Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] preziosistici sono evitati. Pasolini pare piuttosto puntare o alle radici del codice letterario (le rappresentazioni, di sapore provenzaleggiante, di albe e notturni) o a quella zona – difficilissima da raggiungersi – in cui risuonano le latenti ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] e classicistico». Petrarca «foggia un sistema stilistico di varia formazione, coerente all’antica tradizione cortese e provenzaleggiante e congruente con la più recente tradizione dantesca e stilnovistico-ciniana», non trascurando «un caposcuola come ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] 'entrata al servizio di Manfredi nel 1258. Nella canzone trevigiana Eu ò la plu fina druderia, ancora fortemente provenzaleggiante, si rinvengono già echi della lirica meridionale.
L'intero quadro che abbiamo appena ricostruito rischia però di essere ...
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provenzaleggiare
v. intr. [der. di provenzale] (io provenzaléggio, ecc.; aus. avere). – Imitare i provenzali, e, in partic., imitare i modi della letteratura provenzale. ◆ Part. pres. provenzaleggiante, usato soprattutto come agg.; i poeti...