NUCLEOPROTEIDI (XXV, p. 18; App. II, 11, p. 424)
Alessandro BALLIO
Un enorme numero di studî sperimentali è stato svolto nell'ultimo ventennio sui n. e in modo particolare sugli acidi nucleici, che dei [...] e successivamente ricombinati (H. Fraenkel-Conrat A. Gierer e G. Schramm); l'RNA isolato, che costituisce il 5% del in maniera ridotta, le proprietà patogene del virus integro. La proteina isolata, che è costituita da circa 2000 subunità di peso ...
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MONOCLONALI, ANTICORPI
Alberto Mantovani
Particolare varietà di anticorpi realizzata nel 1975 con una tecnica messa a punto dai ricercatori G. Köhler e C. Milstein (per entrambi, v. in questa Appendice) [...] , alla diagnostica, alla terapia (v. tab.). In campo industriale gli a. m. trovano applicazione come strumento di purificazione di proteine d'interesse biotecnologico (citochine, fattori di crescita). Infatti, legati a resine insolubili, legano la ...
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ULTRAVIRUS (XXXIV, p. 644)
Luigi CALIFANO
Lo studio dei virus filtrabili è stato assai ricco di risultati negli ultimi dieci anni grazie alla scoperta di W. M. Stanley, il quale nel 1935 dimostrò che [...] dell'attività cellulare e si spiegherebbe così la mancanza di una propria attività metabolica nella molecola della virus-proteina.
Bibl.: G. Bozza, in rendiconti Accad. naz. Lincei, quad. I, 1947; F. M. Burnet, Virus as Organism, Cambridge, Mass ...
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GILBERT, Walter
Eugenio Mariani
Biologo molecolare statunitense, nato a Boston il 21 marzo 1932. Ha studiato ad Harvard e a Cambridge, dove nel 1957 ha conseguito il PhD in fisica teorica, sotto la [...] nel laboratorio di J. Watson (premio Nobel per il 1962) G. collaborò a ricerche che permisero di mettere in evidenza l'esistenza di RNA messaggero; in seguito, studiando le interazioni proteine-DNA, riuscì a stabilire (1966) che il repressore dell ...
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SINGER, Seymour Jonathan
Marco Vari
Biologo statunitense, nato a New York il 23 maggio 1924. Ha insegnato chimica fisica presso la Yale University dal 1951 al 1961 e successivamente è divenuto professore [...] , bisogna ipotizzare l'esistenza di un'ulteriore proteina di membrana alla quale essa si lega.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: The fluid mosaic model of the structure of cell membranes, in collaborazione con G.L. Nicolson, in Science, 175 (1972 ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] sono solitamente classificati come trasudati o essudati, a seconda che contengano rispettivamente meno o più di 3 g/dl di proteine; la distinzione è importante, perché permette di riferire l'aumento del liquido in esame a condizioni morbose ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] costituirà un importante supporto euristico di grande importanza per la biologia molecolare e la biochimica.
Scoperte le proteineG. I biologi Martin Rodbell, del National Institute of Environmental Health Sciences di Chapel Hill, nel North Carolina ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] centrale continuo di molecole lipidiche rivestito da due strati di proteine legate ai lipidi per i loro gruppi idrofili (v. ‟Journal of cell science", 1969, IV, pp. 421-436.
Witman, G. B., Carlson, K., Berliner, J., Rosenbaum, J. L., Chlamydomonas ...
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Riproduzione: tecniche di inseminazione artificiale
Brian Dale
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il controllo endocrino della riproduzione. 3. La produzione dei gameti. 4. Coito e fecondazione. 5. L'inseminazione [...] superficie dell'oocita attiverebbe un sistema di trasduzione all'interno dell'oocita stesso, basato sull'azione di proteineG.
Il primo segno morfologico dell'attivazione di oociti sottoposti all'azione di induttori è rappresentato dall'esocitosi ...
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La brevettabilità del vivente
Alessandro Palmieri
(Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, Roma, Italia)
Roberto Pardolesi
(Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, Roma, Italia)
La [...] di un modello tridimensionale, del DNA o di una proteina non è assimilabile a una composizione letteraria originale o a Riv. trim. dir. e proc. civ., 2, 627-640.
SENA, G. (1990) La brevettazione delle scoperte e delle invenzioni fondamentali. Riv. dir ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...