chi
Riccardo Ambrosini
. 1. L'uso di c. con funzione di pronome interrogativo, soggetto di proposizione interrogativa sia diretta che indiretta, più raro di quello di c. con funzione di pronome relativo [...] vera rancura / nascere 'n chi la vede). È inatteso l'uso di ‛ cui ' in luogo di c. in Pg II 95, ove il pronome funge da soggetto, quei che leva quando e cui li piace: la sintassi della proposizione ricorda quella di una ‛ ragione ' delle Rime dubbie ...
Leggi Tutto
ciascheduno (ciascheuno)
Riccardo Ambrosini
Attestato due volte nella Commedia come pronome dimostrativo distributivo, in If XX 36 sottolinea il criterio individuale del giudizio delle anime: Minòs che [...] ciaschedun). Delle due attestazioni del Detto, una ha funzione di aggettivo (v. 68 ma ciaschedun di spero / merzè) e una di pronome (v. 85 certan ho / che ciaschedun s'abatte). Una certa somiglianza offrono, nel Fiore, XXV 13, XCIV 10, CIX 4, CXXIII ...
Leggi Tutto
menare [fut. I singol. e III plur. merrò, merranno; col pronome enclitico, merrenti]
Verbo d'impiego piuttosto largo e prevalentemente poetico, usato con vari significati. Talvolta vale " trascinare [...] allor la mia scorta per mano, / e menommi al cespuglio; Pg VII 47, XII 97, XXXI 109 e 113 (qui nella forma apocopata e col pronome enclitico, menarmi), Cv IV XXV 8, XXVII 14, Fiore CXCVI 8; Cv II I 5 Cristo... de li dodici Apostoli menò seco li tre ...
Leggi Tutto
qualche
Riccardo Ambrosini
L'aggettivo dimostrativo indefinito (per ‛ qual che 'pronome relativo e interrogativo indefinito, v. QUALE 3.2. e 3.2.1.) significa " alcuno ", con la connotazione semantica [...] di " indifferentemente questo o quello ", " uno qualsiasi ".
É attestato una volta nell'Inferno - XIII 29 Se tu tronchi / qualche [ma il codice Cortonese reca una, interessante per il significato non di ...
Leggi Tutto
PRONOMINALI, VERBI
I verbi pronominali si combinano nella coniugazione con almeno un pronome ➔personale atono.
Rientrano in questo gruppo varie categorie:
– i verbi riflessivi diretti, quando soggetto [...] direttamente sul soggetto ma va a suo beneficio, e il pronome atono rappresenta un complemento indiretto
Mi domando come le cose possano pronominali, in cui la presenza del pronome è obbligatoria
pentirsi
vergognarsi
arrabbiarsi
ribellarsi
...
Leggi Tutto
lui (lei)
Riccardo Ambrosini
1.1. La distribuzione delle forme oblique del pronome maschile ‛ lui ', che, come ‛ lei ', reca chiari indizi della sua tonicità nell'uso ritmico-prosodico e nel suo frequente [...] In lei discende la virtù divina; i passi non riportati sono meno probanti per il rilievo di l., perché il verso in cui il pronome si trova è collegato dall'enjambement a quello precedente. Per la posizione di l. in ottava sede, cfr. Vn XIX 8 26 là 'v ...
Leggi Tutto
La generale tendenza a sostituire il pronome personale soggetto col pronome obliquo (➔ personali, pronomi) si riscontra, oltre che per la terza persona singolare (lui si è espanso a scapito di egli), anche [...] per la seconda persona singolare, dando luogo a fenomeni dinamici molto evidenti.
Tu passa infatti a te, perlomeno in area centro-settentrionale, nei seguenti casi:
(a) obbligatoriamente e in tutt’Italia, ...
Leggi Tutto
mio (meo; plur. anche mia)
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome di I singol. indica che una determinata persona, cosa o qualità (‛ mio figlio ', ‛ i miei occhi ', ‛ la mia camera ', ‛ la mia virtù [...] Convivio (151).
1.2. Per quanto riguarda l'uso dell'aggettivo m. nei generi e nei numeri (per i limitati casi di pronome, cfr. 4. e 5., 5.1.), al singolare il femminile prevale sul maschile nella Vita Nuova, nel Convivio e nelle Rime (rispettivamente ...
Leggi Tutto
CHE, COSA O CHE COSA?
Tutte e tre le forme del pronome ➔interrogativo cosiddetto ‘neutro’ sono corrette e ampiamente diffuse nell’italiano contemporaneo nelle proposizioni ➔interrogative sia dirette, [...] sia indirette
Che / cosa / che cosa mi volevi dire?
Non mi ricordo più di che / di cosa / di che cosa ti volevo parlare
Cosa appare oggi la forma più comune in tutti i livelli dello scritto e del ...
Leggi Tutto
mi (me, m', mee, mel, men)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di I singol. comprendono quelle toniche, me, usata dopo preposizione tranne in un limitato numero di casi in alcuni dei quali [...] la mia donna, ove me è proclitico; v. 4.4.), l'uso di me coincide con una delle cesure più comuni tra quelle in cui il pronome ricorre nell'Inferno: le formule Ed elli a me, E quella a me, E quelli a me, Ond'elli a me vi ritornano, infatti, 31 volte ...
Leggi Tutto
pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che ha la funzione di sostituire il nome,...
che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore interrogativo-esclamativo può avere anche...