Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] gravemente. Quel tanto che ho scritto [negli Annales Ecclesiastici], parmi che possi stare, parlando solamente che Card. Frangiotti / Vesc. di Lucca per lo S. Ufficio nella Provinc. / di Garfagnana, e Consult. della Sacra / Inquisitione di Modana ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] e concordia producano la pace e ci liberino dalle controversie ecclesiastiche, dalle ribellioni e dalle sedizioni, in modo che la di costruire, una non minor fiscalità a danno delle province nella richiesta di fornire operai, artefici e carri, ogni ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] più di altri, i principi dell'autonomia dell'autorità ecclesiastica nei confronti del potere imperiale. Parallelamente, il costituirsi di entità politicamente autonome nelle antiche province occidentali aveva modificato la natura dei rapporti fra le ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] pure senza continuità, dai confini dei cantoni svizzeri alle province dei Paesi Bassi; si trattò di uno stato ricco trattò, almeno agli inizi, di una riforma delle istituzioni ecclesiastiche, poste alle dipendenze del sovrano e del potere politico, ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] amministrazione della giustizia, articolato in distretti e in province, regolamentato nelle forme e negli ordini dei era sua forza, promosse il sapere laico in opposizione all'ecclesiastico". Perciò fece tradurre molte opere dall'arabo e dal greco ...
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Costantino e i vescovi di Roma
Momenti di un problematico incontro
Vincenzo Aiello
Dopo la vittoria su Massenzio alle porte di Roma, il 28 ottobre del 312 – vittoria favorita, ritenne Costantino, dalla [...] Poiché mi pare molto grave che in quelle province che la divina Provvidenza per sua designazione ha 2375-2384. Più in generale E. Dovere, Diritto romano e prassi conciliare ecclesiastica, in Studia et Documenta Historiae et Iuris, 69 (2003), pp. 149 ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] Settanta fu data la possibilità agli enti locali (comuni, province, camere di commercio) di intervenire a sostegno degli atenei
M. Belardinelli, L’università di Roma tra Stato ecclesiastico e Stato unitario, in La comunità cristiana di Roma ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] privi di utilità sociale, conferendone i beni alla nuova Cassa ecclesiastica. La legge fu oggetto di un duro scontro parlamentare e Dopo un plebiscito, il 9 ottobre Roma e le sue province furono annesse al Regno d’Italia.
Il governo promosse quindi ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] d'Alba F. Álvarez de Toledo, invadevano le terre ecclesiastiche, giungendo a conquistare rapidamente gran parte della campagna romana durante il pontificato di Paolo IV, "Archivio Storico per le Province Parmensi", 3, 1903, pp. 1-232.
Id., Ascanio ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] caratterizza la cultura del patriziato provinciale dello Stato ecclesiastico, non sembra priva di influenza sugli interessi e sugli interventi del futuro pontefice indirizzati alla realtà delle province. Il Braschi era il primogenito di otto figli ...
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provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse esercitata da un rappresentante di Roma;...
provinciale
agg. [dal lat. provincialis]. – 1. a. Che appartiene alla provincia intesa come circoscrizione amministrativa, che riguarda la provincia o da essa dipende: circoscrizione p.; giunta, consiglio p.; strade p.; legge comunale e p.;...