ANFOSSI, Filippo
Mario Rosa
Nato a Taggia (Imperia) nel 1748, professò tra i domenicani a Genova e insegnò per molti anni nei collegi dell'Ordine, soprattutto ad Alessandria, dedicandosi contemporaneamente [...] momento: si susseguono i Motivi per cui il p. F. A. D. ha creduto di non potere aderire alle quattro proposizioni gallicane, tomi 2, s. l. 1813; le Amichevoli riflessioni sopra l'opuscolo intitolato "Expositio declarationis cleri gallicani anni 1682 ...
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CACCINI, Tommaso (al secolo Cosimo)
Paolo Cristofolini
Nacque a Firenze il 26 aprile 1574, terzogenito di Giovanni di Alessandro e di Maddalena di Paolo Corsini, vedova Baroncelli. Giovanissimo, non [...] fosse creticale, dichiarando poi in secondo luogo di avere sentito e saputo che i "galileisti" sostenevano le tre seguenti proposizioni: "Dio non è altrimenti sustanza, ma accidente. Iddio è sensitivo perché in lui sono sensi divini. I miracoli che ...
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GIACOMELLO (Giacomelli), Tommaso
Sandra Migliore
Tommaso. Nato a Pinerolo (Torino) nel 1509, da nobile famiglia originaria di Ciriè. Entrato nell'Ordine dei frati predicatori ad Alba, fu inizialmente [...] giudiziaria, per via delle accuse rivoltegli dal padre Francesco da Meda, minore osservante, che gli attribuiva una serie di proposizioni errate. Il G. le confutò una ad una nel corso di una seduta inquisitoriale, seguita alla querela fatta dal ...
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BARDI, Roberto
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Figlio di Barduccio, come risulta dalla concessione fatta a suo favore da Giovanni XXII il 7 marzo 1318 (a quanto assicura il Mazzucheri, nella pace fatta a Firenze dal duca di Atene [...] , come alcuni studiosi pensano, che il Petrarca abbia conosciuto il B. quando si recò a Parigi nel 1333. Le proposizioni di Giovanni di Mirecourt, tratte dal suo Commentarius super quatuor libros Sententiarum, furono condannate dal B., "de consensu ...
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FABBRONI, Francesca
Adelisa Malena
Nacque a Livorno il 27 apr. 1619 da Caterina Fabri, livornese, e Sebastiano, fiorentino, capitano dei bagno penale.
All'età di sei anni fu posta in educazione presso [...] II, 11, 289; Ibid., Bibl. Moreniana, Mss. Moren., 49, 119; Modena, Bibl. Estense, Fondo G. Campori, ms. γ B5.2-3. Le "Proposizioni che formano il giudizio del padre G. P. Pinamonti della Compagnia di Gesù, sopralo spirito di suor F. F., dopo le prove ...
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CHIGNOLI, Nicolò Agostino
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Nato a Trino (Vercelli) il 21 apr. 1707, in una famiglia originaria di Pavia, da Pietro Antonio e da Anna Catterina Tosetti, vestì l'abito dell'Ordine dei predicatori il [...] da alcuni consiglieri e dall'avvocato generale dello Stato, i quali conclusero che il De regimine Ecclesiae conteneva qualche proposizione ardita o dubbia, era scritto in maniera superficiale e confusa, ma non era passibile di censura. Dopoché i due ...
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ALBIZZI, Francesco
Alberto Monticone
Nacque a Cesena nel 1593 da famiglia di origine fiorentina. Compiuti gli studi di diritto, intraprese la carriera forense, nell'esercizio della quale pare ottenesse [...] alla presenza di Innocenzo.
Il 31 maggio fu così emanata la bolla Cum occasione,contenente la condanna delle cinque proposizioni, e fu pubblicata il 9 giugno con quelle cautele che evitassero le discussioni sull'autenticità, già verificatesi nel 1643 ...
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BESOZZI, Gioacchino
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano da nobile famiglia il 23 dic. 1679. A sedici anni entrò nella Congregazione di Lombardia dell'Ordine cisterciense, proseguendo gli studi con grande [...] quella più probabile ma meno sicura (tuziorismo). Il B., facendo uso della solita moderazione, affermava di ritenere le proposizioni "bensì false, ma questo non bastava per sottoporle a censura theologica" (Arch. Segreto Vaticano, Principi 239, f ...
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BONACCORSI, Giuseppe
Alceo Riosa
Nacque a Roma il 18 dic. 1874. A dodici anni entrò alla Scuola apostolica dei missionari del S. Cuore. Distintosi per devozione e acutezza di ingegno, fu ammesso ai [...] - nonostante la confutazione in esso contenuta delle teorie dei due modernisti - che "ci dispiace vedere nel B. come certe proposizioni tocchino l'estrema sinistra" (4 febbr. 1905).
Sorta a Roma il 1º gennaio 1905 la Rivista storico-criticadelle ...
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BORROMEO, Giberto (Gilberto)
Georg Lutz
Nacque a Milano il 28 sett. 1615 dal conte Carlo e da Isabella d'Adda. Studiò nella sua città natale, prima lettere poi filosofia e teologia. Giovane chierico, [...] -1668 per esaminare la questione sollevata dal rifiuto di quattro vescovi francesi di condannare senza riserve le proposizioni di fede gianseniste. In relazione alla discussione di questi problemi nella "Congregazione sopra gli errori di Giansenio ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...