BOTTA, Gustavo
Gianni Venturi
Nacque a Milano il 25 genn. 1880 da Giacomo e da Ogelie Bouffier. Dalla madre, originaria di Grenoble, fu avviato all'interesse per la poesia e la letteratura francese, [...] interiori, che tendeva a sciogliere l'aspetto fonico della parola nel ritmo musicale, come si può capire dal suo poemetto in prosa A la Musica. Tra le sue migliori traduzioni deve essere ricordata quella (1945) del Centaure di Maurice de Guérin.
Il B ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] prosimetro modellato sull'Arcadia del Sannazzaro ed ampiamente aperto a suggestioni tassesche. La sproporzione quantitativa tra la prosa (in preponderanza) e le "egloghe" è la manifestazione più superficiale ed appariscente di una differenziazione di ...
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CHIARINI, Giuseppe
Ciro Cuciniello
Nato ad Arezzo il 17 ag. 1833 da Teodoro e da Leonilda Luchini (ma all'anagrafe Leonida), studiò presso il seminario cittadino ove il padre R. Pacini, insegnante del [...] si ricordi la lettera al Gussalli al tempo degli Amici pedanti, - il poeta ha il diritto di far versi che sembrino prosa, distinguendosi questa dalla poesia soltanto per il metro o per il ritmo che l'autore ha ritenuto di adottare per raggiungere una ...
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DEGLI AGOSTINI, Niccolò
Angela Piscini
Del D. non possiamo indicare con sicurezza né luogo né data di nascita. "Nicolaus de Augustinis venetus" si sottoscrisse il D. in un sonetto encomiastico per Cristoforo [...] la tecnica narrativa dei cantari. Ma allo stesso tempo aggiungono agli episodi più significativi e conosciuti una esposizione in prosa ed un commento allegorico-morale. Ancora una volta è la richiesta del pubblico a giustificare la forma divulgativa ...
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FENOGLIO, Giuseppe (Beppe)
Francesco M. Biscione
Nacque il 1ºmarzo 1922 ad Alba (Cuneo), primogenito di Amilcare, trasferitosi nella città dalla campagna circostante, garzone di macellaio e presto macellaio [...] costituì permanente verifica dell'efficacia e asciuttezza della propria prosa, ma divenne prima lingua di scrittura, nel senso altrettanto inventivo e arbitrario... La forza liberatoria della prosa del Partigiano sisviluppa... da un'idea di lingua ...
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BRAMIERI, Luigi
Pino Fasano
Nato a Piacenza il 27 giugno 1757 da Giulio, ufficiale di cavalleria, e dalla nobildonna Aurora Boselli Bonini, frequentò nella città natale le scuole di S. Pietro (sottratte [...] Affò e continuate da Angelo Pezzana, VI, Parma 1825, passim; VII, ibid. 1833, passim;G. B. Passano, I novellieri italiani in prosa, II, Torino 1878, pp. 510 ss.; G. Carducci, Opere (edizione nazionale), XVI, pp. 386, 409;L. Cerri, Continuazione delle ...
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GUIDALOTTI, Diomede
Lucia Rodler
Nacque nel contado bolognese, agli inizi degli anni Ottanta del XV secolo, dal nobile Francesco e da Dorotea Cattani. La famiglia Guidalotti si chiamava anticamente [...] apre con un epigramma latino di Pio e un sonetto di Achillini; chiudono l'opera sei egloghe pastorali intercalate da prose. Numerosi sono i componimenti di omaggio ai Bentivoglio che, rischiando talvolta l'adulazione, forniscono un limpido esempio di ...
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GAZZINO, Giuseppe
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 30 luglio 1807 dal capitano Antonio. Svolse gli studi elementari presso il seminario arcivescovile della sua città, e quelli di [...] lingue (inglese, francese, spagnolo, latino) sia in prosa, sia in versi, alcune molto apprezzate dai contemporanei duramente censurata per essere stata tratta da una traduzione francese in prosa), Le sette corde della lira di George Sand (Novara 1847 ...
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FRACCACRETA, Matteo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a San Severo, in Capitanata, il 19 sett. 1772, quartogenito di Leonardo e di Eleonora Masciocco, entrambi di distinta famiglia locale.
I Fraccacreta [...] G. Genoino, che "lo innamorò a ritoccare quei patrii fasti col testo, cioè in versi, e le parafrasi in prosa"): divisa in voci dedicate ai principali centri della Capitanata, ognuna di esse è costituita da una "rapsodia", poemetto didascalico fornito ...
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MALVEZZI, Ludovico (Lodovico)
Clizia Carminati
Figlio primogenito di Marc'Antonio e di Giovanna di Filippo Castello (o De Castro), gentildonna fiamminga. La sua nascita va collocata non oltre i primi [...] della seconda opera si evince che i Delirii, unicamente in versi nella prima parte, dovevano arricchirsi di una seconda parte in prosa, scritta a imitazione dello stile laconico dello zio Virgilio e in un genere all'epoca molto in voga, quello della ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).