(gr. Πρωτεύς)
Mitologia
Divinità minore della mitologia greca; vecchio dio marino, custodiva il gregge delle foche e di altre bestie marine di Posidone (4° libro dell’Odissea). Dimorava nell’isola di Faro in Egitto e aveva il dono della profezia, ma anche la facoltà di prendere l’aspetto di qualsiasi animale o la forma di un elemento (fuoco, vento o acqua) per sottrarsi e chi lo interrogava. Menelao, ...
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(gr. Εἰδοϑέα) Divinità marina, figlia del dio Proteo. Nell’Odissea consiglia a Menelao, che dopo essersi trattenuto in Egitto per 5 anni dopo la guerra di Troia e vuole tornare in patria ma è ritardato [...] dalla calma dei venti, di consultare Proteo. ...
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Scrittore uruguaiano (Montevideo 1871 - Palermo 1917), prof. nell'univ. di Montevideo (dal 1898), direttore della Biblioteca Nazionale (dal 1906). Rivelò le doti della sua prosa in un saggio su Rubén Darío [...] (1899), affermando poi in misura più esplicita la propria tendenza speculativa con Ariel (1900) e Motivos de Proteo (1909) in cui si fa promotore di un rigenerazionismo spirituale contro i pericoli del materialismo. Nel Mirador de Próspero (2 voll., ...
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TORRE, Guillermo de
Carmelo SAMONA'
Poeta e critico spagnolo, nato a Madrid il 27 agosto 1900.
Come poeta, la produzione e la fama di T. restano legate quasi esclusivamente agli anni che seguirono la [...] prolungata l'opera di critico: non solo l'ultraismo ma le più varie correnti innovatrici del Novecento hanno avuto in T. uno storico acuto e scrupoloso (Literaturas europeas de vanguardia, Madrid 1925; Las metamorfosis del Proteo, Buenos Aires 1954). ...
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(gr. ῾Ελένη) Eroina della mitologia greca, probabilmente in origine una divinità lunare. Aveva culto a Terapne in Laconia e a Rodi. Secondo l’Iliade sarebbe stata sorella di Castore e Polluce, figlia di [...] Erodoto, E. e Paride, invece di giungere a Troia, sarebbero stati spinti da una tempesta in Egitto, dove il re Proteo avrebbe costretto quest’ultimo a lasciare Elena. Con questa tradizione è in qualche rapporto la palinodia di Stesicoro, secondo cui ...
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CAMPOLONGO, Emmanuele
Marco Palma
Nacque a Napoli il 30 dic. 1732 da Domenico e da Barbara Garrio. Dopo la morte del padre entrò dodicenne nel seminario di Aversa. Recatosi quindi ancora ragazzo a Roma, [...] Napoli 1759 e (con la traduzione latina) 1763; La Mergillina, Napoli 1761; La Galleide, Napoli 1766; La Vulcaneide, Napoli 1766; Il Proteo, Napoli 1768 e 1819 (con la biogr. dell'autore a cura di M. Roberti); Smanie di Pluto, Napoli 1776; Il peccator ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] "variabile […] della lunga durata del Classicismo di Antico regime" (A. Quondam, Il Barocco e la letteratura, in I capricci di Proteo, Roma 2002, p. 165). Se dunque le componenti classicistiche risultano una parte integrante del B., non lo si può più ...
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BENVENGA, Michele
Nicola De Blasi
Nacque ad Ascoli Piceno, da nobile famiglia, intorno alla metà del sec. XVII. Compiuti in questa città gli studi umanistici e teologici, fu ordinato sacerdote e iniziò [...] .
Nel 1689 il B. pubblicava, senza luogo di stampa ma quasi certamente a Bologna, una raccolta di lettere, il Proteo segretario, preceduta da un'ampia introduzione nella quale egli tesseva l'elogio della sua attività di segretario, fornendo al tempo ...
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AMMIRATO, Scipione
Rodolfo De Mattei
Nacque a Lecce il 7 ott. 1531 da distinta famiglia, che vantava nobili origini toscane. Dopo essere stato a Brindisi, da giovinetto (1545), per studiar retorica, [...] dove fonda l'Accademia dei Trasformati (motto: "Melior saeclorum nascitur ordo"), della quale si fece "Principe", col nome di "Proteo". E a tale fase di vita va ragionevolmente riferita la composizione della commedia I Trasformati, alquanto frivola e ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] davvero un albero, «per questo è il grande poeta che è». Il paragone con l'albero ci ricorda i versi omerici su Proteo che nella vecchia versione del Pindemonte suonano: «Leone apparve di gran giubba, e in drago / voltossi, ed in pantera, e in verro ...
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proteo1
pròteo1 s. m. [lat. scient. Proteus, dal gr. Πρωτεύς, nome del dio Pròteo (v. proteo2)]. – 1. Genere di anfibî urodeli con la sola specie europea Proteus anguinus, tipicamente cavernicola e neotenica, che vive nelle acque sotterranee...
proteo2
pròteo2 (non com. alla greca protèo) s. m. – Persona che muta spesso di opinione, per celare agli altri le proprie idee o intenzioni: essere un p.; comportarsi da proteo; anche con il sign. di proteiforme, rispetto a cui è meno comune....