Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] ma misera, non è un dramma di vita ma di povere vite: anch'esso è peso fatale, un dovere angustiante, non sogno, ma prosa. La logica religiosa della famiglia, o dello stesso far la roba, lo assorbe in sé; e ancora una volta il dramma delle cose è ...
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Letterato (Brescia 1712 - ivi 1785), gesuita. Scrisse una quarantina di romanzi, ai loro tempi fortunati, anche se spesso rimanipolazioni di romanzi stranieri; ma la sua rinomanza è dovuta alle tragedie [...] e commedie, con e senza le maschere, in prosa e in versi, con le quali egli si atteggiò a riformatore del teatro italiano e ad antagonista di Goldoni. Nel 1761 i due si riconciliarono per difendersi dal comune nemico, Carlo Gozzi. Ma, avversario o ...
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Poeta francese (Lione 1815 - ivi 1891), fece parte della cosiddetta Pléiade lionese; scrisse rime di gusto lieve e schietto (Sonnets humouristiques, 1858; Les rimes ironiques, 1877), poesie patriottiche [...] (Pendant l'invasion, 1871) e anche commedie (La lune rousse, in prosa, e Un grand homme qu'on attend, in versi, 1879). ...
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Scrittore, nato a Milano il 27 novembre 1896. Nel 1914 fondò un settimanale interventista, La Terza Italia, e, dopo la guerra mondiale, alla quale partecipò meritandosi una ricompensa al valore, la rivista [...] 1930; Amici di strada, ivi 1935; Il generale in esilio, Firenze 1938) si traduce in vaghi idillî e poemetti in prosa; in altre, però, rivela un eccesso di letteratura e d'intellettualismo.
Altri scritti dell'A.: Scrittori d'Europa (Milano 1928 ...
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Scrittore tedesco (Stoccarda 1887 - Beverly Hills, Calif., 1945). Negli anni fra le due guerre mondiali fu tra gli autori di teatro più fortunati (specialmente con Zwölftausend, 1927, e Sturm im Wasserglas, [...] 1930). Diede il meglio di sé nella prosa, rivelandosi notevole stilista e attento moralista. Fra le novelle (Gesichter, 1920; Erzählungen, 1927), presenta un'accentuata tonalità politica Politische Novelle (1928), polemicamente concepita in spirito ...
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Scrittore e poeta ucraino (1898-1937); i suoi versi, in russo (Stichi "Versi", 1917) e in ucraino, sono caratterizzati dalla tendenza all'astrattismo e a un intimo lirismo. Dopo aver subito l'influsso [...] dei simbolisti, passò al futurismo. In prosa ha scritto il romanzo Grobovišče ("Il cimitero", 1928) e alcuni racconti per ragazzi. ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] di V. Zil´berg), il brillante umorista M. Zoščenko, K. Fedin, il poeta N. Tichonov, i quali imparano la tecnica della prosa e l’uso dello skaz da Zamjatin, che emigrerà in Francia quando gli diventerà impossibile pubblicare in R. le sue opere, tra ...
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Scrittore svedese (Hönsinge 1860 - Büyükdere, İstanbul, 1925). Nelle prime raccolte liriche, Dikter ("Poesie", 1884) e Notturno (1885), evocò con grande sensibilità e nuova libertà formale il paesaggio [...] della Scania natale. La lezione del decadentismo europeo è avvertibile nella prosa raffinata di Sensitiva amorosa (1887), serie di schizzi erotici ispirati a un mistico estetismo che suscitò grande scandalo, tanto da indurlo ad abbandonare la patria. ...
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Poeta persiano (1010 circa - 1080 circa). Autore del Vīs u Rāmīn, il primo romanzo cortese in lingua, che inaugura un genere destinato a trovare largo seguito nei secoli successivi. Nella parte introduttiva [...] G. fa riferimento a un originale in prosa pahlavico da cui afferma d'aver tratto l'avventura amorosa narrata, che secondo taluni potrebbe riflettere vicende storiche d'epoca partica. Il nucleo del poema è un amore fatale dai molti tratti in comune ...
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Scrittore polacco (Oświęcim 1527 - Tykociń 1603). Studiò a Padova (1543-48); adattò per il pubblico polacco il Cortegiano di B. Castiglione (Dworzanin polski, 1566), creando con esso, oltreché uno specchio [...] di vita per il gentiluomo polacco, anche un modello di prosa colta. ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).