modificazione post-traduzionale
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Modificazione chimica di una proteina in seguito alla sua traduzione. Si tratta di modificazioni covalenti di varia [...] il significato funzionale di tali modificazioni è di tipo regolativo. Infatti, la rapidità con la quale le proteine possono essere modificate post-traduzionalmente e la reversibilità della maggior parte delle modificazioni, ne fanno un sistema che ...
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idrossiprolina
Amminoacido derivato dalla prolina, è un costituente del collagene, di una proteina del sistema del complemento e della proteina dello smalto dentale embrionale. Poiché circa la metà del [...] collagene totale risiede nel tessuto osseo, un riassorbimento osseo causa un impoverimento di collagene e la liberazione di quantità di i. tanto maggiori quanto maggiore sarà la distruzione del collagene ...
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Biochimico tedesco (n. Zusamaltheim, Baviera, 1943). Per le fondamentali ricerche sul complesso proteina-pigmento costituente il centro di reazione fotosintetica, ha condiviso, con R. Huber e H. Michel, [...] il premio Nobel per la chimica per il 1988 ...
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Pigmento respiratorio extracellulare di alcuni Invertebrati (Crostacei, Molluschi, Vermi). È costituita da una proteina polimerica a peso molecolare molto elevato (4 ∙ 105 ÷ 6,7 ∙ 106) il cui gruppo prostetico [...] è l’eme, che è in rapporto stechiometrico rispetto al numero di monomeri che costituiscono l’e. (da 30 a 400 subunità per molecola di e.).
L’e. è considerata da un punto di vista biochimico un’emoglobina ...
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SHBG (sigla dell’ingl. Sex Hormone Binding Globuline), proteina
) Glicoproteina formata da due catene peptidiche che formano un dimero. Ha analogie strutturali con la proteina legante gli androgeni elaborata [...] dalle cellule di Sertoli. Funge da molecola di trasporto plasmatica dopo aver formato un legame chimico non covalente con alcuni steroidi sessuali. In varie condizioni cliniche si può osservare un aumento ...
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La b. è una disciplina al crocevia tra informatica, statistica, matematica e biologia, nata alla fine degli anni Settanta del 20° sec. dall'esigenza di archiviare, analizzare e interpretare la pletora [...] vista molecolare, un gene è la sequenza di acido nucleico (DNA o RNA in alcuni virus) necessaria per la sintesi di una proteina o di RNA e quindi include tutta la sequenza necessaria per la sintesi del suo prodotto, per es. le regioni che controllano ...
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tubulina
tubulina [Der. dell'ingl. tubulin, da tubule "tubulo" con la terminazione -in di protein "proteina"] [BFS] Nella biochimica, proteina l'associazione delle quali costituisce le fibre dei tubuli: [...] v. motilità cellulare: IV 111 d ...
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capside
càpside [Der. dell'ingl. capsid, che è dal lat. capsa "cassa"] [BFS] La proteina che riveste una particella virale: v. aggregati macromolecolari: I 88 c. ...
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Gli organi di senso ci permettono di essere in relazione con l’ambiente esterno, percependone correttamente i segnali. Molto spesso si precisa che questi ultimi sono di natura fisica (onde elettromagnetiche [...] spettro visibile” umano), e li converte in segnali chimici a livello della retina. Qui si trovano i coni, che contengono proteine di membrana note come iodopsine capaci di supportare la visione fotopica (cioè alla luce del sole), e i bastoncelli che ...
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Anticorpo la cui comparsa nel plasma caratterizza il lupus eritematoso sistemico (➔ lupus). È una proteina che esplica, con meccanismo di tipo immunitario, azione litica sui nuclei dei granulociti neutrofili. [...] Gli aspetti morfologici del fenomeno LE sono i corpi liberi, le rosette e le vere e proprie cellule LE. I primi sono nuclei granulocitari espulsi dalla cellula e si presentano come masse tondeggianti; ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).