Proteine
Franca Ascoli e Anna Maria Paolucci
Proteina (termine coniato nel 1838 dal chimico olandese G. Mulder, derivandolo dal greco πρωτεῖος, "che occupa la prima posizione") è il nome di sostanze organiche a struttura chimica molto complessa e di fondamentale importanza biologica. Le proteine costituiscono la classe più abbondante delle macromolecole naturali. Composte di una o più catene di ...
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La d. è quella branca della scienza dell'alimentazione (v. in questa App.), la quale studia le leggi generali dell'alimentazione e della nutrizione dell'uomo malato. Attraverso l'applicazione delle norme [...] paziente;
calcolato corrispondente a 1/20 del peso del corpo (espresso in grammi); K1 = rapporto fra protidi somministrati e protidi ritenuti; K2 = valore minimo endogeni indispensabili (gr 25); d = giornate necessarie per il trattamento.
e) Regime ...
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Scienza che studia la composizione, le caratteristiche e le proprietà chimiche, chimicofisiche e fisiche degli alimenti. Prende in esame i singoli fattori nutritivi (protidi, glicidi, lipidi, vitamine, [...] minerali) contenuti negli alimenti naturali allo stato crudo e dopo manipolazioni (cottura, processi di conservazione ecc.) condotte con i più diversi criteri (domestici, artigianali, industriali). Rientrano ...
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Sostanza che, introdotta nell’organismo animale, sopperisce al suo dispendio energetico, fornisce i materiali di reintegrazione, quelli necessari per l’eventuale accrescimento e quegli elementi (vitamine, [...] , minerali, acqua; sono invece a. composti le comuni sostanze alimentari. La produzione di energia, per ogni grammo di sostanza per i protidi, i glicidi e i lipidi è, in media, rispettivamente: 17,2, 17,2 e 38,1 joule. Per azione dinamico-specifica ...
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Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo; è avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di f., caratterizzata dal desiderio imperioso [...] 3200 kcal (13.400 kJ) al giorno, se uomini, e di 2300 kcal (9600 kJ), se donne. Le ‘calorie’ provengono da tre diversi gruppi di sostanze: i protidi (1 g = 4,1 kcal ≃ 17 kJ), i lipidi (1 g = 9,1 kcal ≃ 38 kJ) e i glicidi (1 g = 4,1 kcal ≃ 17 kJ). L ...
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Erba annua (Arachis hypogaea) delle Fabacee, nota anche come nocciolina americana; ha fusti eretti o prostrati, foglie composte di due paia di foglioline, fiori gialli; dopo la fecondazione lo stipite [...] con 1-4 semi ovoidei, con tegumento sottile, biancastro, bruno o rosso-violaceo e contenenti nei grossi cotiledoni zucchero, amido e protidi (in totale 30%) e 40-50% di olio. Probabilmente è originaria del Brasile, dove crescono tutte le 8 specie di ...
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Nome comune dell’erba annua Cicer arietinum (v. fig.) e del suo seme. La pianta, delle Fabacee, è ghiandoloso-vischiosa, alta circa 30 cm, con foglie imparipennate a 6-8 coppie di foglioline ovate e seghettate, [...] più remota antichità. In Italia viene coltivato soprattutto nel Mezzogiorno e nelle isole. La produzione annua si aggira intorno ai 300.000 q.
Il seme si consuma maturo e disseccato, contiene il 15% di protidi, il 4% di grassi, il 60% di glicidi. ...
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Nome dell’albero delle Lauracee (Persea gratissima) e del suo frutto, originario del Messico, ora coltivato in tutti i paesi tropicali, particolarmente in America. È alto fino a 20 m, sempreverde, con [...] nelle regioni calde d’America: la sua composizione chimica è data da 20% di grassi, 7% di carboidrati e 2% di protidi e da notevoli quantità di vitamine A e B. In California e Florida se ne coltivano numerose specie, distinte per i caratteri del ...
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MALNUTRIZIONE
Fabio TRONCHETTI
. Lo stato morboso provocato dall'insufficiente soddisfacimento delle esigenze alimentari essenziali trova espressione tanto in sindromi cliniche e anatomopatologiche [...] e persista al di sotto del minimo fabbisogno, calcolato intorno alla media giornaliera di g 1 di protidi per kg di peso corporeo. I protidi alimentari sono forniti innanzitutto dalle carni, dai derivati animali, in ispecie dal latte, ed anche da ...
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Nome comune di Lycopersicum esculentum (v. fig.), della famiglia delle Solanacee, e del suo frutto, largamente usato nell’alimentazione umana.
La pianta del p. coltivata è un’erba annua con fusto di varia [...] , rispondenti ai diversi ambienti e ai diversi usi del prodotto.
Il frutto fresco contiene il 93% di acqua, piccolissime quantità di protidi e di lipidi, un po’ più del 3% di glicidi, acido citrico, vari composti di ferro, sodio, magnesio e vitamine ...
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