EURYTHMIA
S. Ferri
È termine retorico relativo agli scritti o ai discorsi in prosa, i quali siano sapientemente intervallati da clausole metriche o ritmi, in modo da presentare una recitazione armoniosa [...] da Vitruvio "venusta species", una qualità quindi apprezzabile principalmente dall'occhio (come l'orecchio apprezza la e.-numerositas della prosa); e commodus adspectus (1, 2, 3) dove il secondo termine è ottico, ma il primo è strutturale, in quanto ...
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Ritratto che un pittore o uno scultore fa di sé stesso. Per estensione, descrizione in prosa o in versi del proprio aspetto fisico o anche delle proprie qualità morali. ...
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Pittore e scrittore (Tolosa 1619 circa - ivi 1677). Scrisse trattati critici, in versi e in prosa, sui pittori antichi e contemporanei (1649-58), e dipinse, con gusto barocco, opere di soggetto religioso [...] (Trionfo di Giuseppe, Tolosa, cattedrale di Saint-Étienne) ...
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. Organismo architettonico destinato alla esecuzione e all'audizione di musica, o ambiente per la radioproduzione di musica o di prosa. In America col termine auditorium s'indica un particolare e caratteristico [...] acustica che si vuole creare nell'ascoltatore per caratterizzare l'ambiente.
Per la rappresentazione di ambienti acustici diversi (prosa) si provvede o con varî studî di diverso volume, sistemati intorno a una sala di regìa (accoppiando quindi ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] pongono al 12° sec., lo Stabat mater (quest’ultimo assai probabilmente opera di Iacopone da Todi) ecc. Altri narrano in prosa le vicende delle loro città, talora conseguendo notevoli effetti d’arte, come Salimbene da Parma. I più grandi scrittori in ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] le rime, il tessuto sintattico e alcune parole e, nel caso di opere musicali, nel sostituire le parole del testo originario, conservando intatto o con leggere variazioni il motivo. Con accezione più generica, ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] caratterizzazione umana, parlata e dialettale, mira B. pur nella sua tutta artigianale capacità grafica, appunto come nella sua prosa. Le trionfanti corna e la rossa lingua penzolante, da scimunito, che risaltano sul cappuccio e la cocolla monastici ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] Moerkerken, N. van Suchtelen e dalle due poetesse A. de Wit e N. van der Schaaf. Figure a sé stanti, per quanto riguarda la prosa, sono Nescio, per lo stile asciutto e ironico dei suoi racconti, e F. Bordewijk, che dopo una serie di racconti di tipo ...
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Teologo, artista, agiografo (n. seconda metà del sec. 8º - m. 845), fu discepolo di Rabano Mauro cui successe (822) nella direzione della scuola di Fulda. Oltre a varî scritti agiografici in prosa e versi, [...] ci restano di lui alcuni frammenti di opere filosofiche e teologiche raccolti sotto il titolo di Dicta Candidi (ma non tutti sembrano potersi attribuire a C.): interessante è il dictum XII che vuole fornire ...
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Giornalista, caricaturista, scenografo (Lucera 1898 - Cassino 1967), fratello di Ettore. Nel 1928 esordì come scenografo della compagnia di operette Riccioli-Primavera; in seguito creò scene e costumi [...] per le migliori compagnie di prosa e rivista fra il 1930 e il 1940. Illustrò Modestia a parte..., di E. Petrolini. Fu assiduo collaboratore de Il Dramma e di periodici e quotidiani (Il Travaso, Marc'Aurelio, Settebello, Cantachiaro). Nel 1934 ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).