Il processo di combinazione di una o più molecole di glucosio (o di altri monosaccaridi) con molecole di natura diversa (che risultano perciò glicosilate). In biochimica, la g. è catalizzata da un certo [...] notevole importanza poiché si verifica prevalentemente a carico di proteine e fosfolipidi che vengono così trasformati in glicoproteine, glicolipidi e glicosfingolipidi. Oltre alla g. di tipo enzimatico, si può riscontrare, nella patologia diabetica ...
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(o protidemia) In biochimica, tasso plasmaproteico, determinato mediante elettroforesi (protidogramma). In un uomo sano, in 100 cm3 di plasma o di siero sono contenuti 6,5-8 g di proteine. Le alterazioni [...] patologiche, quantitative e qualitative, delle p. sono indicate con il termine disproteinemie. Le più frequenti forme di disproteinemia sono rappresentate dalle ipoproteinemie, dovute a insufficiente apporto ...
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Proteina plasmatica umana presente, nei soggetti sani, a una concentrazione di 0,7-1,5 g/100 ml di plasma. Alle g. appartengono la maggior parte delle proteine circolanti con funzione anticorpale (➔ immunoglobuline) [...] e le crioglobuline (fibronectina) ...
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(o trasducina) In biochimica, proteinaG (➔ proteine) regolatrice che trasduce gli stimoli visivi accoppiando il cambiamento conformazionale del pigmento rodopsina, indotto dalla luce, con l’attivazione [...] di una fosfodiesterasi che idrolizza il GMPc a GMP ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] unica, dei geni è quella di determinare la configurazione delle proteine e degli enzimi che catalizzano i percorsi metabolici. La con numeri razionali), allora la mappa è coniugata alla mappa lineare g(z)=λz in un intorno di 0.
Il lemma di Sard ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Nuovi ambiti di indagine della chimica
Carsten Reinhardt
Nuovi ambiti di indagine della chimica
Intorno al 1900 un attento osservatore del panorama [...] la concezione odierna la cellulosa, il caucciù, l'amido, le proteine e il DNA sono polimeri, ossia grandi molecole che, in Meyer (1883-1952), nel laboratorio principale dell'industria I.G. Farben di Ludwigshafen am Rhein, formulò la cosiddetta teoria ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] Questo studio ha svelato l'inattesa complessità strutturale delle proteine e la loro mancanza di un'ordinata regolarità d'insieme l'isolamento dell'insulina nel pancreas a opera di Frederick G. Banting e Charles H. Best, nonché di Nicolas Paulescu ...
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L'Ottocento: biologia. La chimica biologica
Johannes Büttner
La chimica biologica
Le nuove conoscenze sviluppate nel campo della chimica alla fine del Settecento, in particolare le scoperte dell'ossigeno [...] ricerche sui carboidrati e, alla fine del XIX sec., quelle sulle proteine.
A metà del XIX sec. il chimico fisiologo di Lipsia Carl la luce solare). Due anni dopo il fisico inglese George G. Stokes (1819-1903) dimostrò che Hoppe-Seyler aveva osservato ...
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Minerali
Anna Maria Paolucci
Nella scienza dell’alimentazione, i minerali sono nutrienti di natura inorganica, tutti essenziali per l’organismo. Alcuni di essi, come calcio, fosforo, potassio, sodio, [...] di un uomo adulto del peso di 70 kg contiene dai 20 ai 28 g di magnesio (Mg): il 60-65% è localizzato nello scheletro, circa il 27 fosfato e altri ioni, per il 32% è legato a proteine.
Tutti gli alimenti contengono magnesio, anche se in quantità ...
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Acidi grassi
Claudio Galli
Gli acidi grassi sono composti liposolubili formati da catene di atomi di carbonio dotate di un gruppo terminale carbossilico, che conferisce loro proprietà acide. La biosintesi [...] DHA) in quelli acquatici.I grassi alimentari costituiscono una fonte di energia ad alta densità (9 kcal/g rispetto alle circa 4 kcal/g fornite da carboidrati e proteine) e consentono il trasporto delle vitamine liposolubili A, D, E e K.
Acidi grassi ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...