Scrittore giapponese (Uchiko, pref. di Ehime, Shikoku, 1935 - Tokyo 2023). Considerato a lungo uno degli scrittori più scomodi, sia per il suo rifiuto di una prosa convenzionale sia per i ripetuti attacchi [...] al sistema politico ed economico giapponese, Ō. ha ottenuto un riconoscimento a livello internazionale nel 1994, con l'assegnazione del premio Nobel per la letteratura. La ricchezza immaginativa, la polivalenza ...
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Scrittore catalano (Barcellona 1896 - ivi 1971). Ha pubblicato le raccolte poetiche Primers poemes (1918), Trenta poemes (1919), Tercer llibre de poemes (1922) e i volumi di prosa La caravana (1928), Entre [...] els isards i la boira (1929), Tela de somnis (1930). Al teatro ha dato, tra l'altro, La llotja (1928), Els fills (1928), Xandí (1931), oltre ad alcuni adattamenti e traduzioni. Verso la fine degli anni ...
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Genere letterario che comprende, in senso ampio, tutti i testi di carattere narrativo (dalla fiaba, alla biografia, al poema), ma comunemente circoscritto ai soli testi in prosa d'invenzione come il racconto, [...] la novella, il romanzo (con esclusione quindi dei testi saggistici, storiografici, ecc.). Con il termine si intende anche il complesso delle opere narrative di una lingua o letteratura, di un periodo, ...
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Movimento poetico fondato tra il 1975 e il 1976 in Messico; tra i fondatori M. Santiago Papasquiaro (poeta messicano) e R. Bolaño (poeta e scrittore di prosa cileno). Nato come diretta reazione al gruppo [...] poetico di J. Bañuelos (e ispirato al surrealismo), l’I. voleva allontanarsi dalla poesia classica (il cui più illustre rappresentante in Messico era O. Paz), in favore di una poetica libera e immediata. ...
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Scrittore tedesco (Sulzbach 1927 - ivi 2018). Maestro elementare fino al 1970, si è poi dedicato esclusivamente alla letteratura. Legato inizialmente allo sperimentalismo, ha prediletto sia nella prosa [...] sia nella lirica la forma breve (da ricordare Zustand und Veränderungen, 1963; Im men see, 1969). In seguito si è orientato verso il romanzo di memoria ispirato al recupero del passato: Sprechstunden für ...
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Poeta francese (sec. 12º), autore (1188) del poema romanzesco Florimont, composto su di una favola di tipo bizantino e collegato alla leggenda di Alessandro Magno: ridotto in prosa nel tardo Medioevo, [...] il romanzo ebbe larga diffusione ...
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Poetessa mistica fiamminga (fine sec. 12º - inizio 13º); visse, sembra, in uno di quei gruppi di feminae religiosae che hanno preceduto i veri e proprî beghinaggi. Negli scritti in prosa e in versi (Strophische [...] . La lirica di H., sebbene risulti talvolta oscura e riveli l'influsso della lirica amorosa cortese, ne fa una delle figure maggiori degli incipienti volgari europei, la più grande della letteratura thiois; importanti i suoi componimenti in prosa. ...
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Poligrafo (Forlì 1773 - Firenze 1849); si occupò molto di Dante, illustrò vita e opere di artisti (Memorie della romana Accademia di S. Luca, Roma 1823), celebrò in prosa e in versi A. Canova, pubblicò [...] Sermoni e un Canzoniere (1808) ...
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Scrittore svizzero di lingua tedesca (Zurigo 1763 - Rapperswil 1827). Allievo di S. Gessner nella poesia come nell'arte del disegno, fu il primo in Svizzera a usare il dialetto nella prosa narrativa (De [...] Heiri; ecc.); fu anche uomo di varia cultura, studiò l'antica storia del suo paese, e ne raccolse i Volkslieder. Come negli scritti in prosa, così nelle liriche (famosa è: Freut euch des Lebens) il tono è dato dal suo idillico realismo caricaturale. ...
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Pseudonimo dello scrittore albanese Andon Çakua (Sheper, Argirocastro, 1866 - Cairo 1930). Autore di spigliate e mordaci poesie raccolte nel volume Baba-Tomorri (1902), di scanzonate commedie in prosa [...] e in versi e traduttore delle Favole del La Fontaine e di poeti indiani (Vepra "Opere", 1957) ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).