Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’occasionalismo si contraddistingue per il modo di intendere il rapporto tra anima e [...] ingannare, per Malebranche solo la Rivelazione, l’autorità delle Scritture e infine la fede sono in grado di colmare il divario, irrisolvibile quindi il calcolo infinitesimale e se ne fa promotore negli studi scientifici francesi. Anche l’adesione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ruggiero Romano
Miguel Gotor
Tra gli storici e gli organizzatori culturali più originali e cosmopoliti del secondo Novecento, Ruggiero Romano è stato attivo in Italia, Francia, America Meridionale e [...] è l’uomo dell’umanesimo; Febvre lo diceva in perfetta buona fede, per l’amor di Dio: ma l’uomo dell’Umanesimo, attenzione, un ventennio, svolge un prezioso lavoro di promotore culturale nel campo della saggistica storica e non solo, contribuendo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] (1795-1843), l’uno promotoredell’ideologia rivoluzionaria giacobina e l’altro dell’insurrezione per bande, è a far testimonio, colla parola e colle opere, di tutta intera la fededell’anima loro (Il popolo e i patrioti, 1835, ora in Scritti editi ...
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CONTARINI, Tommaso
Renzo Derosas
Da non confondere coi coetaneo Tommaso di Nicolò, sopracomito condannato in contumacia con altri due colleghi nel 1500 per non aver soccorso una galera attaccata dai [...] alla Mercanzia, si fece promotore di una coraggiosa "parte" che, prendendo atto della definitiva crisi del traffico levantino sui movimenti della flotta imperiale, non ebbe difficoltà a convincere i pascià della buona fededella Repubblica, cosicché ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] alla Gregoriana con la tesi La salvezza di chi non ha fede (Roma 1943), fino all'inizio del 1945 si occupò soltanto di segreto della "Chiesa del silenzio" (e promotoredell'associazione Mystici Corporis Christi che raccoglieva gli esuli dell'Europa ...
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Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] si concluse con la professione di fede di tutti i partecipanti. I risultati della discussione vennero raccolti in venti canoni così eccezionalmente breve che M. appare, piuttosto che il promotore, colui che porta a compimento un sinodo già ampiamente ...
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TRAPASSI, Pietro, detto Metastasio
Anna Laura Bellina
TRAPASSI, Pietro, detto Metastasio. – Nacque a Roma il 3 gennaio 1698 da Felice e dalla casalinga toscana Francesca Galastri, morta il 13 giugno [...] del 1727-28 nel palazzo della Cancelleria fu cantato il suo primo «componimento sacro», promotore il cardinale Pietro Ottoboni, dai drammi di Metastasio che assunsero valenza aforistica («È la fede degli amanti / come l’araba fenice», Demetrio II, 3 ...
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RIARIO SANSONI, Raffaele
Michele Camaioni
RIARIO SANSONI, Raffaele (Raffaello). – Nacque a Savona il 3 maggio 1460 da Antonio Sansoni e da Violante Riario.
La madre, dalla quale trasse il cognome, era [...] vitruviano condivise da Riario, promotoredell’Accademia Pomponiana e dedicatario della editio princeps del De Palatino, III (1964), p. 157; Id., R. R. e il palazzo della Cancellaria, in Fede e arte, XII (1964), 5, pp. 280-287; L. Marcucci, Giovanni ...
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congiure
Alessandro Campi
Racconti e descrizioni di c., trame e macchinazioni segrete ricorrono con frequenza negli scritti machiavelliani, in particolare nei carteggi diplomatico-amministrativi e nelle [...] chiarito cosa debba intendersi propriamente per c., prestando fede alla sua etimologia latina (cum-iurare): un dell’imprudenza («quando uno congiurato ne parla poco cauto»: III vi 62). Ne segue la necessità, per chi ne sia l’artefice o il promotore ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] si concretò. Gli stessi promotori, paventandone l'insuccesso, alimentarono le voci allarmistiche sui fini irredentistici dell'iniziativa, fino a provocare e della ricerca, tipica di quegli anni, d'una conciliazione tra scienza e fede religiosa. ...
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promotore
promotóre s. m. [der. del lat. promotus, part. pass. di promovēre «promuovere»]. – 1. (f. -trice) Chi promuove, cioè propone, favorisce, dà inizio o impulso a qualche cosa: i p. della festa, delle celebrazioni, dell’impresa, della...
eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...