Poeta ungherese (Kőszeg 1741 - Keszthely 1812). Per le sue poesie, scritte secondo la prosodia e la metrica classica (A magyar Helikonra, vezérlő kalauz "Guida all'Elicona ungherese", 1781), è considerato, [...] con D. Baróti Szabó e M. Révai, uno dei fondatori della "scuola latineggiante" del Settecento ...
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Grammatico latino (3º sec. d. C.) che in circa 3000 versi compose un trattato di prosodia e metrica (giunto a noi incompiuto) distinto in 3 libri: de litteris (in versi sotadei), de syllabis (in tetrametri [...] trocaici ed esametri), de metris (in metri varî), seguendo la teoria di Cesio Basso della derivazione di tutti i metri dal trimetro giambico e dall'esametro dattilico ...
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Poeta turco (Beşiktaş 1869 - İstanbul 1944), uno dei pionieri della poesia nazionalista moderna turca. Abbandonata la prosodia arabo-persiana, fu tra i primi a usare il verso sillabico (Canti del soldato, [...] La cetra turca, Voci dell'alba) ...
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Poeta inglese (Walmer, isola di Thanet, 1844 - Oxford 1930). Nel 1913 nominato poeta laureato. Espose e sperimentò una teoria sulla prosodia a base d'accenti, lo sprungrhythm, usata per la prima volta [...] da G. M. Hopkins di cui B. pubblicò per primo le poesie nel 1918. La sua opera poetica è raccolta in: Poetical works (6 voll., 1898-1905); le poesie migliori in Shorter poems, Poetical works (1913), October ...
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Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] burlesca medievale (canti goliardici; sermons joyeux; farces), ma assume fisionomia definita solo verso la fine del 15° sec. in Italia, e si fissa col Baldus di T. Folengo, che inaugura un vero e proprio ...
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Retore indiano (2º o 1º sec. a. C.), ritenuto l'autore del Chandaḥsūtra ("Regole di metrica"), il più antico trattato indiano di metrica e prosodia. P., attraverso simboli algebrici e valori aritmetici, [...] ha illustrato varie tipologie metriche, compresi i metri costruiti secondo nuove regole, alla base della poesia d'arte del periodo classico ...
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Pseudonimo del poeta iraniano Muḥammad Isfandiyārī (n. Yūsh 1897 - m. 1960). Creatore della scuola poetica shi῾r-i nau, che postulava la completa rottura con le regole della prosodia classica persiana [...] e araba, l'abbandono del genere della qaṣida e del ghazal e l'adozione dei principî del verso libero, N. creò una poesia fondata sul ritmo e la musicalità del linguaggio. Le sue opere, caratterizzate dapprima ...
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Scrittore e poeta francese (Orléans 1873 - Plessis-l'Évêque, Seine-et-Marne, 1914). Consacratosi al socialismo, tornò poi alla fede cristiana, intesa però come religione libera dai dogmi. Influenzato dallo [...] spiritualismo di H. Bergson, P. inventò una prosodia lenta e ridondante, epica e profetica.
Vita
Di umile origine, allievo dell'École normale supérieure, dove seguì Bergson, interruppe i corsi non riuscendo ad assoggettarsi alla routine ...
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Poeta persiano (m. 1183 circa), panegirista e direttore della cancelleria del Khwārizmshāh Atsiz (1127-1156). Autore di un dīwān che raccoglie più di 8500 versi, molti dei quali in lode del sovrano, e [...] di un trattato di estetica e prosodia, Ḥadā'iq as-siḥr fī daqā'iq ash-shi'r ("Giardini di magia riguardo alle sottigliezze poetiche"), in cui cita numerosissimi poeti persiani del sec. 12º. ...
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Poeta tedesco (Priorau, Dessau, 1619 - Amburgo 1689). Studiò a Wittenberg e visse poi in Olanda e ad Amburgo, dove fondò (1643), la Deutschgesinnte Gesellschaft, detta dall'emblema anche Rosenorden, una [...] e all'arte poetica, tenendo a purificare e perfezionare la lingua tedesca. Nel suo Hochdeutscher Helikon (1640) fissò la sua prosodia: e il libro gli procurò autorità di maestro. Compose liriche e anche romanzi, fra cui quello storico-galante Die ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...