Filosofo cinico (sec. 2º d. C.) noto anche col soprannome di Proteo (lat. Proteus). Già aderente a una comunità cristiana, se ne venne distaccando, fino ad adottare del tutto il costume cinico, conducendo [...] così una vita errabonda. Ma si oppose al radicalismo del contemporaneo Demonatte, il cui cinismo giungeva a giustificare ogni comportamento osceno e immorale. Durante le feste olimpiche dell'anno 165, ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] "copula del mondo", il più felice degli esseri animati, colui che negli antichi misteri era identificato con la figura di Proteo. Il discorso raggiunge il suo apice con l'esortazione ad Adamo "perché quel posto, quell'aspetto, quelle prerogative che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] immagini che assimilano l’uomo al «camaleonte» cangiante e che evocano, a poca distanza, la virtù metamorfica di Proteo e delle divinità acquatiche, i richiami al variare e al trascorrere delle immagini sono tutt’altro che originali: sostengono ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] sul comportamento, in Esperienze letterarie, XLII (2001), pp. 277-297; A. Battistini, Retoriche del Barocco, in I capricci di Proteo: percorsi e linguaggi del Barocco, Atti del convegno, Lecce… 2000, Roma 2002, pp. 71-109; C. Carminati, Ancora sulla ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] fin qui raggiunta. Infatti, come il carattere di un uomo non si rivela del tutto se non nelle contrarietà, e come Proteo che non mutava forma se non quando era immobilizzato e costretto, così i passaggi e i mutamenti della Natura non risultano tanto ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] fatta risalire al 1727, anno in cui Hales, nella sua Vegetable staticks, esortò i suoi colleghi chimici ad adottare "questo Proteo dei principî chimici, che ora si presenta allo stato fisso, ora a quello volatile" (pp. 178-180). Hales identificava ...
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proteo1
pròteo1 s. m. [lat. scient. Proteus, dal gr. Πρωτεύς, nome del dio Pròteo (v. proteo2)]. – 1. Genere di anfibî urodeli con la sola specie europea Proteus anguinus, tipicamente cavernicola e neotenica, che vive nelle acque sotterranee...
proteo2
pròteo2 (non com. alla greca protèo) s. m. – Persona che muta spesso di opinione, per celare agli altri le proprie idee o intenzioni: essere un p.; comportarsi da proteo; anche con il sign. di proteiforme, rispetto a cui è meno comune....