Sacerdote e filosofo (m. 1181), nato a Balsham presso Cambridge e detto du Petit-Pont (Parvipontanus), perché insegnava il trivium a Parigi in una scuola situata presso il ponte sulla Senna così chiamato; [...] a commentare il Liber sententiarum di Pietro Lombardo, e nel Concilio Lateranense del 1179 si oppose alla condanna di alcune sue proposizioni. Dei suoi scritti ci rimane l'Ars disserendi (del 1132; in due redazioni: la più ampia forse rimaneggiata da ...
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Critico (Sveaborg 1811 - Pietroburgo 1848). Il primo e fra i maggiori rappresentanti del pensiero democratico russo dell'Ottocento. Nutrito di filosofia tedesca e di aspirazioni socialiste nelle forme [...] dell'hegelismo e si mosse verso formulazioni materialistiche. Ma la sua importanza, più ancora che nelle sue proposizioni teoriche, sta nella intuitiva sicurezza del suo giudizio e nella appassionata difesa della bellezza e della verità. Queste ...
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CATERINI, Prospero
Francesco Malgeri
Nacque a Onano (Viterbo), diocesi di Acquapendente, il 15 ott. 1791 in nobile famiglia unibra da Francesco e da Maria Domenica Pacelli. Giovanissimo, si trasferì [...] , altre sei furono condensate in tre e una ne fu aggiunta. In definitiva, la commissione stilò un elenco di settanta proposizioni che intitolò Syllabus propositionum.
Il 20 giugno 1861 il documento fu trasmesso a un gruppo di dodici consultori per la ...
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BONO, Giovanni Battista Agostino
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Verzuolo (Cuneo) il 26 genn. 1731 (0 1738?) dal medico Giovanni Antonio e da Anna Maria. Frequentò l'università di Torino fra il 1750 e [...] Chionio, che tenne la cattedra di diritto ecclesiastico fino al 1754, quando fu espulso per aver sostenuto proposizioni richeriste nel trattato De regimine ecclesiae.
Questa vicenda ebbe certamente influenza sulla formazione del Bono. Alla cattedra ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] di Lovanio e da vescovi belgi e francesi: da qui un primo decreto del S. Uffizio del 24 sett. 1665 includente ventotto proposizioni (senza i nomi degli autori, ma alcune del Guimenius, Caramuel, Amico) e un secondo del 18 maggio 1666 includente altre ...
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Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] . Di notevole importanza l'equazione proposta da S. tra criterio di significanza e criterio di verifica (il significato di una proposizione è il metodo della sua verifica), fonte di accese polemiche nell'ambito del circolo di Vienna. S. elaborò anche ...
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Gesuita tedesco (Dalhem, Belgio, 1652 - Colonia 1714). Teologo e moralista, autore di una Theologia moralis (8 voll., 1707-14; 25 edizioni in meno di cinquant'anni) che amplia e commenta la celebre Medulla [...] parte dei sommarî di teologia morale. L'edizione di Lione del 1729, nella ristampa del 1757, determinò vivaci polemiche per il carattere di alcune proposizioni sul regicidio e sull'omicidio, suscettibili di interpretazioni esageratamente lassistiche. ...
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CONTI, Giuseppe
Roberto Ferola
Nacque a Pellegrino Parmense (Parma) il 17 genn. 1779 da Bartolomeo e Caterina Marrubbi. Ancora giovanetto fu avviato agli studi ecclesiastici presso un collegio gesuita [...] Maria Luigia"), incarico che conservò fino al 1808. Durante questo periodo diede alle stampe due opere: Proposizioni fisico-matematiche, Parma 1805; Proposizioni di geometria, ibid. 1906.
Chiamato a Napoli ad insegnare ai figli di un alto funzionario ...
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FLORES, Antonio
Donatella Rosselli
Nato a Siviglia, probabilmente intorno alla metà del XV secolo, intraprese gli studi giuridici laureandosi in utroque iure; divenne notaio e abbracciò la carriera [...] protonotaro apostolico. Nel febbraio 1487 Innocenzo VIII lo chiamò a far parte della commissione che doveva esaminare le proposizioni di G. Pico della Mirandola; in autunno lo stesso papa lo incaricò di una importante missione diplomatica presso ...
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Matematico e filosofo (Sanremo 1667 - Milano 1733), gesuita; insegnò dapprima filosofia e teologia nei collegi della Compagnia di Gesù, poi (1699) matematica nell'univ. di Pavia. Acutissimo logico, S., [...] retta data" (Euclides ab omni naevo vindicatus, 1733). La dimostrazione è errata, nel senso che essa ammette implicitamente altre proposizioni, equivalenti al 5º postulato di Euclide, che non è conseguenza dei precedenti. L'opera di S. ha tuttavia ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...