FREGIO
H. Kähler
In architettura si intende per f. una zona decorativa con andamento prevalentemente orizzontale; in particolar modo nella trabeazione degli ordini classici la parte fra architrave e [...] della soluzione più semplice testimoniataci nel tempio di Efesto (che però è alquanto più recente), contiene un pronao regolare circondato tutto intorno da un fregio. Contemporaneamente al tempio di Efesto, anche il vicino Partenone ricevette ...
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PREFABBRICAZIONE
Enrico Mandolesi
(App. III, II, p. 474; IV, III, p. 49)
Prefabbricare significa realizzare parti funzionali di un'opera edilizia prima e al di fuori della ''fabbrica'', intesa come [...] , di cui la rotonda, basata sulla firmitas vitruviana, è voltata in opera per concrezione, mentre il grecheggiante pronao è un composito di elementi prefabbricati.
Sostanzialmente i Romani codificarono il procedimento misto (costruzione in opera + p ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] Rossa in linee che si ritrovano nei Ss. Ambrogio e Antonio a Cremona, in mattoni a vista e con pronao classicheggiante. Il laterizio richiama la tradizione lombarda ma il repertorio passato è attualizzato e i materiali sono impiegati secondo le ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] .Piuttosto singolare è la pianta dell'edificio, che sul corpo centrale rettangolare innesta un'abside quadrata a E e un pronao a O; nonostante lo sviluppo longitudinale, il nucleo centrale della chiesa si presta a una lettura analoga a quella di ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] tra i prolungamenti in facciata delle ante laterali, presenta una singolare pianta allungata, quasi con un raddoppiamento del pronao in profondità; le terrecotte architettoniche hanno suggerito una data alla metà del 5° sec. a.C., in concomitanza ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Subcontinente indiano
Giuseppe De Marco
George Michell
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Giuseppe De Marco
In India scopo principale dell'attività costruttiva [...] enigmatico Tempio C di Jandial a Taxila (II sec. a.C.), caratterizzato da una pianta di parziale ispirazione ellenistica (pronao, naòs, uno pseudo-opistodomo con scalinata interna e circumambulatio delimitata su tre lati da un muro con finestre) e ...
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pronao
prònao s. m. [dal gr. πρόναος, comp. di προ- «avanti» e ναός «tempio» (propr. «posto davanti al tempio»); lat. pronāus]. – Nei templi antichi, lo spazio compreso tra la cella del tempio e le colonne antistanti e, in alcuni particolari...
anta1
anta1 s. f. [lat. anta, documentato soltanto al plur., antae -arum]. – 1. Imposta, sportello di un infisso di una finestra o, più com., di un mobile: armadio guardaroba a cinque a.; Picchia ogni a. su l’a. (Pascoli). Anche, per analogia,...