Economista italiano (Milano 1904 - Auschwitz 1944). Prof. (dal 1935) di scienza delle finanze e poi di economia all'univ. di Trieste; colpito nel 1938 dalle leggi razziali, arrestato e deportato dai Tedeschi [...] , 1932; Alcuni caratteri dell'opera di U. Gobbi, 1934; Ferrariana, 1935; Rileggendo F. Ferrara e Proudhon, 1937; Una critica di Walras a Proudhon, 1937; Preliminari per la trattazione di storia delle dottrine economiche, 1937; Figure di economisti: M ...
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mutualita
mutualità In senso stretto, forma di assistenza e aiuto reciproco che ispira la costituzione e il funzionamento di enti di previdenza e istituti di assicurazione. Più in generale, lo scopo [...] del movimento mutualistico fu il filosofo-economista P.-J. Proudhon che, ricercando nella seconda metà del 19° sec. una solidale ed equità. Tale principio fu applicato da Proudhon alle più varie manifestazioni economiche: alle assicurazioni, al ...
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MACCHI, Luigi
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Termini Imerese, nel Palermitano, il 14 sett. 1871, da Giuseppe, impiegato nelle Ferrovie, trasferitosi per lavoro dalla Lombardia, e da Luigia Caradonna. [...] e positivista - lo indirizzò alla conoscenza del pensiero radicaldemocratico e socialista, attraverso lo studio di autori quali G. Mazzini, P.-J. Proudhon, A. Smith, D. Ricardo, R. Owen, F. Lassalle, K. Marx e F. Engels. Su tali basi il M. entrò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del secolo in Francia e in Inghilterra vengono formulate le prime [...] né chiese, e dove sarà impartita una sorta di istruzione permanente attraverso il mutuo insegnamento.
Pierre-Joseph Proudhon
Pierre-Joseph Proudhon è pensatore centrale e autore prolifico nella Francia degli anni Quaranta e Cinquanta fino all’inizio ...
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Denominazione abbreviata di organizzazioni politiche, costituitesi a partire dalla seconda metà del 19° sec., formate da movimenti e partiti operai, socialisti, comunisti, associati sul piano internazionale.
Prima [...] a partire dal 1869 emersero le polemiche politiche e di principio dell’ala anarchica, guidata da P.-J. Proudhon e soprattutto da M. Bakunin, contrari alla gestione centralistica dell’associazione e all’indirizzo di costituire partiti socialisti ...
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Pensatore politico (Parigi 1760 - ivi 1825). Di famiglia nobile, nipote di Louis (v.), iniziò presto una vita avventurosa, combattendo per la libertà delle Americhe; privato di ogni avere dalla Rivoluzione, [...] S.-S., considerato l'iniziatore del socialismo moderno, si avvicina al socialismo utopistico francese (F.-M.-Ch. Fourier, P.-J. Proudhon), il cui punto di partenza non è tanto il problema economico (come in K. Marx), quanto quello morale e politico ...
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PROLETARIATO
Rodolfo Mondolfo
. Modernamente questo nome (per il suo significato in epoca classica, v. proletario) designa la classe lavoratrice in quanto è composta di salariati, ossia di operai che [...] moti di Lione (1830) l'uso della parola si diffonde; e V. Considérant, C. Pecqueur, L. Blanc, P.-J. Proudhon indicano nel proletariato il protagonista della questione sociale. Sotto l'influsso loro, del "chartismo" e delle esperienze sociali inglesi ...
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Mazzoni, Giuseppe
Patriota (Prato 1808 - ivi 1880). Avvocato di principi repubblicani, fu molto attivo politicamente durante gli anni 1847-1849. Dopo aver collaborato nel 1847 all’«Alba», giornale dei [...] scontrò con il rifiuto di Guerrazzi. Caduto il governo provvisorio, fuggì in Francia dove entrò in rapporti con Lamennais e Proudhon. Passato in Spagna nel 1858, tornò in Toscana solo nell’agosto del 1859 e, fedele agli ideali repubblicani, manifestò ...
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Liberta
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Libertà
sommario: 1. Libertà negativa. 2. Libertà positiva. 3. Libertà di agire e libertà di volere. 4. Determinismo e indeterminismo. 5. Libertà dell'individuo [...] . Tanto nella corrente apologetica del capitalismo moderno, che va da Smith a Spencer, quanto nella corrente critica, che va da Proudhon a Marx, è costante e ferma la convinzione che lo Stato, sino allora esaltato come il ‛razionale in sé e per ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] del 1847 composto in francese, Misère de la philosophie, in polemica diretta con la La philosophie de la misère di Proudhon. A compimento di questo primo periodo sopravviene, in occasione dei moti rivoluzionarî del 1848 in Francia e in Germania, la ...
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proudhoniano
〈prudo-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce al politico ed economista fr. Pierre-Joseph Proudhon 〈prudõ′〉 (1809-1865), al suo pensiero e alle sue teorie storico-politiche: l’ispirazione libertaria p.; la concezione p. della...
proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha per sua natura e per cui si distingue da...