Poeta e novelliere polacco (Ostrołęka 1848 - Varsavia 1919). Fu appassionato studioso della storia antica e moderna di Varsavia cui dedicò gran parte delle sue opere in versi e in prosa: il poema Schadzka [...] ("Appuntamento", 1907), le raccolte di versi: Poezje ("Poesie", 1873; 1882; 1886), l'antologia di racconti e bozzetti Opowiadania o starej Warszawie ("Racconti sulla vecchia Varsavia", 1900-09) ...
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Scrittore arabo (sec. 10º d. C.), ministro dei sovrani buwaihidi di Persia, mecenate di poeti e poeta egli stesso. Autore prolifico, scrisse opere di carattere teologico, storico e letterario. Famose le [...] sue epistole in prosa rimata, che ebbero grande influenza nell'evoluzione della prosa araba d'arte nei secoli seguenti. ...
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Scrittore francese (isola Borbone, od. Réunion, 1752 - San Domingo 1790). Fu militare e poeta; scrisse elegie aggraziate e leggere (Amours, 1780) e Voyage en Bourgogne (1777), misto di versi e prosa. ...
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Scrittore francese (n. 1425 circa - m. 1502), uno dei "grands rhétoriqueurs", vissuto alla corte dei duchi di Borgogna per i quali compose opere storiche e allegoriche, in versi e in prosa: notevoli i [...] Mémoires che vanno dal 1435 al 1489 ...
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Scrittore russo, nato a Ovsjanka (Krasnojarsk) il 1° maggio 1924. Perduti i genitori in tenera età, A. conosce l'orfanotrofio e la guerra (è anche ferito gravemente): tragiche esperienze, queste, il cui [...] una sorta di galleria di tipi e caratteri russi, tra cui spicca la figura della nonna, destinata a ritornare più volte nella prosa di A. sino a divenire un simbolo di quelli che l'autore considera i tratti migliori e più autentici del popolo russo ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] in testi poetici. Fanno r. o sono in r. vocaboli come testo : manifesto (r. piana, perché fra parole piane), virtù : tribù (r. tronca), veicolo : ridicolo (r. sdrucciola), biasimano : spasimano (r. bisdrucciola): ...
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Scrittore colombiano (Bogotá 1923 - Città di Messico 2013). Autore inizialmente di poesie (Los elementos del desastre, 1953; Reseña de los hospitales de Ultramar, 1959; Los trabajos perdidos, 1961), si [...] alternato poesia (Caravanseny, 1981; Los emisarios, 1984; Crónica y alabanza del reino, 1985; Un homenaje y siete nocturnos, 1987) e prosa (La nieve del Almirante, 1986, trad. it. 1990; Ilona llega con la lluvia, 1988, trad. it. 1991; Amirbar, 1990 ...
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Poeta brasiliano (Florianópolis 1863 - Sitio, Minas Gerais, 1898), ritenuto l'iniziatore del movimento simbolista nel Brasile. Tra le sue opere sono da ricordare Missal (1893) ed Evocações (1898) poemi [...] in prosa nei quali si riflette un certo preziosismo caratteristico dell'epoca, e Últimos sonetos (post., 1905) di tono più elegiaco. ...
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Marcoaldi, Franco. – Scrittore e poeta italiano (n. Guidonia 1955). Attivo nel settore editoriale come consulente di importanti case editrici, collaboratore del quotidiano la Repubblica, è autore di testi [...] in prosa (tra gli altri vanno citati i libri di viaggio Un mese col Buddha dal Tibet all'Engadina, 1997, Prove di viaggio, 1999, e Viaggio al centro della provincia, 2009), romanzi (tra gli altri, Il vergine, 1998), delicati testi sugli animali ( ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] scenario psicologico e la singolare tecnica compositiva si risolvono nella ricerca di una lirica essenzialità all'interno della prosa, che nella paratassi inevitabile di un eterno presente vive l'ultima stagione di una sensibilità sovrumana, e, con ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).