BOTTAZZI, Filippo
Giulio Coari
Nacque a Diso (Lecce) il 23 dicembre del 1867 da Giuseppe e Cecilia Bortone e si laureò in medicina e chirurgia a Roma nel 1893. L'anno seguente divenne aiuto di G. Fano, [...] suoi enzimi, sulle proprietà colloidali delle proteine e sulla loro tensione superficiale, con la ., in Ann. della Reale Accad. d'Italia, XIV (1941-42), pp. 157-169; G. Quagliariello, F. B. (1867-1941), in Univ. degli studi di Napoli. Annuario per ...
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angiogenesi
Fabrizio Mainiero
Processo di formazione di nuovi vasi, nell’adulto, a partire da quelli preesistenti; da questi, una volta dilatati e privati della loro membrana o lamina basale, partono [...] (uPA) e di tipo tissutale (tPA), le metalloproteasi e le serino proteasi dei tessuti;
(g) corretto assetto di molecole di adesione giunzionali, quali le caderine, la proteina ZO-1, l’occludina e l’endoglina.
Nell’adulto, in condizioni normali, l ...
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zinco Elemento chimico, metallo di colore bianco azzurrastro, che all’aria si ricopre di uno strato sottile di carbonato basico.
Chimica
Caratteri generali
Lo z. appartiene al gruppo II B del sistema [...] %), 6730Zn (4,1%), 6830Zn (18,6%), 7030Zn (0,6%), densità 7,13 g/cm3, punto di fusione 420 °C, punto di ebollizione 907 °C; ha reticolo .’ (zinc finger), motivo strutturale tipico di proteine regolatrici, costituito da un’ansa della struttura primaria ...
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Biologo molecolare statunitense (n. Boston 1932), dal 1972 prof. di biologia molecolare presso la Harvard University. Si è occupato di meccanismi genetici di controllo e delle interazioni tra proteine [...] e DNA. Nel 1980 gli è stato conferito il premio Nobel per la chimica insieme ai biochimici F. Sanger e P. Berg. G. è riuscito a trovare un metodo per determinare la sequenza dei nucleotidi di cui è composto un qualsiasi frammento di DNA. Le tecniche ...
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Tessuto animale o vegetale caratterizzato da forma allungata, di natura per lo più filamentosa, dotato di particolari qualità (resistenza, flessibilità, elasticità). Il termine è stato esteso ad analoghi [...] da proteine.
Le fibre artificiali sono ottenute partendo da prodotti naturali (cellulosa, proteine ecc.) certa lunghezza di filato, espressa in decitex (g per 10.000 m di filo) o in denari (g per 9000 m di filo). Altre caratteristiche fondamentali ...
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Gamete femminile costituito da una cellula quiescente che ha in genere accumulati nel suo citoplasma materiali di riserva per lo sviluppo dell’embrione.
Nell’uso comune, u. d’uccello variamente utilizzato [...] . di gallina di solito hanno massa compresa fra 55 e 70 g; sono formate da un guscio calcareo (10-12% della massa totale (58-60% della massa) è costituito da una soluzione di proteine (12-13%) con piccole quantità di carboidrati e minerali; al calore ...
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Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] non fu sempre ks (da cui ss), ma in diversi casi fu ġʃ (da cui ʃ, non essendo possibile in italiano ʃʃ). Così, nei latinismi Sulla base di queste caratteristiche, si ritiene che la proteina FMRP sia coinvolta nel trasporto di molecole di RNAm dal ...
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Composto organico essenziale per la funzione della maggior parte delle forme di vita, presente in tracce nelle cellule. Nella loro forma biologicamente attiva, le v. svolgono la loro azione come cofattori [...] stata riconosciuta la prima volta solo nel 1912 da F.G. Hopkins, il quale dimostrò sperimentalmente che gli animali crescita normale necessitano che siano presenti nella dieta, oltre alle proteine, ai grassi, ai sali minerali e ai carboidrati, anche ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] alle sequenze di DNA che codificano la struttura primaria della proteina (e sono pertanto detti g. strutturali), esistono altre sequenze di DNA, dette g. regolatori, responsabili della regolazione dell’espressione dell’informazione contenuta nel ...
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Operazione (detta anche transmetilazione) mediante la quale si introducono in un composto uno o più gruppi metilici −CH3. È largamente usata nell’industria chimica per la preparazione di numerosi composti [...] metiltransferasi, e avviene su particolari residui amminoacidici della proteina da metilare. Una sostanza che fornisce a
nella quale mC indica la metilcitosina, la p fra C e G indica il legame fosfodiesterico fra nucleotidi adiacenti e 59 e 39 sono ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...