Poeta inglese (Walmer, isola di Thanet, 1844 - Oxford 1930). Nel 1913 nominato poeta laureato. Espose e sperimentò una teoria sulla prosodia a base d'accenti, lo sprungrhythm, usata per la prima volta [...] da G. M. Hopkins di cui B. pubblicò per primo le poesie nel 1918. La sua opera poetica è raccolta in: Poetical works (6 voll., 1898-1905); le poesie migliori in Shorter poems, Poetical works (1913), October ...
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Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] burlesca medievale (canti goliardici; sermons joyeux; farces), ma assume fisionomia definita solo verso la fine del 15° sec. in Italia, e si fissa col Baldus di T. Folengo, che inaugura un vero e proprio ...
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Retore indiano (2º o 1º sec. a. C.), ritenuto l'autore del Chandaḥsūtra ("Regole di metrica"), il più antico trattato indiano di metrica e prosodia. P., attraverso simboli algebrici e valori aritmetici, [...] ha illustrato varie tipologie metriche, compresi i metri costruiti secondo nuove regole, alla base della poesia d'arte del periodo classico ...
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Pseudonimo del poeta iraniano Muḥammad Isfandiyārī (n. Yūsh 1897 - m. 1960). Creatore della scuola poetica shi῾r-i nau, che postulava la completa rottura con le regole della prosodia classica persiana [...] e araba, l'abbandono del genere della qaṣida e del ghazal e l'adozione dei principî del verso libero, N. creò una poesia fondata sul ritmo e la musicalità del linguaggio. Le sue opere, caratterizzate dapprima ...
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NEUMI
Guido Gasperini
. È il nome dato ai segni della scrittura musicale che fiorì nel primo millennio dell'era cristiana e che ebbe origine dagli accenti acuto, grave e circonflesso dell'antica prosodia [...] greca. Formata di due segni fondamentali, la virga e il punctum, dai quali sorsero poi altri segni indicanti legature di due e più suoni e abbellimenti, la notazione neumatica non ebbe, per molto tempo, ...
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TOLOMEO di Ascalona
Nicola Festa
Retore, visse a Roma come insegnante di grammatica, sul principio, a quanto pare, dell'era nostra. Dedicò la sua attenzione a problemi di lingua e di metrica. In materia [...] di prosodia e di ortografia, si può considerare precursore di Erodiano, che spesso a lui risale e volentieri lo cita. Scrisse un'opera di metrica generale (Περὶ μέτρων), uno studio sulla purezza della lingua greca (Περὶ ‛Ελλενισμοῦ) e tra varî altri ...
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celestiale
Andrea Mariani
. L'aggettivo compare più spesso di ‛ celeste ', e più di frequente in prosa (ma solo nel Convivio) che in poesia, mentre ‛ celeste ' è usato solo in poesia. Per quanto riguarda [...] la prosodia, in tre luoghi ha cinque sillabe, in uno ne ha quattro (Pg II 43). Una volta (Pg VIII 104) è in rima.
Dal punto di vista semantico, possiamo distinguere i casi in cui c. equivale a ‛ celeste ' e significa perciò " che appartiene, si ...
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Scrittore e poeta francese (Orléans 1873 - Plessis-l'Évêque, Seine-et-Marne, 1914). Consacratosi al socialismo, tornò poi alla fede cristiana, intesa però come religione libera dai dogmi. Influenzato dallo [...] spiritualismo di H. Bergson, P. inventò una prosodia lenta e ridondante, epica e profetica.
Vita
Di umile origine, allievo dell'École normale supérieure, dove seguì Bergson, interruppe i corsi non riuscendo ad assoggettarsi alla routine ...
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Poeta persiano (m. 1183 circa), panegirista e direttore della cancelleria del Khwārizmshāh Atsiz (1127-1156). Autore di un dīwān che raccoglie più di 8500 versi, molti dei quali in lode del sovrano, e [...] di un trattato di estetica e prosodia, Ḥadā'iq as-siḥr fī daqā'iq ash-shi'r ("Giardini di magia riguardo alle sottigliezze poetiche"), in cui cita numerosissimi poeti persiani del sec. 12º. ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] i binocoli (b; fig. 11). La frase può essere scandita in due sintagmi intermedi in entrambe le letture. Ma solo se il confine prosodico cade dopo donna, come nella fig. 10, il significato inteso è (a); altrimenti, il significato è (b).
Uno dei ruoli ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...