Filosofia
Atteggiamento di chi riconosce per vera una proposizione o una nozione. Con riferimento alle opinioni in materia di religione, il termine esprime un concetto per molti rispetti identico a quello [...] di ‘fede’; ma mentre questo si è svolto prevalentemente su un piano religioso e teologico, il concetto di c. ha serbato un valore gnoseologico più generale. Esso non implica di per sé la validità oggettiva ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Tre scuole di pensiero
Zheng Jianjian
Marc Kalinowski
Jean Levi
Tre scuole di pensiero
I moisti e il 'Canone moista'
di Zheng Jianjian
Fondatore della scuola [...] un regolo misuri la lunghezza di un pezzo di legno, o un contadino che verifichi l'estensione di un campo: le proposizioni appena illustrate ci appariranno allora come le conclusioni del tutto naturali di una tale prassi.
L'idea moista di uno spazio ...
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Nella logica aristotelica, il processo di prova della validità di una proposizione mediante la sua deduzione da un’altra verità più generale. Tale deduzione è compiuta dal pensiero dianoetico e ha per [...] fondamentale strumento il sillogismo. L’inizio dell’a. non può essere fatto risalire all’infinito, nell’esigenza di provare le premesse di ogni singola deduzione: Aristotele pone quindi all’origine le ...
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metateorema
metateorèma [Comp. di meta- e teorema] [FAF] Denomin. generica di ogni proposizione che possa essere formalizzata e poi dimostrata. ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] di numero, cioè due, tre, cento e così via (ibidem). Di conseguenza, in base a questa seconda definizione, la proposizione 'le parti in un continuo sono infinite di numero' era vera.
Gli interpreti delle teorie tardo-medievali dell'infinito hanno in ...
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inferènza Nel linguaggio filosofico, ogni forma di ragionamento deduttivo, che dimostra come una proposizione derivi logicamente da un'altra. In logica matematica, si dicono 'regole d'i.' l'insieme delle [...] regole in base alle quali in un sistema deduttivo possono essere derivati enunciati e teoremi a partire da assiomi o da altri enunciati ...
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In logica, relazione che si instaura tra un gruppo di proposizioni e una proposizione quando quest’ultima è detta seguire logicamente dalle prime. Si distinguono vari tipi di c. a seconda delle particolari [...] modalità concettuali che conducono all’affermazione che qualcosa ‘segua’ da qualcos’altro.
In logica matematica, relazione di c. è una particolare relazione che un’espressione ha con un insieme di espressioni, ...
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Filosofia
Nel linguaggio filosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile.
E. ed essenza
Nella storia [...] positivo dell’e.), quello teologico è stato rappresentato da E. Castelli.
Matematica
Teorema di e. In matematica, una proposizione che dimostri l’e. di almeno una soluzione per un dato problema. Mentre i grandi matematici dei secoli precedenti e ...
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ermeneutica
ermenèutica [Der. del gr. hermeneytikè (téchne) "arte dell'interpretare"] [FAF] L'interpretazione di una proposizione o di una teoria o anche di un fenomeno, cogliendone gli aspetti (aspetti [...] ermeneutici) che consentono di porre in relazione tra loro le nozioni afferenti (metodo ermeneutico): v. teoria: VI 133 a ...
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Nella logica, un insieme ordinato di proposizioni, una delle quali è posta come inferita dalle altre. La proposizione inferita si dice conseguente o conclusione; quella o quelle da cui è inferita antecedente; [...] il vincolo di dipendenza tra il conseguente e l’antecedente conseguenza ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
indipendente
indipendènte agg. [comp. di in-2 e dipendente, part. pres. di dipendere]. – In generale, che non dipende, che non è soggetto o subordinato ad altre persone o ad altre cose. In partic.: 1. Di stato (o nazione), non soggetto alla...