Tovel, Val di Valle del Trentino-Alto Adige che si apre sulla destra del Noce e scende, diretta da NO a SE, dalle ripide pendici del gruppo di Brenta. È percorsa dalla Tresenga. A 1177 m s.l.m. giace il [...] sensibili variazioni di livello. Il lago era soprattutto noto per il caratteristico fenomeno dell’arrossamento, dovuto a un protozoo (della classe dei Flagellati, Glenodinium sanguineum) che in estate, per la brezza giornaliera, si accumulava in modo ...
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Nato a Vienna il 24 luglio 1854, morto a Bucarest il 19 ottobre del 1926. Laureatosi a Vienna, assistente di anatomia patologica a Budapest dal 1872 al 1882, dal 1884 al 1886 professore di istologia, patologia [...] raccomandato alle scoperte sull'emoglobinuria epizootica dei bovini e degli . ovini, che egli dimostrò provocata da un protozoo (Babesia o Piroplasma), di cui descrisse magistralmente il ciclo vitale (Sur l'hémoglobinurie microbienne du bøuf et ...
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WRIGHT, James Holmer
Enrico Emilio Franco
Patologo, nato a Pittsburg nella Pennsylvania l'8 aprile 1869, morto a Boston il 3 gennaio 1928. Assistente di patologia negli anni 1893-96 nella Harvard University, [...] Borovskij, in parecchi casi di leishmaniosi cutanea descrisse parassiti che sono da identificarsi con le Leishmanie. Riconobbe trattarsi di protozoi, ma non diede loro un nome. La memoria del Borovskij, perché scritta in russo, non doveva essere nota ...
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Z O ZZ?
Anche se la z è di norma pronunciata doppia quando si trova in posizione intervocalica (è questa la pronuncia corretta nel modello toscano e dunque italiano), la grafia oscilla a seconda dei [...] gli abitanti di La Spezia sono gli spezzini:
– nelle parole composte il cui secondo elemento cominci con z
prozia, protozoo, rizappare
– in parole di origine greca o straniera
azoto, bazar, gazebo, mazurca
• La z invece è doppia:
– nei gruppi ...
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È lo studio delle cellule sensoriali periferiche, dei corpuscoli nervosi, delle arborizzazioni periferiche delle fibre di senso; di tutti gli organi e di tutti gli apparecchi che sono deputati a raccogliere [...] elementi cellulari differenziati e specifici degli organi di senso. Un certo grado d'irritabilità possiede tuttavia il protoplasma dei Protozoi, che in generale non hanno differenziazioni specifiche in rapporto con la sensibilità; solo in qualche ...
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SPLENDORE, Alfonso
Luca Tonetti
SPLENDORE, Alfonso. – Nacque a Fagnano Castello (Cosenza) il 25 aprile 1871 da Luigi e da Gaetana Gallo.
Dopo aver completato gli studi secondari al liceo Umberto I di [...] de São Paulo (III (1908), 10-2, pp. 109-112), fu decisiva per la storia della toxoplasmosi. Lo stesso protozoo venne rinvenuto anche in un piccolo roditore africano, lo Ctenodactylus gondii, presso l’Istituto Pasteur di Tunisi, da Charles Nicolle ...
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In zoologia il termine venne usato nei varî tempi con diversa ampiezza di significato. Dapprima fu adoperato per indicare in generale l'autofecondazione, cioè la fecondazione tra due gameti che derivano [...] , tale fecondazione esiste realmente. Se ne conoscono anzi due tipi. Nel primo tipo (che ha affinità con la pedogamia) un protozoo si divide allo stato di cisti in più cellule, come se dovesse formare numerosi gameti destinati ad uscire dalla cisti ...
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pseudopodi
Saverio Forestiero
Estroflessioni temporanee che una cellula può formare in un punto qualsiasi o in zone precise della sua superficie. Gli pseudopodi sono tipici dei Protozoi Rizopodi e, [...] reticolato come nei Rizopodi (reticulopodio). Gli pseudopodi sono di solito adibiti alla presa del cibo (con essi il protozoo può circondare e inglobare virus e batteri: fagocitosi), ma possono anche favorire il galleggiamento ed essere impiegati per ...
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Escreato
Anna Maria Verde
Il termine escreato, che deriva dal latino exscreatio (da exscreare, "spurgarsi tossendo"), indica il materiale proveniente dall'apparato respiratorio che viene eliminato per [...] cellule di Clara), altre (cellule ciliate) fornite di ciglia con l'apice rivolto verso il lume bronchiale. Sebbene le ciglia nel protozoo fossero state descritte da A. van Leeuwenhoek già alla fine del 17° secolo, solo all'inizio del 20° si comprese ...
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LEISHMANIOSI (XX, p. 819)
Enrico Emilio Franco
Alcuni autori credono all'identità delle diverse specie di Leishmania e parecchi sono stati i tentativi diretti a dimostrarla; tuttavia; considerando quanto [...] ) senza nocumento per lo sviluppo del parassita. Ch. Anderson per il primo e L. Laurinsch in seguito hanno coltivato il protozoo nel latte di capra.
Le diverse forme di leishmaniosi. - Oltre alla leishmaniosi interna, o viscerale, o kala-azar, alla ...
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protozoi
protożòi s. m. pl. [lat. scient. Protozoa, comp. di proto- e -zoon «-zoo»]. – In zoologia, gruppo di organismi unicellulari che possono essere interpretati come costituiti da una cellula eucariotica dotata di nucleo e organelli (contrattili,...