La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
Pier Daniele Napolitani
Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
L'eredità [...] "ut unum ad unum, sic omnia ad omnia", che abbiamo visto all'opera qui sopra. Esso interviene per la prima volta nella proposizione II.4, in cui Cavalieri vuole dimostrare che, se due figure (piane o solide) hanno ugual altezza e se le sezioni fatte ...
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antecedente
antecedènte [agg. e s.m. Der. del part. pres. antecedens -entis del lat. antecedere "andare avanti", comp. di ante- "davanti" e cedere "andare"] [ALG] In una proporzione, a:b=c:d, i termini [...] (a e c) che, nei due membri, vengono per primi (b e d sono i conseguenti). ◆ [FAF] Nella logica, la prima parte di un sillogismo ridotto a due proposizioni. ...
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Filosofia
Principio certo per immediata evidenza e costituente la base per l’ulteriore ricerca. Kant, nella Critica della ragion pura, chiama a. dell’intuizione alcuni giudizi a priori, di evidenza immediata, [...] dedotte, e l’assiomatica moderna, che non fa riferimento a particolari contenuti, non afferma la verità delle proposizioni iniziali, ma si limita ad asserire che se sono vere le premesse sono vere anche le conclusioni. Questa distinzione corrisponde ...
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verita
verità [Der. del lat. veritas -atis, da verus "vero"] Tavola di v.: (a) [FTC] Modello, costituito dall'elenco di tutti i possibili stati di un sistema, per studiare l'affidabilità di esso: v. [...] proposizionale, quadro dei valori di v. (v. oltre) assumibili da una funzione in corrispondenza ai valori di v. delle proposizioni semplici che compaiono nella funzione: v. logica: III 483 d; analogamente per una funzione booleana: v. circuiti logici ...
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Economia
Si dice che due beni x e y sono legati da una relazione di complementarità e sono quindi definiti beni c., se all’aumentare del prezzo del bene x la domanda del bene y diminuisce o, reciprocamente, [...] perturbazioni) rappresentano due aspetti c., escludentisi a vicenda, dei processi fisici.
Linguistica
In grammatica, proposizioni c., proposizioni dipendenti che hanno nel periodo una funzione analoga a quella di alcuni complementi indiretti ...
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metodo
mètodo [Der. del lat. methodus, dal gr. méthodos "la via della ricerca"] [LSF] Ogni procedimento volto alla conoscenza e alla sistematizzazione di ciò che via via si acquisisce, in base a criteri [...] o fisica secondo canoni precisi di rigore e completezza, consistenti nel fissare concetti e proposizioni primitive da cui altri concetti e proposizioni possono essere ricavati come teoremi mediante dimostrazioni: v. assiomatizzazione: I 180 e. ◆ [FAF ...
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enunciato
enunciato [Der. del part. pass. enuntiatus del lat. enuntiare, comp. di ex "fuori" e nuntiare "annunciare" e quindi "annunciare pubblicamente, esternare"] [FAF] [ALG] Secondo la definizione [...] di R. Carnap, complesso di parole e segni, costituito secondo certe regole sintattiche, con il quale si esprime una proposizione; in partic., e. di un teorema è l'insieme delle frasi coordinate con cui si dichiara che cosa s'intende dimostrare (tesi) ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] terza, da una stessa parte, angoli interni la cui somma sia minore di un angolo piatto, prolungate da quella parte si incontrano (questa proposizione – il 5° postulato – equivale alla unicità della parallela per un punto dato a una retta data). Le ...
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Matematico e filosofo (Sanremo 1667 - Milano 1733), gesuita; insegnò dapprima filosofia e teologia nei collegi della Compagnia di Gesù, poi (1699) matematica nell'univ. di Pavia. Acutissimo logico, S., [...] retta data" (Euclides ab omni naevo vindicatus, 1733). La dimostrazione è errata, nel senso che essa ammette implicitamente altre proposizioni, equivalenti al 5º postulato di Euclide, che non è conseguenza dei precedenti. L'opera di S. ha tuttavia ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] nel campo della logica contemporanea.
Matematica
Catena di deduzioni che riconducono la validità di una proposizione A′ a quella di una proposizione A, già riconosciuta per vera. In questo modo si perviene necessariamente, in un certo momento ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...