Insigne filologo tedesco. Nacque il 22 maggio 1812 a Lipsia, e quivi studiò dal 1830 al 1835 sotto la guida di Goffredo Hermann; qualche anno più tardi fu a Berlino assistente del Meineke, di cui doveva [...] 1859), pubblicò due volumi di Analecta Alexandrinorum (Marburgo 1846), scrisse di epigrafia latina e greca, di grammatica latina, di prosodia antica, di mitologia e di archeologia greca, e si occupò anche con successo del testo dei filosofi greci. Ma ...
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Scienza indiana: periodo classico. Matematica
Takao Hayashi
Matematica
'Gaṇita' ('matematica')
Prima dell'introduzione e diffusione dell'astrologia oroscopica e dell'astronomia matematica nella società [...] π.
Virahāṅka
Virahāṅka, vissuto in un'epoca non precisata tra il VI e l'VIII sec., è l'autore di un trattato di prosodia, dal titolo Vṛttajātisamuccaya (Raccolta di metri vṛtta e jāti). Il vṛtta è un verso il cui metro è regolato dal numero e dalla ...
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sviluppo, disturbi generalizzati dello
Cristina Lalli
I disturbi generalizzati dello sviluppo rappresentano una classe di disturbi, biologicamente determinati, con esordio prima dei 3 anni, caratterizzati [...] 61 al 73% di casi presenta una prognosi severa. [➔ autismo; cervello, sviluppo del; neurone, Neuroni specchio; prosodia; ritardo mentale; stereotipie] Agli inizi del Novecento la diagnosi delle patologie psichiatriche dell’infanzia e dell’adolescenza ...
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esametro
Giorgio Brugnoli
L'e. latino è usato da D. nelle due Egloghe che compose, nell'ultimo anno della sua vita, in corrispondenza con Giovanni del Virgilio (v. Egloghe).
Il sospetto che la seconda [...] Virgilio nel carmen e nell'Egloga responsiva e all'altezza dell'uso che ne faranno Petrarca e Boccaccio. La prosodia tollera frequenti allungamenti indebiti specialmente in arsi, e spesso nell'arsi del terzo piede in cesura semiquinaria. La metrica ...
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SATURNIO, VERSO
Giorgio Pasquali
. È (ed era già dagli antichi) chiamato così il verso in cui erano composti i più antichi carmi della letteratura latina: elogia quali quelli degli Scipioni e di A. [...] sulla quantità ma sull'accento, ch'essi ingenuamente, ritenevano, anche per un periodo così antico, espiratorio (cfr. in contrario Prosodia), come se fosse possibile che Livio Andronico avesse composto versi su due principî differenti, i trimetri e i ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] essi da un lato dimostrano che questa è uno strumento utilizzabile anche in campi che non siano la lessicografia o la prosodia, dunque non è legata a un campo in particolare e, dall'altro, contribuiscono alla sua diffusione presso un pubblico che non ...
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EROLI, Giovanni
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Narni (od. prov. di Terni) il 17 nov. 1813 da Francesco dei marchesi Eroli e da Luisa Tani di Cannara, in una famiglia patrizia narnese, che aveva avuto [...] condiscepolo Gioacchino Pecci, con cui si trovò spesso a rivaleggiare per il titolo di "imperator" nelle gare scolastiche di prosodia e di latino che vi si svolgevano fra "romani" e "cartaginesi": lo rivedrà dopo settant'anni, sommo pontefice, quando ...
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afasia
Perdita, parziale o completa, delle capacità linguistiche, ossia della comprensione o della espressione linguistica, o di entrambe, conseguente a un danno alle aree cerebrali del linguaggio e [...] hanno un eloquio relativamente produttivo: riescono infatti a generare una ventina di parole al minuto e dispongono di una prosodia e di un’intonazione della frase relativamente normali. Il loro linguaggio è però a tratti sconnesso; le frasi, spesso ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] Mukařovský e R. Jakobson, Český verš (Il verso cèco), in Českolov. Vlastivěda, III; Št. Krčméry, Prozodia šturovských básnikov (La prosodia dei poeti della scuola di Stur, in Slovenské pohl'ady, XLVII; J. Łoś, Wiersze polskie w ich dziejowym rozwoju ...
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OROS (῏Ωρος, Orus)
Giovanni CESELLI
Grammatico greco, nativo di Alessandria d'Egitto (secondo altri milesio), confuso spesso con Orione (v.); è da porsi non nell'età degli Antonini (Ritschl), ma verso [...] iota (Rabbe, in Rhein. Mus., XLVII [1892], p. 404; L [1895], p. 148) e quello sui dittonghi ει e αι. Si occupò di prosodia Περί διχρόνων (an. Coisl., XII) e dei dialetti (an. Coisl., X, secondo Rabbe, Rh. Mus., LXV [1910], p. 340); compose anche un ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...