Figlio (Vienna 1678 - ivi 1711) dell'imperatore Leopoldo I e di Eleonora principessa di Pfalz-Neuburg; re d'Ungheria (dal 1687) e re dei Romani (dal 1690). Succeduto al padre (1705), proseguì la guerra [...] di successione spagnola. Con Carlo XII di Svezia concluse l'accordo di Altranstädt (1707) a favore dei protestanti di Slesia, per averlo neutrale nella guerra contro la Francia. Riuscì a pacificare l'Ungheria, ribellatasi durante il regno del padre. ...
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Teologo (Richmond, Yorkshire, 1705 - ivi 1787). A Cambridge lesse Locke e subì fortemente l'influsso di dottrine latitudinarie: nel 1751 attaccò aspramente il vescovo J. Butler, accusandolo di protestantesimo. [...] , The Confessional (pubbl. anonima nel 1766), discusse l'utilità e le conseguenze dei credi dogmatici nelle Chiese protestanti, sostenendo che il compito dei pastori consistesse nel semplice insegnamento della Bibbia. Ne seguì una polemica lunga e ...
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Riformatore scozzese (Haddington 1505 o 1513/14 - Edimburgo 1572). Sacerdote (1543), abbracciò il calvinismo negli anni Cinquanta del 16° sec., in cui fu in esilio a Ginevra. Rientrato in Scozia (1559) [...] G. Wishart, che nel 1546 fu arso sul rogo, per ordine dell'arcivescovo D. Beaton. Approvò la rivolta dei protestanti che condusse alla morte Beaton, e raggiunse gli uccisori rifugiati nel castello di St. Andrews. Con essi fu fatto prigioniero ...
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Pastore valdese (San Germano Chisone, Pinerolo, 1839 - Guttannen, Svizzera, 1904); pastore (1867-72) a Venezia, poi prof. nella Facoltà teologica valdese di Firenze, ove fondò il periodico La rivista cristiana [...] (1873-87). Tra i suoi studî si ricordano: Storia dei martiri della riforma italiana (1879), Histoire des Vaudois d'Italie (1887), I nostri protestanti (2 voll., 1895-97). ...
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Ecclesiastico spagnolo (n. presso Roermond, Gheldria, 1626 - m. Vienna 1695); entrato nell'ordine francescano, fu provinciale della provincia spagnola. Confessore dell'infanta Margherita Teresa, che seguì [...] costei con l'imperatore Leopoldo (1666); infine (1686) vescovo di Wiener Neustadt. Sostenitore dell'unione fra la Chiesa cattolica e le protestanti, espose il suo programma in uno scritto: Regulae circa Christianorum omnium ecclesiasticam reunionem. ...
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PARAVICINI, Gian Antonio
Flavio Rurale
PARAVICINI (Paravicino), Gian Antonio. – Nacque a Sondrio il 17 gennaio 1588 da Orazio e da Caterina Pusterla, «nobili di schiatta, catolici di professione, e [...] di Como, Filippo Archinto, a reggere la parrocchia di Poschiavo, di circa 2500 abitanti, un quarto dei quali protestanti. «La parrocchia era paritetica: nella stessa chiesa di S. Vittore funzionavano, a orari distinti, sia il parroco cattolico ...
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Montmorency, Henri I, conte di Damville poi duca di
Militare e politico francese (Chantilly 1534-Agde 1614). Secondogenito di Anne e di Maddalena di Savoia di Tenda, dal 1552 prese parte alle guerre, [...] esterne e interne, della Francia: governatore della Linguadoca (dal 1563), maresciallo (1566), dopo aver aspramente combattuto i protestanti finì, per avversione alla corte e ai Guisa, per accordarsi con loro; figura eminente fra i politiques (1574), ...
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Teologo francese (Vibersviller, Mosella, 1852 - Neuilly 1918). Pastore protestante, dell'ala liberale del protestantesimo francese, dal 1882 esercitò il suo ministero a Parigi, dove fondò un centro di [...] il "Foyer de l'âme". Tra le personalità più notevoli del protestantesimo liberale, si adoperò per l'unificazione dei protestanti francesi. Tra le sue numerose opere: Justice (1889); Jeunesse (1892); Vaillance (1893); La vie simple (1895); Par la loi ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] a vescovo di Gurk e, nel 1575, di J.C. Blarer a vescovo di Basilea. In altri, allo scopo di ostacolare candidature protestanti, G. si adoperò per fare procrastinare l'elezione: se ne ebbe un esempio a Münster, il cui seggio episcopale fu lasciato di ...
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Figlio naturale (castello di Fayet, Savoia, 1573 - Parigi 1650), di Carlo IX; imprigionato da Enrico IV per i suoi intrighi (1603, 1604-1616), ebbe invece il favore di Luigi XIII, che, dopo avergli concesso [...] il ducato di Angoulême (1619) gli affidò l'incarico di negoziare l'appoggio dell'imperatore Ferdinando II e dei principi protestanti tedeschi (trattato di Ulm, 1620) contro le rivendicazioni di Federico re di Boemia. ...
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protesta
protèsta s. f. [der. di protestare]. – 1. Attestazione, dichiarazione aperta e vibrata (espressa cioè con fermezza) di un sentimento, di una convinzione, di un’idea: fare proteste di stima, di ammirazione, di fedeltà; ampie p. di...
protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...