L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] obliqui, come in è un fabbricato che il proprietario è il Comune di Roma (da un radiogiornale) o alla ripresa pronominale dopo il pronome relativo obliquo, come in è un segnale politico del quale bisogna tenerne conto (discorso politico; esempi in ...
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I pronomi relativi sono ➔ pronomi specializzati per introdurre le frasi relative (➔ relative, frasi) esplicite (1-3) e implicite (4). Svolgono contemporaneamente tre funzioni:
(a) segnalano il confine [...] coll’antecedente mediante l’accordo del solo articolo (5) e in ➔ numero mediante l’accordo dell’articolo e della parte pronominale (6):
(5) Maria la quale …; Mario il quale …
(6) i ragazzi ai quali …; le ragazze alle quali …
Altri pronomi relativi ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] nota al locutore (ad es., come si chiama, già? «mi ricordi come si chiama?»);
(b) verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) e verbi sintagmatici (➔ sintagmatici, verbi): ad es., fra i primi, aggiustarsi «cavarsela», andarci «occorrere», costumarsi ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] cosa, che so io, il tal dei tali, noi altri (anche univerbato), quello là sono classificati come locuzioni pronominali (per una rassegna dei tipi cfr. Voghera 2004: 65).
Altre categorie individuate dai linguisti non fanno riferimento al comportamento ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] ove je «io» è clitico, come tu «tu» nella forma apocopata t’as [ta] «tu hai»; nei casi in cui il soggetto pronominale italiano non è espresso da una forma tonica, non è espresso da alcun pronome. In altre parole, la frase può apparire senza soggetto ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] poco, venire meno). Una particolare sottoclasse di verbi sintagmatici è costituita da verbi pronominali del tipo farsela sotto, prenderla male (Simone 1997; ➔ pronominali, verbi).
Alcuni verbi polirematici sono seguiti, anziché da una particella, da ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] che mi manca; ➔ scisse, frasi); il ci attualizzante o presentativo con i verbi avere, essere e altri (entrare, volere; ➔ pronominali, verbi); il per cui senza antecedente nominale, ma riferito complessivamente a un enunciato o a un blocco di discorso ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] , quela dona là. Ancora, si deve al ➔ sostrato dialettale l’uso di si per ci con i verbi riflessivi o intransitivi pronominali: si abbiamo divertiti «ci siamo divertiti» (dove va anche notato l’ausiliare avere per essere: si aveva lamentato «si era ...
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Con slogan si intende una «formula sintetica, espressiva e facile da ricordarsi, usata a fini pubblicitari o di propaganda» (GRADIT). La veste straniera del termine (inglese, dove, però, significa «grido [...] onda rossa
la radio di chi se la sente
con accortezza sono compresenti sia il rimando ai modi espressivi tipici degli usi pronominali del verbo, dato che sul modello di «farsi un caffè» si modula «io al mattino mi sento questa radio», sia il senso ...
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I binomi irreversibili sono locuzioni composte da due parole appartenenti alla medesima categoria e unite da una congiunzione, che presentano solitamente un ordine fisso (equo e solidale, gratta e vinci) [...] , in misura minore sono coinvolti anche altri tipi di elementi, ad es. i fonosimbolismi (piffete e paffete), gli elementi pronominali (niente e nessuno), i complementatori (se e quando), le interiezioni (punto e basta) e le preposizioni (entro e non ...
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pronominale
agg. [dal lat. tardo pronominalis, der. di pronomen -mĭnis «pronome»]. – Di pronome, del pronome: la declinazione p.; valore p. di un aggettivo; particelle p., le forme atone della declinazione del pronome personale e riflessivo....
riflessivo
(ant. reflessivo) agg. [der. del lat. reflexus, part. pass. di reflectĕre «riflettere»]. – 1. a. Che concerne la riflessione (della mente): facoltà r.; abito riflessivo. b. Che impone una riflessione o è caratterizzato da riflessione:...