GUANZATI, Luigi (al secolo Giovanni Antonio)
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Romano di Lombardia, nei pressi di Bergamo, il 15 nov. 1757 da Francesco e da Rosa Pinaroli; studiò filosofia nei collegi [...] un'infusione di radice di maro africano, il G. osserva al microscopio un "animaluccio", visibile anche a occhio nudo, che chiama Proteo, un nome coniato nel 1755 da A.J. Rösel von Rosenhof, quando descrisse quella che oggi è nota come ameba, per la ...
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KAMMERER, Paul
Edoardo Zavattari
Biologo, nato a Vienna il 18 agosto 1880, morto a Puchberg (Hochschneeberg) presso Vienna, il 23 settembre 1926. Cultore fin dall'inizio di studî di morfologia e di [...] , nella forma di alcuni organi e nel ritmo di certe funzioni di animali (soprattutto Anfibî: salamandra, proteo) sottoposti a particolari stimoli introdotti nell'ambiente, e alla possibilità della trasmissione ereditaria delle variazioni ottenute ...
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Antibiotico elaborato da Penicillium notatum. La sua scoperta, che segna l’inizio dell’era degli antibiotici, spetta ad A. Fleming, il quale nel 1932 osservò, in piastre di agar seminate con stafilococchi [...] o addirittura insensibili all’azione della p. sono il bacillo di Koch e gli altri micobatteri, le brucelle, il proteo, il piocianeo, il bacillo di Friedländer, le shigelle, le salmonelle, il colibacillo, l’enterococco, gli emofili, le rickettsie, i ...
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Botanica
Raggiungimento della maturità sessuale in uno stadio di sviluppo primitivo e poco differenziato, come avviene nei gametofiti maschile e femminile delle Spermatofite.
Zoologia
Il fenomeno per [...] . Altri casi di n. (assoluta, cioè in cui la metamorfosi non si può provocare in alcun modo) si hanno nel proteo (Proteus anguinus), urodelo delle caverne carsiche, e anche in rappresentanti di altri gruppi zoologici: così fra le termiti sono forme ...
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HENDEL-SCHÜTZ, Henriette, nata Schüler
Attrice, nata il 13 febbraio 1772 a Döbeln in Sassonia, morta il 4 marzo 1849 a Köslin. Figlia di attori, cominciò la carriera giovanissima a Gotha e a Berlino, [...] mimico-plastiche. Decantata e glorificata dai più grandi poeti dell'epoca (Goethe la definì "il caro impareggiabile Proteo femminile") ottenhe dappertutto - in Germania, Danimarca, Svezia, Russia e Francia - veri trionfi. Nel 1820 si ritirò dalle ...
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CECCHI, Antonio
Francesco Surdich
Nacque a Pesaro il 28 genn. 1849 da Agostino e Luigia Spinaci, secondo di numerosi fratelli e sorelle. Suo padre era un commerciante e importatore di derrate. Trascorse [...] quasi subito dalla navigazione sul Mediterraneo alle rotte dirette alle Indie. Nel 1875 ottenne il comando in seconda della goletta "Proteo", che avrebbe dovuto esercitare la pesca delle perle e del corallo nel golfo di Aden, ma che si ridusse poi ...
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RUSCONI, Mauro
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato a Pavia il 18 novembre 1776, morto a Cadenabbia sul lago di Como il 27 marzo 1849. Si laureò in medicina a Pavia nel 1806. Fu ripetitore per la materia [...] Questo eccellente lavoro del R. fu pienamente confermato dai ricercatori successivi. Studiò poi l'anatomia del Proteus (Del Proteo anguino di Laurenti, in collab. con P. Configliachi, Pavia 1819) che era ancora assai imperfettamente conosciuto; egli ...
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baratto
Angelo Adami
Non si trova mai nel senso odierno di " scambio di beni con altri beni senza uso di moneta ", ma, per lo più, col significato di " truffa ", " illecito guadagno " (vedi pertanto [...] / mutare in tutto ciò ched' e' volea, / non seppe unquanche il quarto di baratto (" Io agisco in modo così falso, che Proteo, il quale soleva mentire in tutto ciò che voleva, non conobbe neppure la quarta parte degl'inganni che io so "). In CXIX 7 è ...
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Nato a Lecce il 27 settembre 1531, da nobile famiglia oriunda di Firenze, morì a Firenze nel 1601. Dopo varie peregrinazioni giovanili, che da Napoli, ov'era stato mandato dal padre a studiare il diritto, [...] , costituì a Lecce l'Accademia dei Trasformati, che venti anni dopo fu fondata anche a Firenze. Egli assunse il nome di Proteo, che ben gli si addiceva: poiché scrisse di tutto, versi d'amore, orazioni, inni, canzoni, dialoghi civili e filosofici a ...
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Classe (chiamata anche dei Batrací) del sottotipo dei Vertebrati, tipo dei Cordati.
Caratteri generali. - Vertebrati muniti tipicamente di quattro arti, composti di braccio (coscia), avambraccio (gamba), [...] dell'emisfero boreale e i cui resti fossili si incontrano già alla fine del Giurassico; esempî più noti: salamandre, tritoni, proteo, ecc.
Anuri, a corpo accorciato privo di coda, estremamente numerosi, distribuiti in tutte le regioni, e i cui primi ...
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proteo1
pròteo1 s. m. [lat. scient. Proteus, dal gr. Πρωτεύς, nome del dio Pròteo (v. proteo2)]. – 1. Genere di anfibî urodeli con la sola specie europea Proteus anguinus, tipicamente cavernicola e neotenica, che vive nelle acque sotterranee...
proteo2
pròteo2 (non com. alla greca protèo) s. m. – Persona che muta spesso di opinione, per celare agli altri le proprie idee o intenzioni: essere un p.; comportarsi da proteo; anche con il sign. di proteiforme, rispetto a cui è meno comune....