Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ; la fissazione di una lingua letteraria e in particolare di una prosa d’arte; il distacco sempre maggiore tra la lingua letteraria e la letteratura l.: le sue Origines sono il primo monumento della prosa l., la sua oratoria e il suo trattato sull’ ...
Leggi Tutto
Poeta e scrittore svizzero di lingua francese (Cully, Vaud, 1878 - Pully, Losanna, 1947). R. esordì con una raccolta di versi e altri volumi di liriche, che hanno intramezzato la sua copiosa produzione [...] . Nei suei romanzi R. si vale spesso dei dialettalismi che rendono la sua prosa ruvida, ma le conferiscono spesso efficacia e sapore. Non di rado però a questa corposità si mescolano eccessiva abbondanza e una ricerca voluta di semplicità e ingenuità ...
Leggi Tutto
Poeta spagnolo (Los Palacios, Siviglia, 1904 - ivi 1969), direttore dei giardini dell'Alcázar di Siviglia. Ha pubblicato raccolte di poesie (Canción del amante andaluz, 1941; Kasida del olvido, 1947; Tierra [...] y canción, 1948), opere in prosa di tema prevalentemente andaluso (Sevilla en los labios, 1938; Pueblo lejano, 1954), saggi critici (Francisco de Bruna y Ahumada, 1964). ...
Leggi Tutto
Scrittore e diplomatico spagnolo (Valladolid 1817 - Madrid 1892), amico di J. Espronceda di cui continuò El diablo mundo. Numerose le sue composizioni in versi (Dolores, 1838; María, 1840), ma più felici [...] le sue opere in prosa, sature di un umorismo un po' caustico (La protección de un sastre, 1840; ecc.). ...
Leggi Tutto
Ševčuk, Valerij
Oxana Pachlovska
Scrittore ucraino, nato a Žitomir il 20 agosto 1939. Figura di spicco della 'generazione degli anni Sessanta' (šistdesjatnyky), ha mosso i primi passi come prosatore [...] U čerevi apokaliptyčnoho zvira (1995, Nel ventre di un animale apocalittico), Oko prirvy (1996, L'occhio dell'abisso).
Nella sua 'prosa magica', dove si avverte l'influenza del filosofo ucraino G.S. Skovoroda e non mancano impliciti riferimenti a N ...
Leggi Tutto
BACCI, Orazio
Alberto Frattini
Nato a Castel Fiorentino in Valdelsa il 18 ott. 1864, studiò in Firenze, laureandosi nell'Istituto di studi superiori, alla scuola di A. Bartoli e di A. D'Ancona, il quale [...] di cui egli avvertiva ormai matura l'esigenza.
Qui la sua indagine si rivolgeva oltre che, nuovamente, alla prosa volgare del sec. XV, alla prosa di scrittori moderni, come il Giusti, il De Amicis e il D'Annunzio: in pagine ove pur riconoscendosi ...
Leggi Tutto
Favolista greco, forse un romano ellenizzato, vissuto in Oriente (3º sec. d. C.); di lui abbiamo 141 favole in coliambi di fattura molto accurata. Altre 95 favole a lui attribuite sono apocrife. Gli epimitî [...] in prosa, un tempo ritenuti apocrifi, sono ora considerati autentici. Le sue favole, attinte per lo più a favole esopiche, hanno valore assai vario: non mancano spesso di efficacia e di forza drammatica. Penetrate subito nelle scuole, ebbero presto ...
Leggi Tutto
Poeta messicano (Città di Messico 1899 - ivi 1948), autore di raffinate opere di poesia di ispirazione onirica: Avidez (1921); El trompo de siete colores (1925); Muerte de cielo azul (1937). Ha scritto [...] inoltre poemi in prosa (Red, 1928), racconti (Cinco horas sin corazón, 1940) e saggi critici, che trattano specialmente di antiche culture messicane. Il volume Sueño y poesía (post., 1953) raccoglie quasi tutti i suoi versi. ...
Leggi Tutto
Medico e letterato (Castelfiorentino 1658 - Firenze 1726). La sua opera principale è la Medicina difesa dalle calunnie ecc. (1699), che suscitò varie polemiche: a una di queste, letteraria, si riferisce [...] la sua briosa satira in prosa Giampagolaggine, contro Giampaolo Lucardesi. Tra le polemiche del B. è assai famosa quella da lui sostenuta con G. Manfredi, autore de La verità senza maschera (1709). ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] e molti problemi e interessi costitutivi.
Entrambi sono il frutto di quella che è eminentemente in Dante la stagione della prosa: in un momento in cui si va rarefacendo la produzione lirica e verosimilmente la Commedia non è ancora iniziata, egli ...
Leggi Tutto
prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).