(ted. Zürich) Città della Svizzera (365.132 ab. nel 2009), capoluogo del cantone omonimo, principale centro della Svizzera per popolazione, all’incrocio di importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie. [...] ritorno al cattolicesimo.
Già nella seconda metà del 16° sec., cioè all’epoca in cui a Z. erano confluiti i protestanti fuggiaschi da Locarno (1555), si era avuto l’inizio di un’attività industriale in senso moderno; lo sviluppo di questa attività ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] il Congresso eucaristico di Gerusalemme del 1893, mostrò che l'unione delle Chiese dissidenti con Roma, orientali e protestanti, costituiva insieme al rinnovamento della società la principale e più sentita esigenza sua e della Chiesa; nell'indicare ...
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Statista (Huntingdon 1599 - Londra 1658). Puritano fervente, figlio di un nobile di campagna moderatamente agiato, deputato al parlamento (1628), vi sostenne con energia e poi, dopo una risolutiva crisi [...] ugonotti, piegava l'Olanda al Navigation Act (1651), colpendone duramente il commercio, concludeva trattati con stati protestanti (Svizzera e Danimarca) nonché col Portogallo e, insieme, incoraggiava la conquista di colonie nelle Indie Occidentali ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] (in latino e in polacco) che sono fra i testi più importanti per la rinascita del lituano.
Perdurando il confronto fra protestanti e cattolici, si affinò intanto la coscienza linguistica e letteraria: il gesuita K. Sirvydas (16°-17° sec.) stampò a ...
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Isola del Mar Caribico, la terza per superficie (dopo Cuba e Hispaniola) delle Grandi Antille; dal 1962 costituisce uno Stato indipendente. L’isola di G. è situata circa 150 km a S di Cuba, da cui la separa [...] fertile pianura sud-orientale; numerosi i centri minori, con prevalente carattere monofunzionale (agricolo, minerario, portuale).
I Giamaicani sono protestanti (38,9%), cattolici (10,3%), anglicani (3,8%) e seguaci di altri culti il 47%.
Condizioni ...
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Stato dell’America Meridionale, compreso fra l’Atlantico a N, il Suriname a E, il Brasile a S, il Venezuela e il Brasile a O.
Il territorio è in gran parte pianeggiante, con ampie superfici alluvionali [...] . L’eterogeneità etnica si riflette nella varietà delle religioni, dove gli induisti sono in maggioranza (28,8%), accanto ai numerosi protestanti (18,7%), cattolici (8,1%), e musulmani (7,3%). Circa il 90% della popolazione è concentrata nella fascia ...
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Giovanni XXIII
Raffaele Savigni
Il papa del grande rinnovamento della Chiesa
Angelo Giuseppe Roncalli, dopo essere stato ambasciatore della Chiesa cattolica in Bulgaria, Turchia e Francia, e patriarca [...] misericordia" e il dialogo invece della severità. Al Concilio furono invitati, come osservatori, anche ortodossi e protestanti; papa Giovanni eliminò dalla liturgia espressioni offensive nei confronti degli ebrei (come quella di "perfidi giudei") e ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] ai tempi ben superiore a quelli compiuti con il lontano riconoscimento di un Enrico IV di Borbone fattosi cattolico, o dei re protestanti inglesi della casa di Hannover, tanto più che tale sforzo non era scevro di rischi: nel 1802 infatti il governo ...
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FARNESE, Orazio
Donatella Rosselli
Nacque a Roma nel febbraio 1532, ultimo di cinque figli, da Pierluigi, figlio del card. Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, e da Girolama di Ludovico Orsini, [...] la Francia vennero avviati in gran segreto, poiché il papa era ancora ufficialmente alleato di Carlo V nella guerra contro i protestanti. Nel marzo 1546 il re inviò a Roma l'ambasciatore Du Mortier, con l'incarico di accelerare la conclusione dell ...
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FOSCARINI, Alvise
Roberto Zago
Primogenito di Giacomo di Alvise del ramo dei Carmini (già S. Fosca), esponente di primo piano della politica veneziana nella seconda metà del XVI sec., e di Elena Giustinian, [...] Da Cracovia il F. illustra la complessità della situazione interna della Polonia, i difficili rapporti tra cattolici e protestanti, l'influenza dei gesuiti e il peso esercitato dal nunzio apostolico. Quanto all'interdetto "non ho taciuto - riferisce ...
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protesta
protèsta s. f. [der. di protestare]. – 1. Attestazione, dichiarazione aperta e vibrata (espressa cioè con fermezza) di un sentimento, di una convinzione, di un’idea: fare proteste di stima, di ammirazione, di fedeltà; ampie p. di...
protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...