In economia, aiuto dato dallo Stato ad alcuni rami della produzione per mezzo sia di dazi che ostacolano o impediscono la concorrenza di prodotti stranieri sul mercato nazionale, sia di altri strumenti [...] protezionistica commerciale ha come obiettivo l’aumento dell’esportazione e la diminuita dipendenza dalla produzione estera; la protezione dei settori industriali nascenti per impedirne il soffocamento da parte di economie estere più progredite; l ...
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In senso ampio, sistema imperniato sulla libertà del mercato, in cui lo Stato si limita a garantire con norme giuridiche la libertà economica e a provvedere soltanto ai bisogni della collettività che non [...] the wealth of nations di Smith (1776) la politica di tutti gli Stati era condotta secondo il più rigido protezionismo. Soltanto dopo che il diffuso sviluppo della grande industria specializzata, l’aumento rapidissimo della popolazione, l’esigenza di ...
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Economista, uomo d'affari e scrittore (Le Mans 1722 - Parigi 1800). Fautore della teoria della bilancia di commercio, sostenitore di un protezionismo moderato, collaborò ai voll. III-V dell'Encyclopédie [...] di Diderot e D'Alembert con 14 contributi sulla finanza e sull'economia. Nel 1794 divenne membro dell'Accademia di Francia. Tra le sue molte opere, oltre alla traduzione di una commedia di Goldoni, Il ...
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Economista e sociologo (Sandwich, Illinois, 1852 - Browns Mills, New Jersey, 1922) prof. nell'univ. di Pennsylvania (1888-1917); risentì l'influenza della scuola storica e di quella austriaca, sostenne [...] il protezionismo e altre forme di intervento dello stato e, con la sua "economia dell'abbondanza", precorse orientamenti più recenti. Opere principali: Premises of political economy (1885); Economic basis of protection (1890); Theory of dynamic ...
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Economista e studioso austriaco (Praga 1808 - Vienna 1869). Alto funzionario nell'amministrazione imperiale delle finanze, nel 1867 fu chiamato dall'imperatore a far parte della camera alta del parlamento. [...] Come teorico, dapprima si oppose alle direttive di un protezionismo nazionale in Der Handel Österreichs (1844), ma in seguito arrivò sino alla sconfessione in Öffentliche Abgaben und Schulden (1863). Sempre in campo finanziario lasciò altri scritti ...
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Scrittore d'arte ed economista (Perugia 1674 - Roma 1744), autore delle Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni (1730-36), fonte importantissima, benché non sempre attendibile. Quale studioso [...] subì l'influenza degli scrittori francesi, soprattutto di P. Le Pesant de Boisguilbert; si ispirò essenzialmente al protezionismo agrario, pur conservando un notevole grado di indipendenza e non rinunciando a un moderato mercantilismo. Il suo ...
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Scialoja, Antonio
Economista e uomo politico (S. Giovanni a Teduccio, Napoli, 1817 - Procida 1877). Si laureò in giurisprudenza a Napoli nel 1841 dopo aver già raggiunto la notorietà con la pubblicazione [...] dei Principii di economia sociale esposti in ordine ideologico (1840). La sua avversione al protezionismo è testimoniata nello scritto Industria e protezione, ossia intorno alle riforme di R. Peel applicate alle condizioni dell’industria napolitana, ...
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Uomo politico ed economista (Parigi 1826 - ivi 1896), figlio di Horace-Émile. Avversario dell'Impero, fu dopo il 1870 deputato, prefetto della Senna e ministro delle Finanze (1872-79; 1882); nel 1883 passò [...] all'opposizione e come capo del partito libero-scambista condusse in parlamento e con gli scritti una vivace campagna contro il protezionismo e il socialismo. Fu membro dell'Académie des sciences morales e socio straniero dei Lincei (1894). ...
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Bhagwati ⟨bhaġṷà-⟩, Jagdish. − Economista indiano (n. Mumbai 1934), prof. alla Columbia university. Tra i maggiori sostenitori della teoria secondo cui il libero scambio, la cultura della competizione, [...] stati. Nei suoi numerosi studi, dedicati alla globalizzazione economica (Free trade today, 2002, trad. it. Contro il protezionismo, 2006; In defense of globalization, 2004, trad. it. Elogio della globalizzazione, 2005), ha sottolineato tra le altre ...
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Economista e storico (Torino 1873 - ivi 1928), prof. nell'Istituto superiore di commercio di Torino (1908-28), dal 1908 redattore capo e poi condirettore della rivista Riforma sociale. Si occupò soprattutto [...] sui problemi economici del momento. Tra le opere: La vita economica in Piemonte a mezzo il sec. XVIII (1908); Il protezionismo operaio (1910); Problemi monetari e bancari nei secc. XVII e XVIII, ecc. (1916); Fatti e dottrine economiche alla vigilia ...
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protezionismo
s. m. [der. di protezione; nel sign. 2, dal fr. protectionnisme]. – 1. Genericam., la tendenza a esercitare, o il fatto di esercitare, la propria protezione sopra qualcuno, per lo più a danno di altri; quindi, con connotazione...
protezione
protezióne s. f. [dal lat. protectio -onis, der. di protegĕre «proteggere», part. pass. protectus]. – 1. L’azione del proteggere, del riparare cose e persone allo scopo di difenderle da ciò che potrebbe recare loro danno: cercare...