1841 al 1844 dimorò a Firenze, s'affermò nel Salon di Bruxelles del 1844 con la statua del Giovane fauno sdraiato, e nei pochi anni della sua attività rivelò notevoli [...] qualità plastiche in una serie d'opere (in gran parte nel museo di Bruxelles), fra cui il Prometeo incatenato (1845), Selvaggio sorpreso da un serpente (1848), ecc. ...
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EUANTHES (Εὐάνϑης, Euanthes)
L. Forti
Pittore di origine ignota, vissuto probabilmente in epoca ellenistica. Di lui Achille Tazio (Erot., iii, 6 ss., ed. Jacobs) descrive due quadri messi come pendant [...] del tempio di Zeus Kàsios a Pelusion, rappresentanti la liberazione di Andromeda per mezzo di Perseo e quella di Prometeo per mezzo di Eracle. Qualcuno ritiene, erroneamente, che i quadri siano un'invenzione dello scrittore alessandrino.
Bibl.: H ...
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Poeta argentino, vissuto dal 1841 al 1882. Dopo un breve tirocinio come pubblicista, si dedicò alla poesia sotto l'influenza di Victor Hugo, che lo attraeva per la sua grande eloquenza e per la ricchezza [...] dei suoi temi. Le sue poesie migliori sono El arpa perdida, El nido de cóndores, Prometeo, San Martín e Atlantida. Fondò varî periodici e partecipò anche alla vità politica. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Doni degli dei: l'origine divina della tecnica
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le misteriose forze della natura, [...] completa, occorreva una seconda fase, un intermediario tra gli dèi e gli uomini.
Per questo i Greci ricorrono alla figura di Prometeo, il generoso titano che ruba il fuoco agli dèi e, nascosta la fiamma in un nartece, la regala all’umanità (Esiodo ...
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(gr. Χείρων) Nella tradizione mitologica greca, il più sapiente dei Centauri. Figlio di Issione secondo una versione, di Crono (in forma di cavallo) e dell’Oceanina Filira secondo un’altra. Abitante in [...] ; è il primo medico e inizia Asclepio alla conoscenza delle erbe e alla medicina. Nelle tradizioni relative a Prometeo, C., sofferente per una ferita avvelenata provocatagli per errore da Eracle, accetta, benché immortale, la morte, scambiando la ...
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Pseudonimo del poeta bulgaro Christo Izmirliev (Kukuš, Macedonia, 1898 - Sofia 1923). Esordì come poeta satirico su varî periodici; dopo la prima guerra mondiale affrontò tematiche sociali, dando voce [...] ", 1922) e inneggiando alla rivoluzione comunista (Červenite eskadroni "Gli squadroni rossi", 1920; Russkijat Prometej "Il Prometeo russo", 1922). Ammalato di tubercolosi, osservò con lucidità l'avanzare della malattia (Žăltata gostenka "L'ospite ...
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prometeo
prometèo agg. [dal lat. Promethēus, gr. Προμήϑειος]. – Nell’uso letter., lo stesso che prometeico: terra di Luni, ... Amo la tua materia prometèa (D’Annunzio), dove il marmo lunense viene definito «materia prometea» in quanto lo scultore...
prometeo
promèteo (o promèzio, meno com. promètio) s. m. [lat. scient. Prometheum (1945), poi Promethium (1949), dal nome lat. (Prometheus) del mitico eroe greco Prometeo (v. prometeico)]. – Elemento chimico, di simbolo Pm e numero atomico...