Scrittore di lingua inglese (n. Colombo 1943); originario di Śrī Laṅka, naturalizzato canadese. Dopo le prime raccolte di poesia (The dainty monsters, 1967; The man with seven toes, 1969), ha pubblicato [...] due opere composite in versi e in prosa, Collected works of Billy the Kid (1970; trad. it. 1995) e Coming through slaughter (1976; trad. it. Buddy Bolden's Blues, 1995). Si è affermato con i romanzi Running in the family (1982; trad. it. Aria di ...
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Pseudonimo dello scrittore danese Henrik Heymann (Copenaghen 1797 - ivi 1870), seguace di L. Heiberg sia nelle idee romantico-realistiche, sia nei lavori teatrali, fra i quali il più celebre è Sven Dyrings [...] hus ("La casa di S. D.", 1837), in prosa e in versi, su motivi leggendarî attinti dalle ballate medievali nordiche. ...
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Poeta e filosofo (sec. 12º), legato all'ambiente di Chartres, del quale rispecchia la cultura platonica, ma con forti suggestioni dalla scienza araba, soprattutto astrologica, e larghi echeggiamenti di [...] letture "pagane"; nel De mundi universitate - poema in versi e prosa - B. descrive la formazione del mondo a opera della mente divina (nous) coadiuvata da Natura e da altre mitologiche figure (Urania, Physis, Genius, ecc.), espressione delle forze ...
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Scrittore inglese (Hampstead 1903 - Combe Florey, Somerset, 1966). Esordì con una biografia, Rossetti (1928), genere cui tornò con Edward Campion (1935). Fin dai primi romanzi, Decline and fall (1928) [...] e Vile bodies (1930), affermò i caratteri salienti della sua prosa: stile accuratissimo, delicata allusività, gusto per una satira di sapore leggermente farsesco. Ai romanzi ha alternato la pubblicazione di libri di viaggio fra i quali: Remote people ...
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Letterato (Firenze 1410 - ivi 1484). Religiosissimo, scrisse laude spirituali e rappresentazioni sacre; tra queste, la più complessa e più notevole è Abraam e Isaac (1449). La Vita del beato G. Colombini [...] (1449) è un gioiello per la limpidità e vivacità della prosa. Lasciò lettere e volgarizzamenti varî, tra i quali il Prato spirituale (1445), raccolta di leggende. ...
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Umanista (Lodi 1407 - Roma 1458). Compì studî classici a Milano e di giurisprudenza a Pavia. Nel 1436 si recò a Roma, dove fu prima abbreviatore, poi datario e canonico di S. Pietro. Ha lasciato molti [...] scritti, in versi e in prosa, editi e inediti. Fra quelli editi i principali sono: Liber de significatione verborum in iure civili (1433; pubbl. 1477) in cui spiega molti termini del Digesto; De rebus antiquis memorabilibus basilicae S. Petri Romae ( ...
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MELL, Max
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato a Marburg (Maribor) sulla Drava il 10 novembre 1882; vive a Vienna.
Lirico delicato (Das bekränzte Jahr, 1911; Gedichte, 1920,1928), narratore suggestivo [...] e personale (in versi: Die Osterfeier, 1921; e in prosa: Barbara Nederers Viehstand, 1914; Morgenwege, 1924; Mein Bruder und ich, 1932; Das Donauweibchen, 1937) si creò particolarmente nella storia del teatro una sua posizione a parte, riprendendo le ...
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Scrittore cinese (Shaoxing, Zhejiang, 1898 - Shanghai 1948). Partecipò attivamente alla vita culturale degli anni Venti. Il suo primo poemetto, Huimie ("Dissoluzione", 1922), fu apprezzato per la novità [...] delle immagini e l'ardita forma metrica. Dopo il 1925 si dedicò piuttosto alla prosa, con saggi brevi che riflettono le inquietudini degli intellettuali del suo tempo. Del 1934 sono i suoi Ouyou zaji ("Appunti di viaggio in Europa"). Si dedicò poi ...
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MORAVIA, Alberto (App. I, p. 874)
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore. Durante la guerra M. (che nel 1941 sposa Elsa Morante, da cui si separerà ventuno anni dopo) è tentato - ma non senza cedere qualche [...] volta al richiamo della prosa d'arte - dal racconto satirico e surrealista, come mostrano le raccolte de I sogni del pigro (1940) e de L'epidemia (1944), mentre nel 1941 pubblica anche La mascherata, definito da lui stesso "satira di un'immaginaria ...
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Poeta francese (Parigi 1810 - ivi 1838). Appartenne alla scuola romantica e Baudelaire, che gli dedicò un saggio, gli rimproverò soprattutto la mancanza di rigorosa disciplina artistica. La sua opera migliore [...] è il volume Myosotis (1838). Notevoli pure le sue delicate novelle in prosa: Contes à ma sceur (pubbl. postumi nel 1851). Le CEuvres complètes furono pubblicate nel 1890-91. ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).