Categoria verbale propria dell’indoeuropeo, conservata in modo vitale soprattutto in indiano antico e greco. In confronto con gli altri tempi, come il presente e l’imperfetto, che indicano l’azione verbale [...] completezza, in opposizione alla durata segnalata dal presente. Con lo stesso senso è da intendersi il cosiddetto a. gnomico, usato in sentenze, proverbi o comparazioni, dove indica un’esperienza acquisita a prescindere da ogni carattere temporale. ...
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Uno dei trattati della Mishnāh (IV ordine, fine). A differenza di tutti gli altri trattati mishnici, i quali hanno un contenuto legale (rituale o giuridico), il trattato Ābōt ha un contenuto etico. È una [...] quinto capitolo per la maggior parte anonimi. La raccolta può essere ascritta allo stesso genere letterario a cui appartengono i Proverbi attribuiti a Salomone e l'Ecclesiastico di Ben Sīrā. Oltre all'intento educativo, il trattato ha anche, nel suo ...
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ROMANI, Fedele
Vittorio Rossi
Scrittore, nato a Colledara (Teramo) il 21 settembre 1855; morto a Firenze il 16 maggio 1910. Laureatosi a Pisa, insegnò dal 1880 in ginnasî e licei dell'Italia meridionale [...] Negli studî finissimi intorno a Dante, al Manzoni, al Petrarca, a Virgilio, a Omero; nelle briose illustrazioni dei proverbî del nativo Abruzzo, nelle pagine deliziose di Colledara, mirabilmente descrittive di costumi, di persone, di anime della sua ...
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SELEUCO l'Omerico (Σέλευκος ὁ ‛Ομηρικός)
Giorgio Pasquali
Grammatico greco, nativo di Alessandria e colà formatosi, visse a Roma: appartenne alla cerchia cui l'imperatore Tiberio soleva a tavola proporre [...] una raccolta di glosse. Una di queste mostra interesse per materiale linguistico non greco: citazioni da un'opera "sui proverbî alessandrini" un interesse per la lingua attuale ch'è raro negli eruditi antichi, volti tutti verso il passato. L'opera ...
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Teologo e filologo musulmano, nato nel Khuwārizm il 467 eg.-1075 d. C., e morto nella stessa regione nel 538-1144.
Nel campo teologico e tradizionistico, la sua opera maggiore è il commento al Corano (al-Kashshāf [...] ed. J. B. Broch, Cristiania 1859, 1879), il lessico Asās al-balāghah (ed. Cairo 1927, voll. 2), raccolte di proverbî e sentenze, commenti filologici a opere poetiche, ecc. az-Z. rappresenta nel eomplesso, per la dottrina accoppiata alla razionalità e ...
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CATTANEO, Carlo Ambrogio
Gino Benzoni
Nato a Milano il 7 dic. 1645, novizio della Compagnia di Gesù il 1º nov. 1661, all'interno di questa si svolge, per lo più a Milano, il resto della sua esistenza. [...] se la prosa dall'andamento piano e comprensibile - in cui i toni colloquiali e diretti, il gusto narrativo degli apologhi e dei proverbi e gli arguti scorci degli interni familiari o di vita popolare s'accompagnano a momenti di tesa solennità e d ...
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Perrault, Guglielmo
Franco Mancini
Frate domenicano, un tempo ritenuto vescovo di Lione. Nato probabilmente a Peyraud, nell'Ardèche, circa il 1200, fu autore della Summa virtutum ac vitiorum (iniziata [...] e da padri della Chiesa, derivazioni da bestiari e lapidari, glosse, esempi, dialoghi, favole, credenze popolari, etimologie e proverbi: e tutto ciò con modi scorrevoli e vivaci, elevati, all'uopo, alla solennità dell'eloquio ovvero pittorescamente ...
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Pittore (Leida 1626 circa - ivi 1679). Iscrittosi all'univ. di Leida nel 1646, studiò a Utrecht con N. Knüpfer, a Haarlem con A. van Ostade e a L'Aia (1649-54) con J. van Goyen, di cui sposò la figlia. [...] e con intento moraleggiante uniti all'interesse per una rappresentazione oggettiva e accurata. Eseguì serie tematiche sui proverbî, scene familiari o lascive, feste (Cattiva compagnia, Louvre; Gioiosa compagnia, L'Aia, Mauritshuis; La famiglia ...
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METSYS, Cornelis
Arthur Laes
Pittore e incisore, figlio di Quentin Metsys, nato ad Anversa prima del 1508 (?), morto dopo il 1580. Nel 1531 ebbe titolo di maestro nella gilda della sua città. Non è [...] da Frans Huys. Ma il M. si dedicò soprattutto all'incisione: i suoi rami rappresentano soggetti religiosi e allegorici, proverbî e ornati alla maniera italiana; sono di piccole dimensioni e rivelano l'amore dell'artista per la bellezza della linea ...
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GRUTER (o meglio Gruytère), Jan
Filologo classico, nato ad Anversa il 3 dicembre 1560, morto il 20 settembre 1627 a Verhelden presso Heidelberg, dove era professore dal 1592.
Frutto della sua accurata [...] a Plauto, Terenzio e Seneca; il Florilegium ethico-politicum (Francoforte 1610), raccolta di sentenze e proverbî greci, italiani, francesi, tedeschi, spagnoli, ecc.; il Chronicon chronicorum eeclesiastico-politicum (Francoforte 1614, voll. 4 ...
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proverbiare
v. tr. [der. di proverbio] (io provèrbio, ecc.), letter. – 1. Rimproverare, rivolgere parole di rimprovero e di dispetto: [monna Tessa] veggendol venire cominciò proverbiando a dire: «Mai frate, il diavol ti ci reca! ...» (Boccaccio)....
proverbio
provèrbio s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum «parola»]. – 1. Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza:...