L'a. è un processo biologico che consente l'ordinata rimozione, da un tessuto dell'organismo, di cellule danneggiate oppure presenti in eccesso, secondo un programma molecolare ben definito e soggetto [...] dominio di reclutamento delle caspasi). Esso è comune a molte altre proteine, fra cui la caspasi 9 e, non a caso, l' , in Nature, 1988, 335, pp. 440-42.
P. Meier, A. Finch, G. Evan, Apoptosis in development, in Nature, 2000, 407, pp. 796-801.
L. ...
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(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] più povero: ne è derivato un arresto nella fase detta G-zero, caratterizzata da metabolismo ridotto; in questo stadio, il Polly (una pecora transgenica che produce latte con una proteina umana) magari geneticamente manipolate è stata immediatamente e ...
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Radicali liberi
Giuseppe Rotilio
Il significato di r. l. in biologia è uno dei concetti chiave per la comprensione non solo dei danni ossidativi prodotti dai radicali stessi, ma di tutte le funzioni [...] assicurate nel nucleo da alte concentrazioni di GSH e di una proteina ricca di tioli, la tioredossina. La necessità di regolare Physiological review, 2002, 82, 1, pp. 47-95.
G. Filomeni, G. Rotilio, M.R. Ciriolo, Cell signalling and the glutathione ...
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Sonde molecolari
Maurizio D'Esposito
Può essere definita sonda molecolare una qualsiasi molecola capace di riconoscerne una seconda, che presenti con la prima somiglianze più o meno estese, tramite [...] ampiamente impiegata. Continuando l'analogia, il trasferimento di proteine su filtro è definito Western blotting; in questo caso 0,5 picogrammi di DNA (1 picogrammo corrisponde a 10−12 g di DNA). La marcatura può anche essere effettuata con sostanze ...
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Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] si tratta di sequenze altamente ripetitive di tipo A-T o G-C in varie proporzioni a seconda delle specie considerate. Questo ripetute, che non è in grado di specificare alcuna proteina.
Siti fragili. − Sono definiti come regioni specifiche lungo ...
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Le ricerche condotte negli ultimi dieci anni hanno portato un notevole contributo alla conoscenza dei meccanismi della c. del sangue. Pur essendo probabile che ulteriori studî possano modificare le nostre [...] probabilmente con meccanismo idrolitico, la protrombina, altra proteina plasmatica, a trombina. La protrombina (o of blood. Methods of study, New York 1955; R. Biggs e R. G. Macfarlane, Human blood coagulation and its disorders, Oxford 1957; P. A. ...
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Sulla natura degli anticorpi, cioè di quelle sostanze o proprietà antagoniste dei sieri di individui trattati per via parenterale con sostanze eterogenee (antigeni) sono state fatte negli ultimi tempi [...] interfacie; ha poi fatto in modo che queste proteine riacquistassero il loro modo di essere naturale in presenza un anticorpo con capacità reattive verso l'antigene.
Una concezione di G. Vernoni ammette che in realtà i sieri immuni non siano sieri ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] gene viene tradotta nella sequenza di amminoacidi di una proteina). La prossimità temporale tra la scoperta dell'esistenza morcelé, in Encyclopaedia universalis, vol. 17°, 1971, pp. 43-73.
G. Spencer-Brown, Only two can play this game, ed. J. Keys, ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] risposta immune contro alcuni polipeptidi sintetici, alloantigeni, e proteine native a dosi limitanti. Animali che non possiedono problema del diabete grave: con questa indicazione è stato eseguito da G. Kelly, nel 1967, il primo t. associato a quello ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] e della PK, tanto da far pensare che le due proteine abbiano un'origine ancestrale comune. D'altra parte il processo , in Automatismi biologici e malattia, Milano 1979; G. Favilli, G. Prodi, Il processo infiammatorio, in Patologia generale, ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...