Demenza
Luigi Amaducci
Mario Falcini
Il termine demenza, derivato del latino demens, "uscito di mente", che nel linguaggio comune indica spesso genericamente stati di infermità mentale o insensatezza, [...] (93% dei casi). Nel liquor può trovarsi la proteina 14-3-3 e la RM può mostrare una caratteristica Alzheimer's disease, "Annals of Neurology", 1996, 40, pp. 829-40.
G. Mckhann et al., Clinical diagnosis of Alzheimer's disease, "Neurology", 1984, 34 ...
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Mitocondri
Ersilia Marra
Il termine mitocondrio fu adottato da Carl Benda per la prima volta nel 1898 e deriva da due parole greche, mítos 'filo', e cóndrion 'piccolo grano'. Il mitocondrio è stato [...] l'esistenza nei mitocondri di processi di trasporto mediato da proteine. Negli ultimi quaranta anni nuovi carrier e/o nuovi processi York, Worth, 2000).
Nicholls, Ferguson 2002: Nicholls, David G. - Ferguson, Stuart J., Bioenergetics 3, 3. ed., ...
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Distrofia muscolare
Giovanni Salviati
Romeo Betto
Le distrofie muscolari sono un complesso eterogeneo di malattie geneticamente determinate, il cui difetto primario è localizzato nel muscolo scheletrico; [...] ’inglese E. Meryon e, successivamente, di un neurologo francese, G.B. Duchenne di Boulogne, dal quale la malattia prese appunto tipo 2G e 2H è noto il gene ma non si conosce la proteina.
Le quattro distrofie 2C, 2D, 2E e 2F rappresentano le forme più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La biologia molecolare è una disciplina cosidetta “di confine”, che si sviluppa a partire [...] (A) e timina (T) è sempre uguale a quella di guanina (G) e citosina (C). La costituzione del DNA risulta così meno monotona di per la costituzione delle catene di amminoacidi che formano le proteine.
L’idea che la molecola di DNA potesse essere ...
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Orologi biologici circadiani
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per esempio, dell'alternanza [...] come quello della maturazione circadiana delle spore asessuali (conidi). Le proteine WHITE COLLAR-1 (WC-1) e WHITE COLLAR-2 (WC 19, 2004, pp. 436-444.
Russell 2005: Russell, Foster G. - Peirson, Stuart - Whitmore, David, Rhythmic temporal processes in ...
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Stomaco
Daniela Caporossi
Francesco Angelico
Lo stomaco è un organo cavo posto nella parte superiore dell'addome. Occupa gran parte dell'epigastrio e dell'ipocondrio sinistro e costituisce un ampio [...] dello stomaco e se il pasto è ricco di proteine. La secrezione acida si realizza attraverso un complesso meccanismo e. andreoli et al., Compendio di medicina interna, Roma, Verduci, 1998.
g.c. balboni et al., Anatomia umana, 2° vol., Milano, Ermes, ...
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neuropatie
Lucio Santoro
Le neuropatie sono malattie del sistema nervoso periferico (SNP) con espressione clinica focale o diffusa. Possono essere acute o croniche e determinano alterazioni della forza, [...] La MMN può essere curata con infusione endovena di immunoglobuline G, mentre non è sensibile ai trattamenti con steroidi. Un . Nei casi nei quali non si riscontra l’aumento delle proteine nel liquor, la biopsia del nervo può essere utile per ...
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Testicolo
Gabriella Argentin
Franco Dondero
Il testicolo (dal latino testiculus, diminutivo di testis, propriamente "testimone" della virilità o dell'atto sessuale) è la gonade maschile nella quale [...] e una larghezza di 2,5 cm, con un peso medio di 15 g. È localizzato nella sacca scrotale e riceve sangue arterioso dall'arteria spermatica crescita, componenti della matrice extracellulare e altre proteine, la cui azione specifica non è ancora ...
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Telomeri e stabilità dei cromosomi
Calvin B. Harley
I telomeri sono elementi genetici essenziali per la corretta struttura e funzione dei cromosomi lineari e, in particolare, per la loro stabilità: [...] alterate. Benché in alcuni Ciliati siano state caratterizzate proteine in grado di legare la sporgenza a singolo filamento ricca di G del telomero, non è ancora stato possibile individuare proteine omologhe nei Mammiferi. Gli studi di genetica ...
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Lipoproteine
Giancarlo Urbinati
Si definiscono lipoproteine dei complessi macromolecolari costituiti da quantità variabili di proteine e lipidi (colesterolo e suoi esteri, trigliceridi, fosfolipidi), [...] tutte le lipoproteine (solo 8-13 nm), contengono soprattutto proteine (circa 45%) e fosfolipidi (25%), ma anche una 276 , pp. 34-44, 94-103, 148-56, 215-26, 273-81; g. luc et al., Cholestérol et athérosclérose, Paris, Masson, 1991 (trad. it. Milano, ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...