Terzo figlio (Vienna 1557 - ivi 1619) di Massimiliano d'Asburgo, poi imperatore Massimiliano II, e di Maria d'Asburgo, figlia dell'imperatore Carlo V; fu educato a Madrid, mandatovi dal nonno Ferdinando [...] . Nominato nel 1593 dal fratello Rodolfo II luogotenente dell'arciducato d'Austria, vi governò contro la resistenza della nobiltà protestante, coadiuvato dal teologo M. Klesl, che da allora in poi ne fu consigliere. In contrasto dal 1604 con Rodolfo ...
Leggi Tutto
(ted. Bern; fr. Berne) Città capitale della Svizzera (422.153 ab. nel 2017), capoluogo del cantone omonimo. Situata a 545 m s.l.m. è bagnata dall’Aare; sulla riva sinistra si trovano i quartieri vecchi, [...] e il Giura. Il clima è umido e freddo. La popolazione, quasi completamente di lingua tedesca e di religione protestante, è attiva prevalentemente nel settore terziario (circa 60%), ma anche il secondario è piuttosto sviluppato, soprattutto i rami ...
Leggi Tutto
Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] e nei paesi da questa colonizzati (Canada, Nuova Zelanda, Sudafrica, Stati Uniti). Ai margini delle tre grandi correnti della R. protestante, e all’interno di esse, si sono formati vari moti di r., alcuni dei quali hanno avuto larga diffusione nei ...
Leggi Tutto
Città della Francia settentrionale (37.000 ab. ca.), nel dipartimento di Yvelines, ai margini della foresta di Saint-Germain. Centro industriale e stazione di villeggiatura.
È l’antica Pinciacum, ricordata [...] Medici a P. (luglio 1561), al fine di conciliare le dottrine dei cattolici e dei protestanti. Teodoro di Beza, capo della delegazione protestante, espose la dottrina dei riformati, mentre da parte cattolica furono presenti tra gli altri il cardinale ...
Leggi Tutto
Centro della Francia sud-occidentale, nel dipartimento della Dordogna.
Ricordata nel 12° sec. (con il nome di Bragerac, che mantenne fino al 16° sec.), assunse importanza commerciale perché situata sulla [...] (1685) le tolse ogni importanza.
Trattato di B. Stipulato nel 1577 tra Enrico III di Francia e i capi del partito protestante, cioè il re di Navarra (il futuro Enrico IV) e il principe di Condé, si proponeva, con concessioni reciproche, di portare ...
Leggi Tutto
Pastore calvinista e storico (Rouen 1653 - Aia 1723). Dal 1676 pastore della Chiesa evangelica di Rouen, dopo la revoca dell'editto di Nantes si rifugiò in Olanda (1685); polemizzò contro gli estremisti [...] des variations, 1691) e con la pubblicistica cattolica, scrisse pure opere di storia religiosa per dimostrare l'ininterrotta continuità dalla Chiesa apostolica al movimento protestante. Tra le sue opere storiche, l'Histoire des Juifs (1706-11). ...
Leggi Tutto
CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] in alcune delle più gravi questioni fra quelle che si posero allora al governo della Chiesa: la successione all'Impero e la protesta luterana.
La corrispondenza coi nunzi tra la fine del 1517 e l'inizio del 1518 è ancora occupata da materie come la ...
Leggi Tutto
periodizzazione
Suddivisione del tempo storico volta a delineare un susseguirsi di diverse età storiche (➔ ) e ad attribuire a ogni scansione un significato. Già le grandi religioni, cristianesimo e [...] sec., di una rinascita, è ricorrente nel mondo occidentale; ne troviamo testimonianza nella cultura umanistica e nella riforma protestante, collegato da un lato al ritorno ai fasti della classicità, dall’altro al riaffermarsi dei valori della Chiesa ...
Leggi Tutto
Nobile inglese (n. 1501 circa - m. Londra 1570), nipote del precedente, sposò una sorella di Caterina Parr; uno dei favoriti di re Enrico VIII, ebbe (1545) le terre dell'abbazia di Wilton e altre terre [...] a favore di J. Grey, ma poi (1553) si pronunciò per Maria Tudor. Inviato in Francia (1555), governatore di Calais (1556), era comandante degli Inglesi a S. Quintino (1557). Sotto la regina Elisabetta, fu fautore del partito protestante. ...
Leggi Tutto
Storico, filosofo e polemista (La Carla, Ariège, 1647 - Rotterdam 1706). La produzione di B., nata da intenti polemici e ispirata al razionalismo, trova la sua migliore espressione nel Dizionario storico-critico [...] , si convertì al cattolicesimo (1669) per ritornare poco dopo al calvinismo, lasciando Tolosa per Ginevra (1670). Insegnò all'Accademia protestante di Sedan (1675-81), poi a Rotterdam all'École illustre aperta ai rifugiati francesi; nel 1693 perse la ...
Leggi Tutto
protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...
protesta
protèsta s. f. [der. di protestare]. – 1. Attestazione, dichiarazione aperta e vibrata (espressa cioè con fermezza) di un sentimento, di una convinzione, di un’idea: fare proteste di stima, di ammirazione, di fedeltà; ampie p. di...