BERTI, Mauro
Anna Ottani
Nacque a Bologna l'11 genn. 1772. Pittore decorativo e scenografo, si occupò anche di architettura e meccanica. Il padre Carlo, architetto, del quale non si hanno notizie - [...] e di M. Tesi, ai cardini cioè della più solida cultura prospettica. Un certo gusto arcaicizzante, dovuto appunto a questa devozione palese alcuni dettagli. Una concezione, questa del B., decisamente pittorica e moderna, ma che egli non riuscì mai a ...
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CORTE, Valerio
Fiorella Caraceni Poleggi
Nacque a Venezia nel 1530 da Ferdinando, di nobile famiglia pavese, e crebbe in quell'ambiente culturale sollecitato dai più vari interessi. R. Soprani, il quale [...] con perfetto tempismo; ma nella sua attività pittorica l'iscrizione all'albo dei pittori è a tutt'oggi l'unica notizia 'occhio attento alle quotazioni di mercato. Nella stessa prospettiva va collocata la biografia del Cambiaso redatta dal C ...
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FERRARI, Giuseppe
Giorgio Marini
Nacque a Verona l'8 settembre 1835, da Dionisio e Santa Olivieri.
Molto scarsi sono gli elementi che consentono di valutare la sua formazione pittorica. Il F. dovette [...] a sua volta l'erede più diretto di Migliara - che univa a quella pittorica un'attività di architetto e restauratore espressamente fondata sulla documentazione prospettica e sulla conoscenza dell'ornato storico.
La produzione del F. alla metà degli ...
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BRENNO (Brenni, Breni)
Ludwig Döry
Famiglia di artisti per lo più girovaghi; oltre ai più noti Giovanni Battista e Carlo Enrico sono da ricordare:
Francesco (Francesco Giulio?), originario di Salorino [...] perse le notizie di una loro attività. Una prospettiva di Grandonio si trovava nella chiesa parrocchiale di Mendrisio Carlo Carloni e che avrebbe poi completato la sua educazione pittorica a Venezia: gli affreschi della navata centrale della chiesa di ...
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ALBERTI, Cherubino
Isa Belli Barsali
Pittore, figlio di Alberto di Giovanni, nacque a Borgo Sansepolcro il 24 febb. 1553. Si formò in quell'ambiente manieristico fiorentino e romano che precede l'accademia [...] Rigi; nel 1588, con Giovanni, che fece la prospettiva, dipinse il Cristo alla colonna nel Palazzo comunale; nello Attivo e stimato incisore, lasciò circa iSo rami incisi da vari pittori del '500 (Michelangelo, Taddeo Zuccari, Polidoro da Caravaggio, ...
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FILIPPI, Giuseppe
Chiara Toschi Cavaliere
Nipote di Giacomo Filippi, e come lui attivo a Ferrara in qualità di quadraturista e scenografo, nacque nel 1699, da quanto si deduce dal Liber mortuorum della [...] sinistra. L'esecuzione di queste pitture, cromaticamente piuttosto scialbe, ha buona qualità grafica più che pittorica, denotando le precipue doti prospettiche che consentirono al F. di diventare docente dell'Accademia del Disegno di Ferrara. La sua ...
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prospettico
prospèttico agg. [der. di prospett(iva)1] (pl. m. -ci). – 1. Della prospettiva, relativo alla prospettiva, che concerne la prospettiva: effetti p.; veduta p.; rappresentazione p.; la galleria p. del Borromini, in Palazzo Spada...
prospettiva1
prospettiva1 s. f. [dall’agg. prospettivo]. – 1. Parte della geometria descrittiva che si propone di elaborare le regole grafiche per costruire di un qualunque oggetto reale un’immagine bidimensionale analoga a quella data dalla...