FRATTALI
Luigi Accardi
Nicola Rosato
Il termine ''frattale'' è stato introdotto da B. Mandelbrot nel saggio Les objects fractals (1975) per denotare una vasta classe di modelli matematici i quali, [...] a considerare in modo rigoroso questo tipo di ambiguità fu G. Peano che, nel 1890, costruì un esempio di curva X, D. Rees e M. Lewis hanno mostrato che la dimensione di proteine come l'emoglobina è 2,4, paragonabile a quella di un foglio di ...
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RICAMBIO, Malattie del
Luigi Travia
Le malattie del r., note sin dalla più alta antichità, hanno seguito l'evoluzione scientifica della medicina e hanno mantenuto ben rigido il triplice concetto di [...] ) alle diete a quota glucidica fissa (50;100;150 g di glucidi) senza rigido o con scarso controllo degli altri componenti della razione alimentare (lipidi e proteine), alle diete con rigido controllo della quota glucidica subordinatamente alla ...
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PANCREAS (dal gr. πᾶν "tutto" e κρέας "carne")
Michele MITOLO
Mario DONATI
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Luigi ZOIA
È una grossa ghiandola annessa al canale alimentare; essa riversa il proprio secreto nel duodeno, vale a dire [...] 'idrati di carbonio, e anche dei grassi e delle proteine (come fu più tardi accertato). Fu ammessa quindi una divise (V. Diamare nei pesci teleostei). Ma solamente nel 1921 F. G. Banting e C. H. Best isolarono l'ormone, da essi chiamato insulina ...
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(App. III, i, p. 546)
Encefalopatie spongiformi trasmissibili
Le e. spongiformi trasmissibili (EST) o malattie da prioni (v. anche prione e prusiner, Stanley B., App.V) sono un gruppo di malattie degenerative [...] and animals, in Lancet, 1995, 346, pp. 1208-10.
R.G. Will et al., A new variant of Creutzfeldt-Jakob disease in , pp. 498-501.
B. Caughey, B. Chesebro, Prion protein and the transmissible spongiform encephalopathies, in Trends in cell biology, 1997 ...
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Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] fenomeni di fosforilazione con il reclutamento di proteine chiave in grado di interagire a diversi ed. W.E. Paul, New York 1984, 1993³.
F. Aiuti, G. Luzi, Deficienze immunologiche congenite e acquisite, in Trattato italiano di medicina interna ...
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Sistemi reagenti complessi
Sergio Carrà
Le scienze chimiche devono spesso fronteggiare problemi concernenti l'analisi e la descrizione di sistemi nei quali sono presenti molti componenti che interagiscono [...] due equazioni differenziali del tipo:
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dove f(CA, CB) e g(CA, CB) esprimono le velocità di trasformazione di A e B i microrganismi sono visti come una rete di geni e proteine, si può individuare una strategia per affrontare la complessità degli ...
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È uno dei più antichi metodi di cura (v. medicina: Storia) basato su speciali norme dell'alimentazione (v.) nelle diverse malattie. Superando le vecchie conoscenze empiriche, oggi costituisce un vasto [...] lo stomaco, riprendendo poi gradatamente l'alimentazione. H.G. Whipple consiglia di somministrare un cucchiaio da tè è ridotto perché s'è dimostrato che l'assorbimento rettale delle proteine e del grasso è minimo; s'utilizzano invece soluzioni saline ...
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(v. colesterina, X, p. 727; colesterolo, App. III, I, p. 403)
La rilevanza scientifica dei temi nutrizionali, metabolici, clinici e terapeutici che vertono sul c. trova eloquente riscontro, tra l'altro, [...] Lynen che contribuì anche, contemporaneamente a J. W. Cornforth, G. Popjak, Bloch e altri, a una compiuta dimostrazione della complessa armonica ripartizione delle quote di energia fornite da proteine, carboidrati, grassi ed eventuali piccole dosi di ...
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(I, 270; App, II, I, p. 11; III, I, p. 10)
Botanica. − L'obiettivo più importante nello studio dell'a. delle piante è comprendere come l'organismo vegetale si sviluppi partendo da una singola cellula, [...] la chiamò FGF (Fibroblast Growth Factor). È una proteina basica di circa 14.000 dalton. Recentemente il pp. 5480, 5486, 5494; J.L. Marx, in Science, 234 (1986), p. 542; G. Carpenter, in Ann. Rev. Biochem., 56 (1987), p. 881; S. Cohen, in Biochim. ...
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Imprinting animale
Stefano Parmigiani
Il fenomeno definito imprinting animale si riferisce a quelle forme di apprendimento che avvengono durante gli ultimi stadi della vita prenatale e/o le prime fasi [...] in monkeys, in Scientific american, 1962, 207, pp. 136-46.
P.P.G. Bateson, G. Horn, S.P.R. Rose, The effects of an imprinting procedure on regional incorporation of tritiated lysine into protein of chick brain, in Nature, 1969, 223, pp. 534-35.
J ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...