Poeta spagnolo (Valdepeñas 1568 - Portorico 1627): sacerdote nel Messico, più tardi abate in Giamaica e (1620) vescovo di Portorico. Ci rimangono di lui Grandeza mejicana (1604), elogio in terza rima di [...] Città di Messico; un'opera in prosa e in versi, di carattere pastorale, El siglo de oro en las selvas de Erífile; e l'opera maggiore, El Bernardo (1624): poema in 24 canti (ricco d'invenzioni e di vivacità, ma piuttosto prolisso e superficiale nella ...
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Poeta portoghese (Torrão, Alentejo, 1482 circa - Lisbona 1552 circa); della sua vita non si sa quasi nulla. Fissò i caratteri dell'egloga portoghese, dandole, con tecnica raffinata, un intenso carattere [...] lirico e liberandola di convenzionalismi bucolici. Nella prosa narrativa di Menina e moça (pubbl. 1554; quindi, in ed. arricchita di parti probabilmente apocrife, 1557), titolo che deriva dalle prime due parole del libro che però è più noto col ...
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Scrittore persiano (m. nel 996 d. C.). Eseguì per desiderio del principe samanide Manṣūr I una versione, o piuttosto rifacimento e adattamento dall'arabo, della cronaca universale di aţ-Ṭabarī, che è uno [...] dei più antichi documenti di prosa neo-persiana a noi pervenuti. ...
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Poeta persiano (n. Qazwīn 1300 - m. 1371 circa), d'ispirazione erotica e satirica; specialista nell'imitare gli stili e nell'inserire versi famosi in opere da lui create con il medesimo stile e metro. [...] Autore di facezie in prosa e in versi, e poemetti parodistici (Mūsh u gurba "Il topo e il gatto"). ...
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Nome letterario dello scrittore romeno Ion N. Theodorescu (Bucarest 1880 - ivi 1967). Poeta di raffinata tecnica (Cuvinte potrivite "Parole acconciate", 1927; Flori de mucegaiu "Fiori di muffa", 1931; [...] , 1966), Frunze ("Foglie", 1961), Bunadimineaţa primaverâ ("Buon giorno primavera", 1965), Ritmuri ("Ritmi", 1966); tra le opere in prosa: Pagini din trecut ("Pagine del passato", 1955), Lume veche Lume nouâ ("Mondo vecchio Mondo nuovo", 1956), Cu ...
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Scrittore belga di lingua nederlandese (Anversa 1929 - ivi 2013). Dopo l'esordio come poeta sperimentale (Jagen en gejaagd worden "Cacciare ed essere cacciato", 1954), si è affermato come narratore per [...] la vitalità e l'originalità della sua prosa, ricca di elementi surreali e fondata sui processi associativi e sull'uso di tecniche filmiche e di collage. All'orientamento realistico dei primi romanzi (De vadsige koningen "I re poltroni", 1961; Een ...
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Mitografo e poeta greco di Mitilene (2º-1º sec. a. C.); si hanno pochi frammenti di un suo ciclo epico di poemi mitici con elementi romantici caratteristici dell'arte ellenistica; avrebbe scritto anche [...] 6 libri di Argonautiche in prosa; ma questa e un'altra opera mitografica (Τρωικά) sono da alcuni ascritte a un omonimo D. di Mileto, che tuttavia altri ritengono essere il medesimo D. Scitobrachione. ...
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Poeta cubano (Avana 1863 - ivi 1893). Pubblicò nel 1890 Hojas al viento (in cui è palese ancora l'influsso del romanticismo spagnolo), nel 1892 Nieve (di ispirazione prevalentemente parnassiana) e lasciò [...] come opera postuma Bustos y rimas (in prosa e in verso), in cui la flessibilità del verso insieme al gusto per alcuni simboli lo collocano nell'orbita del "modernismo" di Rubén Darío. ...
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Letterato arabo (sec. 10º) vissuto nell'Iraq, autore d'importanti opere di adab, o varia letteratura scientifica e amena (Muqābasāt "Trattenimenti culturali", ecc.), che gli assicurano, per il contenuto [...] e per lo stile, un cospicuo posto nell'evoluzione della prosa narrativa araba. ...
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Poeta (m. 1530); visse alle corti di Monferrato, Milano, Mantova. Scrisse rime per Isabella d'Este-Gonzaga, la Comedia de Timon greco (1497), una tragedia, Sofonisba (1502). Lasciò anche una cronaca del [...] Monferrato in ottave, e un'altra in prosa. ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).