Medico e botanico (Torino 1728 - ivi 1804), detto il "Linneo piemontese". Fu protomedico di Vittorio Amedeo III di Savoia, prof. di botanica all'univ. di Torino (1760-81) e direttore del Museo (dal 1777), [...] membro di numerose accademie scientifiche italiane e straniere; più che per i suoi scritti medici (sulle malattie esantematiche, sulla pellagra, ecc.), è noto per quelli di scienze naturali, specialmente ...
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DE NOTARIS, Giuseppe
Fabio Garbari
Nacque a Milano il 18 apr. 1805, da Antonio e Teresa Tarello, in una nobile famiglia oriunda della Valle Intrasca.
Compiuti i primi studi a Milano, frequentò l'università [...] breve periodo il D. si dedicò alla professione medica nell'ospedale di Milano e prese l'alunnato presso l'Ufficio protomedico provinciale; non mostrò tuttavia mai un grande interesse per questa attività, preferendo associarsi ad un gruppo di giovani ...
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BONELLI, Giorgio
Paolo Casini
Nacque a Vico, presso Mondovì, il 5 luglio 1724. Compiuti a Mondovì i primi studi, vinse per concorso un posto al Collegio delle province di Torino, ove si addottorò in [...] del B. come medico continuava a crescere, tanto che fu eletto membro del Collegio degli archiatri e fu a più riprese protomedico pontificio. L'ultima sua pubblicazione fu una Memoria intorno all'olio di ricino volgare (Roma 1782).
La data della marte ...
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GUATTERI, Giovanni Battista
Antonello Pizzaleo
Nacque a Castelnovo di Sotto, presso Reggio nell'Emilia, il 29 ag. 1739 da Domenico e Anna Soncini, di famiglia modestissima. Compiuti i primi studi nelle [...] botanica, fondato non più sulla lettura dei semplicisti greci e arabi (affidata a dottori fisici, ultimo dei quali era stato il protomedico ducale conte S.A. Ponticelli), ma sull'ostensione e lo studio diretto delle piante. Subito dopo la nomina il G ...
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CAMPANA, Antonio
Isabella Sermonti Spada
Nacque a Ferrara, secondo alcuni biografi, il 2 apr. 1753, secondo altri, il 2 aprile 1751, da Giovanni e Paola Righetti. Studiò presso il collegio dei gesuiti [...] , e la sua competenza nel campo gli valse la carica di membro della Commissione sanitaria provinciale e quella di protomedico.
È nota una sua memoria Sulle febbri periodiche ed intermittenti della ferrarese provincia (Roma 1824) ed un'altra sulla ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] alcune cariche pubbliche. Nel settembre e ottobre 1569 occupò, per diritto di famiglia, un posto nel Magistrato degli Anziani. Fu protomedico del Collegio dei medici (sebbene non avesse mai praticato la medicina) e, nel 1574, ebbe a discutere, in tal ...
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protomedico
protomèdico s. m. [comp. di proto- e medico3] (pl. -ci), ant. – Anticam., il medico principale di una corte, di una città, di un ospedale. In partic., medico che aveva la funzione, istituita negli stati italiani verso la prima...